PROTEZIONE

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"Ciao tesoro, forse sono arrivata in anticipo ma la verità è che non vedevo l'ora di passare un po' di tempo con te". Sicuramente Meredith non era cambiata in una cosa: amava manifestare apertamente il suo affetto per le persone, e Sandy fu parzialmente felice di notarlo quando la vide entrare in gelateria. Morena, che in quel momento stava uscendo dal magazzino, rimase un attimo di sasso quando vide le due donne una di fronte all'altra. "Accidenti, ma... ma siete praticamente identiche" sussurrò alla sua dipendente. "Una delle poche cose positive di essere figlia di Meredith Dorren" rispose la mora giocherellando con la paletta del gelato. "È carino qui... dimmi dove posso sedermi, ti aspetto finché tu..." "A dire la verità, signora, chiudiamo tra dieci minuti, e non credo verrà più nessuno per stamattina. Sandy cara, vai pure con tua mamma, ci vediamo domani". Nel suo tono di voce Morena aveva palesemente sottinteso 'Siccome domani hai il doppio turno mi racconterai tutto tutto tutto'.

Nonostante desiderasse stare lontana dai suoi famigliari ancora per un po' di tempo, Sandy era felice di trascorrere qualche ora con sua madre. Le ricordava di non essere totalmente abbandonata a se stessa. "E comunque tesoro lo sai che se avessi avuto qualche problema soprattutto coi soldi io ti avrei aiutato sicuramente". In quel momento stavano passeggiando nel parco, poco lontano da dove la mora e Leo avevano provato a baciarsi per la prima volta, e dove la sua gemella Sophie era nata dal nulla. "Non so se crederti o meno, più che altro perché vedevo che tu e papà vi occupavate praticamente solo di Chad. Io esistevo solo per le ore dei pasti" "Questo... questo è quello che voleva farti credere tuo padre" "Ma per favore, papà appena è saltata fuori la storia di Chad se n'è praticamente sbattuto le palle, è rimasto a casa solo perché ha litigato pesantemente con i nonni". Sandy sentiva che stava buttando fuori una rabbia repressa da troppo tempo, era il doppio di quella che a volte aveva sfogato con gli altri, soprattutto con Morena. Però in quel momento pensò che non si stava comportando tanto bene. 'Ok che sei arrabbiata, ma non scordarti che la persona che hai davanti è tua madre e finalmente è venuta a trovarti'. La ragazza respirò profondamente prima di andare verso Meredith e abbracciarla forte. "Ti prego mamma scusami, è che io... quella volta ho agito d'istinto. Mi sentivo veramente trascurata da tutti quanti, tu e papà che praticamente ruotavate attorno a Chad e parlavate solo di lui (le poche volte in cui non litigavate), Keith che d'improvviso pensa che con il matrimonio si consolidi di più un rapporto, a vent'anni...". La donna, appena sentì quelle parole, staccò lentamente da sé la figlia. "Scusa ripeti? Cos'ha fatto Keith?" "Hai sentito bene... diciamo che è stato soprattutto lui a spingermi a partire. Un giorno, di punto in bianco, mi ha chiesto di sposarlo, e quando gli ho detto di no lui... lui..." Sandy non riusciva a continuare, poche volte aveva visto una persona tanto arrabbiata quanto il suo ex ragazzo davanti a un rifiuto. "È tardi per dirti che quel ragazzo non mi piaceva da quando l'hai portato a casa, però è giusto che tu abbia capito il tuo errore" "Non penso sia servito a tanto. Lui... è qui. È come se mi avesse seguito per riconquistarmi". Meredith aggrottò la fronte. "Beh, non preoccuparti, adesso ci sono io con te. Faremo in modo che non si avvicini a te, o perlomeno che non ti faccia del male" 'Lo spero, anche perché adesso c'è solo una persona nel mio cuore, qualcuno che stasera sarò molto contenta di vedere' pensò la mora stringendo affettuosamente la mano di sua madre.

KEITH

Dicono che nella vita ci sono tante dipendenze: mio fratello è dipendente dal fumo, il fratello di Sandy è dipendente dalla cocaina... e io? Beh, io sono dipendente da lei. Ancora non ci credo che mi ha abbandonato, e adesso mi sta dipingendo come un mostro davanti a sua madre. Io non sono stato un errore per lei, assolutamente no! E sono qui per provarglielo una volta per tutte. Anche se immagino mi sarà molto difficile... l'altro giorno ho visto Pierre particolarmente cambiato. Lui aveva sempre visto Sandy come una persona dannosa per me, e invece ora sembra che sia interessato a lei. Sono molto bravo a capire certe cose, e mentre penso queste cose d'istinto mi porto la mano alla tasca posteriore dei jeans, dove tasto un coltellino che sono riuscito a rubare dalla collezione di mio padre. Quando voglio una cosa la ottengo sempre, e se sarà necessario sarò pronto a ferire qualcuno, mio fratello compreso. E comunque, cara Sandy, sono venuto per chiarire tutto, perché non accetto di finire la nostra storia così, senza neanche scambiare due parole.

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"Eccolo mamma, è lui" disse Sandy quando ormai mancava poco al luogo dell'appuntamento. Leo era davanti all'ingresso del locale, che faceva avanti e indietro con le mani in tasca. Meredith lo contemplò un attimo prima di sorridere soddisfatta: "E brava la mia piccolina! Ha proprio l'aria di essere un bravo ragazzo, oltre che molto bello". Era bastato quel pomeriggio per riallacciare i rapporti con sua madre, avevano parlato di tante cose, ma soprattutto della sua situazione sentimentale. "Ancora non capisco come mai non vi siate ancora dichiarati" "Ehm... è... è solo una questione di tempo. E comunque stasera parleremo proprio di questo, non possiamo più essere solo amici dopo aver passato la notte insieme". Siccome le aveva già raccontato tutto, Sandy non specificò che non era successo niente tra lei e Leo. Eppure era stata una delle notti più belle della sua vita, ecco cosa si provava a stare da soli per troppo tempo. "Beh, forse è meglio che vada. Ciao mamma, ti chiamerò prossimamente, magari possiamo ancora mangiare qualcosa insieme" "Ma certo cara, ho intenzione di fermarmi qui un po' di tempo" fece Meredith prima di dare un bacio veloce alla figlia e andarsene perché Leo non la vedesse.
"Ehi Leo, eccomi!". Quando sentì la sua voce il ragazzo alzò velocemente lo sguardo, e di colpo sparì dalla testa tutto quel rimuginare che l'aveva tormentato negli ultimi giorni. Era stato con qualche ragazza prima, ma nessuna l'aveva lasciato così sulle spine come Sandy. Si salutarono con un veloce bacio e poi entrarono nel locale. Il tempo di sedersi e ordinare la cena e poi calò un silenzio imbarazzante. Sandy giocherellava col tovagliolo, e Leo fingeva di essere interessato a delle foto che si trovavano su una parete poco lontana dal loro tavolo. "Io... credo sia arrivato il momento di parlare". Fu Sandy a rompere il silenzio: quella sera dovevano risolvere, non poteva continuare così, e soprattutto lei aveva bisogno di qualcuno che la aiutasse con Keith. "Hai ragione. Ci ho pensato e forse sono stato un po' impulsivo quella sera" "Cosa? Ripeti quello che hai detto subito" saltò su subito la ragazza quasi indispettita. "Sì beh, Sandy io non sono così, e se non fossi così arrabbiato con Iris ti farei confermare da lei" "Lascia perdere Iris! Lei deve starne fuori, è me che hai baciato, è con me che hai passato una notte". La mora si sentiva sudare freddo, e il cuore era come impazzito. "Credimi Leo se ti dico che quella sera non ero ubriaca, e che se non avessi voluto non ti avrei neanche fatto salire in casa" "Ok, ma io comunque ho agito d'istinto, perché lo sai l'effetto che mi fai". Niente, non ce la faceva proprio, tanto valeva dirglielo. Sandy prese coraggio, gli appoggiò una mano sulla sua e guardandolo negli occhi disse: "Non l'hai capito che la cosa è reciproca?". Avvertì un leggero tremito delle mani di lui, non sapeva se aveva fatto bene o male, ma non ce la faceva più. "Avrei voluto dirti tutto la mattina, ma come sai mi ha scritto mia madre, e sai la cosa pazzesca? Me la sono trovata sotto casa! Ma non preoccuparti... stranamente è come se avessimo recuperato un rapporto che avevamo perso da quando mio fratello ha iniziato a drogarsi. Però...". Stava per arrivare la parte dolente, si interruppe perché sentiva che prima o poi sarebbe crollata, stava per succedere quello che non era successo con Meredith. Leo, intuito che qualcosa non andava, prese prontamente la mano della ragazza. "Dimmi tutto. Riguarda sempre tua madre?" "No... riguarda Keith. Beh... purtroppo ho scoperto che anche lui è venuto qui da Boston, e a quanto pare sembra voler chiarire tutto con me". Mentre parlava Sandy iniziò a stringere più forte la mano del ragazzo, quasi volesse assicurarsi che lui fosse lì ad ascoltarla. "Ci mancava solo lui!" "Già, e so che posso sembrare una disperata, ma ho bisogno di te, Leo. Ora che sai quello che provo nei tuoi confronti, vorrei che mi promettessi che mi starai vicino, io non voglio più vedere Keith, ma non so come farglielo capire, è come chiuso in sé stesso, fermo sulle sue idee". Leo le sorrise, una sorta di consenso muto. Sandy allentò di poco la presa, e mentre arrivavano i loro piatti pensò che un passo in più era stato fatto, ma il pericolo era sempre dietro l'angolo. 'Cascasse il mondo mi dichiarerò definitivamente a te, Leo. Anche davanti a Keith, Iris e Pierre tutti insieme. Perché cazzo, io ti amo Leo Gassmann!".

Mio sogno e dolore|| Leo GassmanWhere stories live. Discover now