50. Ary: È lui

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«È lui?» mi chiesi guardando la foto del file che mi aveva mandato Nick.

Ma non la analizzai ancora per molto perché ero già arrivata a destinazione.

Aprii le porte della Sala Grande del Centro e individuai immediatamente la bellissima creatura che cercavo vicino al camino.

«Mia adorabile Tess! Ma come si fa ad essere così adorabile? Sei così adorabile che mi si stringe il cuore! Aaaah! Potrei morire per quanto sei carina!» sclerai come una pazza mentre mi fiondavo sulla bambina.

Riempii di baci le sue guance paffute, super paffute, troppo paffute, così paffute che urgevo dal desiderio di morderla.

La strinsi al petto e volteggiai con lei nella Grande Sala.

«La mia adorabile Tess Tess!» continuai a squittire.

La bambina semplicemente mi lasciò fare, anzi rideva pure.

Mi adorava, lo sapevo.

Theresa Allison Sharp Hunter, una bambina di nemmeno tre anni, con due squishy di carne rosee al posto delle guance, vestita di adorabili abiti da principessa, con quegli indomabili capelli marroni ebano e occhi di un verde brillante sembrava una bambolina.

«Aaaaaaah! Tess! Ti posso rapire?! Posso rubarti e coccolarti per il resto della mia vita?» canticchiai continuando a darle bacetti.

«Ary, le farai vomitare la cena» commentò la madre della bambina.

Sophie Hunter non sembrava una madre. Aveva più similitudini con una dea vergine come Atena, piuttosto che una madre di una bambina di tre anni.

I suoi lucenti capelli neri erano legati un un chignon alto con ciocce scomposte alle tempie e sulla fronte.

Il suo fisico perfetto non era nascosto grazie alla tenuta attillata che indossava. Le lunghe gambe snelle incrociate davanti a sé accomodavano il libro che stava leggendo con quella sua aria elegante.

I suoi luminosi occhi smeraldo erano posati amorevolmente sulla figura della figlia e un leggero sorriso adornava il sul volto di porcellana.

La figlia sembrava una copia in miniatura di Sophie, se non fosse per il fatto che aveva i capelli mossi, anziché lisci e occhi più azzurrognoli rispetto al verde smeraldo di Sophie.

Per questo era la bambina più bella al mondo. Ne ero certa.

Adorabile principessa.

Ma che mi aspettavo? Era la figlia di Sophie e James dopotutto.

«Sei sicura che puoi lasciare il Centro ora?» le chiesi mentre mettevo giù Tess che corse ad abbracciare la madre.

«Sì, sono stabile. Sono stabile da due anni oramai. Sembra che il mio periodo di gravidanza sia stato disastroso per me, ma ora sto bene.» affermò.

«Non ci sarà più nessun trigger che mi farà perdere la testa.» mi rassicurò.

«E Tess ha già passato troppo tempo in questo posto, non voglio che faccia la mia stessa fine.
Voglio mandarla all'asilo, che si faccia degli amici, che abbia esperienze del mondo Popolano.» disse.

Elements: RimastaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora