diciannovesimo passo

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19. Se sei a questo punto vuol dire che non ti manca poi molto a far brevcia nel suo cuore, il consiglio che tutti si sentono di dare è di essere se stessi, e lottare per chi dimostra di valerne la pena.

Inspirai a fondo , muovendomi tra le lezuola e strinsi maggiormente il corpo del fiammoferaio lasciando uscire un sospiro.

-Rose...

Mi ero addormentata alle tre, dopo aver osservato i riflessi delle costellazioni sul viso del ragazzo per almeno un ora.

Un gemito uscì dalle mie labbra ancora serrate. Era sabato e non avevo intenzione di alzarmi da quella posizione così comoda. Non avevo lasciato compiti da svolgere per il fine settimana.

-Rose la gamba...

Un suo braccio, precedentemente incastrato nella mia mano, si liberò dalla presa, spostando la mia coscia che sostava sul suo bacino.

-Scusa.

Biascicai non muovendomi comunque di un millimetro.

Ridacchiò sollevandomi, sino a portarmia all'altezza del suo viso, nonostante i miei versi di dissenso.

-Che succede? Stai avendo carenze d'affetto? 

Sospirai mantenendo gli occhi chiusi, cosciente che guardare i suoi occhi in quel momento sarebbe stato devastante per la mia salute mentale.

-Ero comoda...

Dei versi divertiti arrivarono dal fiammiferaio che cominciò ad accarezzarmi la schiena.

-Si, ma dormire con te, al mattino. Muovevi un po' di più la gamba e rischiavi danni seri.

Sbuffai, per far allontanare delle ciocche che mi stavano solleticando il naso, che il biondo si accinse a spostare.

-Esagerato.

La sua mano scivolò dal mio fondo schiena fino a giù per la gamba, risalendo poi per l'interno coscia.

-Non sfidarmi, Rosie.

Sentì un soffio del suo fiato poco sotto al mento.

-Ho passato una settimana a coccolarti senza poter anche solo pensare di andare oltre.

Il suo naso sfiorò il collo, partendo dal mento, avviandosi verso il basso.

Non aprì gli occhi, continuando a godere delle sensazioni.

-Sei così stanca? Stanotte mi sono svegliato per gli incubi e non ti sei svegliata.

Risalì, affiancandosi al mio viso, proprio in quel momento aprì gli occhi.
Possibile che non me ne fossi accorta? Solitamente mi svegliavo anche per il suo minimo movimento.

-Sto provando una cura, con Madama Chips, per provare a dormire un paio di ore in più a notte.

Mi sorrise, accarezzando il ciuffo che non voleva saperne di restare dietro all'orecchio.

-Stai diventando una dormigliona.

Mi derise avvicinando la labbra al mio sigomo, lasciandovi un bacio.

-Sei riuscito a riaddormentarti subito?

Scosse la testa divertito, lasciando un bacio poco sopra alla fossetta che mi compariva sulla guancia.

-Ti ho guardata per una decina di minuti poi mi sono riaddormentato subito.

Non arrossire.

-Vedevi qualcosa di interessante?

Una leggera risata roca uscì dalle sue labbra tirate, posizionò le mie gambe attorno alla sua vita e mi sovrastò, reggendosi sugli avambracci, posando poi la testa sul seno destro, osservandomi dal basso.

-Molto, ti era pure scivolata la spallina del pigiama, si vedeva un po' di rosa.

Rimadi interdetta pee qualche secondo quando alzò il viso e lasciò un sonoro bacio sulla punta del seno destro.

-Scorpius!

Ridacchiò, risostenendosi poi sulle braccia per strisciare verso l'alto, facendomi sentire una presneza ingombrante tra le gambe.

-Se te lo avessi spiegato a parole ti saresti scandalizzata di più.

Lo pronunciò sussurrando e lasciò un'altro bacio sulla clavicola scoperta, puntando poi lo sgiardo sul mio collo.

-Non è vero!

La mia voce si alzò di qualche acuto, facendolo sogghignare. Riconoscei io stessa di quanto fosse stata irritante la mia voce in quel momento.

-Le parole ti fanno arrossire, i fatti un po' di meno.

Posò le labbra in un punto che ammirava da qualche momento sul collo, arrivando a torturarlo con l'aiuto di denti e lingua.

-Scorp, non lasciare segni.

Staccò le labbra per riprendere fiato, senza spostare effettivamente il viso dal punto torturato.
Un gemito mi uscì quando tornò a torturarlo, stoppandolo per un momento, facendomi godere dei suoi occhi sui miei.

-Sei la mia ragazza, e lo devono sapere tutti.

Alzai gli occhi verso il soffitto rrprimendo un sorriso alla prima parte della frase.
La sua ragazza.

-Credo che ormai lo abbia capito persino Lumacorno.

Fece scorrere una mano tra i ciuffi biondi che premevano per finirgli davanti agli occhi.

-Appunto per questo, non si scandalizzeranno con un succhiotto.

Feci scorrere gli occhi sul suo viso, un neo vicino alla mascella si distingueva sulla pelle quasi immacolata.
Come faceva ad essere così dannatamente perfetto.
Neppure il brufolo che premeva per uscire vicino al mento sembrava renderlo meno avvenente.

-Non avrai fatto veramente un succhiotto.

Annuì con decisione, sollevandosi poi per arrivare al mio viso. Fu allora che lo notai.

-Si, e tu non mi hai ancora dato il buongiorno.

I miei occhi provarono a staccarsi da quel punto ma sembrarono incollati, e il fiammiferaio se ne accorse.

-È mattina, sei molto scoperta, e ho una voglia assurda di farti mia, ti dovevi preoccupare se non lo vedevi così dritto.

Chiusi gli occhi, così da smettere di guardarlo, e cercando di evitare di arrossire.
Dannazione.
Rose non ha vergogna.

Riaprì gli occhi incastrandoli nei suoi, divertiti, e con una strana luce in fondo.

-Le parole ti fanno arrossire.

Rafforzò la sua tesi, spostando poi l'attenzione alle mie labbra, prestando attenzione a quest'ultime.
Il suo corpo mi sovrastò facendo sentire bene il peso dei suoi muscoli sodi.

Diede inzio ad un bacio differente dai soliti, ai quali ero abituata.
Irruenza e desiderio, la sua mano corse ad adaccarezzare le cosce che circondavano la sua vita, spingendo il suo bacino ancora più verso ad il mio.
Un calore si propagò per il mio corpo, quando una sua mano si adagiò sul mio seno destro, intrufolandosi al di sotto della canotta del pigiama.

-Rose?

Dei colpi alla porta mi fecero rinsavire.

-Rose, mi aiuti con trasfigurazione?

Hugo non aveva mai avuto tempismo peggiore.
Scorpius si stacco, osservandomi con ancora il fiatone.

-Forse è meglio che io mi faccia una doccia fredda.

Lasciò un bacio sulla mia guancia, alzandosi poi, avviandosi verso il bagno.

-Rose?

Hugo continuava a bussare.

-Ci vediamo in biblioteca per le due e mezza, a stomaco pieno sei più concentrato.

Una risata divertita provenì dall'esterno.

-Grazie, Rosie.

Passai una mano sul viso pee cercare di regolare il respiro.

20+1 passi per conquistare un MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora