secondo passo

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2.dimostrare interesse, nelle giuste quantità, cercando punti di vista comuni

Dopo aver spuntato il primo passo della lista, preparai la borsa che mi avrebbe accompagnato per la durata di questo anno per trasportare la moltotudine di volumi che avrei dovuto studiare nel più immediato futuro.

Diedi un'ultima occhiata al mio riflesso allo specchio e sorrisi, Rose è il tuo anno.

Uscì dalla porticina di legno chiudendola alle mie spalle, mi diressi per il corridoio che portava all'uscita della sala comune dei caposcuola quando notai una figura poggiata sul muro di mattone porpora dell'uscita.

-Buongiorno, Malpelo.

Alzai lo sguardo sugli occhi gelidi, che al momento sembravano divertiti.

-Buongiorno, passata bene la prima notte nel dormitorio dei prefetti?

Lui annuì con un sorrisino che somigliava vagamente ad un ghigno.

-Bene, non sapevo che ci dormissi anche tu, non esdendo prefetto.

Sapeva perfettamente della mia presenza lì, la sera precedente mi aveva vista entrare nella stanza accompagnata da Lily.

-La preside ha deciso di locarmi qui, essendo che ritenesse ancora troppo immatura una ragazzina del terzo anno, così che potessi aiutare Ludmille e gli altri caposcuola a organizzare le iniziative di questo anno scolastico.

Sorrisi stringendo la bretella della borsa, caminando verso la porta di uscita, voltai lo sguardo per catturare il suo, che mi seguì senza dire altre parole.

-Quest'anno dovrete rifare la formazione di Quidditch, molte figure della squadra sono uscite.

Un sorrisetto impertinente comparve sulle labbra sottili del lampione.

-Si, vorresti proporti, Rosie? Mi pare che tu abbia sbagliato casata.

Alzai le spalle continuando il tragitto verso l'entrata di Serpeverde, nei sotterranei, lasciando così la borsa nell'aula di pozioni.

-Diciamo che giocare a Quidditch non e mai stata una mia passione, preferisco, guardarlo.

Annuì in modo così convulso che mi appuntai mentalmente di mantenere il contegno.

-Tutto questo perchè sei una schiappa come portiere.

Non avrebbe ferito il mio ego, non se io sapessi che effettivamente era vero, ma nonostante ciò un po' scalfì.

-Beccata, lo ammetto! So volare discretamente ma tutte le partite fatte alla tana non sono servite a migliorarmi granchè...

Mi guardò con interesse,  aveva capito che non avrei reagito, così tentò un approccio più fisico.

Giunti davanti allo sbocco del corridoio serpeverde, mi trascinò per un braccio fin dietro ad una colonna incastrata con il muro, probabilmemte il fatto che conoscesse così bene questo corridoio non aiutava esattamente.

Mi ritrovai schiacciata contro ad un  muro, con le enormi mani  del fiammiferaio a premere le mie spalle sulla superficie fredda.

Sibilai per la sorpresa.

-A volte mi chiedo perché tu non sia finita in serpeverde, saresti stata perfetta.

I suoi occhi erano troppo vicini al mio viso per poter pensare razionalmente.
Cosa stava tentando di fare?

-Non seguo il tuo ragionamento.

L'aria non riusciva ad entrare nei polmoni, che sembravano essere troppo compressi per poter anche solo compiere i gesti quotidiani.

-Tutta quest'aria da santarellina, sono sicuro che tu nasconda qualcosa, sono anni che provo a farlo uscire, ma il tuo caro cugino me lo ha sempre impedito, se tu lo ammettessi renderesti la vita più semplice ad entrambi.

I miei occhi si assottigliarono, probabilmente anche lui stesso notò la distanza minima tra i nostri corpi, trattenendo per un periodo, forse troppo lungo, lo sguardo sulle mie labbra.
Lunatico.

Forse, forse non gli ero poi tanto indifferente.

I polmoni ricominciarono ad incamerare aria, lasciando il sangue affluire sino al cervello e permettendomi così di pensare leggermente più lucidamente.

Una mia mano si indirizzò a scostare il ciuffo biondo che ricadeva sugli occhi chiari di Scorpius, lasciandolo sorpreso e confuso.

-Non sono sicura che Albus sarà contento di vedere i suoi migliori amici schiacciati tra di loro, dietro ad una colonna vicino alla sua sala comune...

Lui annuì, probabilmente non aveva capito metà delle parole che io avessi pronunciato in quel momento.

Poi avvenne che un minimo di lucidità prese spazio nel suo sguardo, portando in un paio di secondi le sue dita a sfilarmi la borsa dalla spalla e correre verso l'entrata delle serpi.

Lo rincorsi cercando di mantenere il suo passo, con fatica, ma non feci in tempo a superare il muro chiaro che ci sbattei contro il naso, finendo poi con il sedere a terra.

Respiri lenti e profondi, Rose, lenti e profondi.

20+1 passi per conquistare un MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora