undicesimo passo

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11. Dimostra la tua vita interessante, c'è altro oltre al primo impatto.

Uscì dall'ufficio della McGranit avviandomi alle cucine, avevo saltato la colazione e l'ora di storia della magia, nuovamente.

Dopo aver consegnato alcune pergamene di permessi e idee per ricostruire la stanza delle necessità la preside mi diede il permesso di congedarmi. Così preparai un cestino con alcune fette di torta, una caraffa di succo di zucca, qualche muffin e del thè, oltre ad una ciotolina di fragoline di bosco, da portare per una colazione in camera.

Aprì la porta notando la figura, ancora addormentata, del biondo che abbracciava teneramente un cuscino.

Le sue bellissime spalle erano messe in risalto sotto la tshirt grigia.

Posai il cestino sulla scrivania, raddrizzandomi la gonna e preparando la cartella per le ore successive.

-Quindi non te ne sei andata.

Mi voltai sorpresa notando un paio di occhi chiari sguizzare sotto alle palpebre ancora leggermente calate.

-Ho portato dei progetti alla preside e ne ho approfittato per appropriarmi di qualcosa da mangiare per colazione, hai fame?

Annnuì affondando la mano, che teneva il cuscino, ancora più a fondo nella stoffa.
Accidenti al perchè tu sia così.
Feci scorrere la trapunta sul letto in modo da coprire le lenzuola leggermente spiegazzate e mi ci posai sopra, dopo aver preso il cestino dalla scrivania.

-Tirati un po' sù allora, non vorrai mangiare sul cuscino.

Mi sorrise divertito e affondò il viso su quest'ultimo, arcuando le spalle, rimasi quasi incantata, senza il quasi.

Si rigirò sul letto è sgusciò dalle coperte, mostrandomi un bel paio di glutei, coperti solo da un boxer nero.
Mi domandai se fosse effettivamente arrivato così ieri notte, quando si sporse per prendere un paio di pantaloni che sostavano sul comodino.

-Scusami, avevo un po' caldo e...

Alzai lo sguardo sul suo viso arrossato e con un sorriso imbarazzato fece scorrere il capo, mentre mantenevo lo sguardo fisso sul suo viso.
Avrei potuto perdere la calma se così non avessi fatto.
Rose non ha vergogna.

Coprì anche lui le lenzuola con la trapunta rossa e si sedette incrociando le gambe.

-Cosa hai portato di buono?

Aprì il cestino con un sopracciglio particolarmente arcuato.
Probabilmente avrò esagerato con le quantità, ma ero abbastanza sicura che quei dolci gli piacessero, e che se non li avessimo mangiati di mattino, quella sera stessa non avrei schifato nessuno di quelli.

Feci fluttuare un paio di tazze che utilizzavo per il thè dalla scrivania, e un paio di fazzolettini.

Mangiammo silenziosamente, approfittai così di controllare le ultime modifiche al tema di pozioni.

Alzai lo sguardo su quello del biondo che sentivo incollato sulla mia figura, mentre finivo di masticare l'ultimo morso di muffin al limone.
Adorai alla follia quel muffin al limone, ma neanche i suoi occhi mi disdegnarono.

-Quindi sabato sei impegnata?

Gli feci un leggero sorriso deglutendo la parte finale del muffin.

-Avevamo promesso ad Albus di portarlo a comprare la scopa nuova, ricordi?

Annuì leggermente e mi osservò la camicetta che puntava sotto al pullover.

-Posso farti una domanda, personale?

Mi irrigidì osservandolo bene, mentre mandavo giù un sorso di succo di zucca.

-Tu non porti quasi mai... il reggiseno?

Mi posai le braccia davanti come se fossi improvvisamente denudata, in uno scatto istintivo e balbettai.
Rose non si vergogna.

-Io, ecco, credevo che non si notasse tanto essendo che...

Una risatina mi bloccò d'improvviso e lo osservai come se fosse un malato mentale.

-Nom si vede, giuro che non si vede, solo che me lo chiedevo da quando avevamo dormito insieme... eri così morbida che non poteva insomma esserci quel coso.

Stava arrossenso nuovamente. Le sue gote divennero di un colore che ai miei occhi lo fece diventare, se possibile, ancora più perfetto.
Accidenti.

Abbassai le braccia sulle cosce.

-Morbide?

Masticò un pezzo di torta per ritardare una risposta ad una domanda che non aveva un effettivo senso compiuto.

-Non te le ho toccate volutamente, eri solo appoggiata al mio fianco, e io non lo sentivo.

Arrossì nuovamente e mi trovai a sorridere, che maledizione mi aveva lanciato per rendermi così incline nei suoi confronti?

Lanciai un'occhiata alla sveglia che posava sul comodino e notai l'orario.

-Credo ti convenga sbrigarti, devi ancora cambiarti, se non vuoi fare ritardo.

Avremmo avuto trasfigurazione, e la McGranit non perdona spesso.

Mi alzai buttando il tovagliolo con le briciole nel pattumino della scrivania.

Si alzò anche lui sovrastandomi e aiutando a ripulire la trapunta.

-Grazie.

Si fermò per un attimo ad osservarmi e mi lasciò un bacio sulla guancia destra prima di sparire dietro alla porticina.
Avrei potutoquasi farci l'abitudine.

Sospirai accarezzando la guancia.
Devo lavarmi i denti.


-Rose? Stamattina avevo bisogno di te! Mi addormento durante storia della magia.

Dominique sbattè i piedi sulla mattonella sottostante alle nostre scrivanie.

La biblioteca risultava vuota, se non per noi due, le lezioni erano terminate da una mezzoretta e lei stava già lamentando le assenze.

-Potrei perdonarti se mi dicessi come sta andando con Scorpius.

Una figura dai capelli rossi prese ad occupare il posto accanto ad il mio.

-Ne sono interessata pure io.

Lily mi sorrise con una piuma dai colori sgargianti in mano.
Dove l'aveva presa?

-Come fai ad avere una piuma della fenice?

La guardai interrogativa mentre lei la dimenava per aria con fare ammonitore.

-Non divagare signorina! Ti ho vista entrare in aula di trasfigurazione con quel bel biondo e vi sorridevate.

Scoprì i denti con un sorriso adatto per  il gatto del Cheshire di Alice nel pase delle meraviglie.

-Ha dei problemi a dormire e io soffro di insonnia, ci facciamo compagnia, ogni tanto.

Lily non trovò esaustiva la mia risposta, grungnendo.

Sospirai facendo un verso di stanchezza, e lei grugnì nuovamente, esortandomi a continuare.

Alzai le spalle leggermentee feci un gemito di non curanza.

Se fosse possibile, grugnì con più intensità.

-Voi ragazze mi fate paura.

Mi voltai verso un Albus che stava osservando la scenetta, incamminandosi nella nostra direzione.

-Rosie vorrei che tu mi facessi un favore. Credo che Scorp si sia innamorato.

20+1 passi per conquistare un MalfoyOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz