7 || Pansy Parkinson

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Draco's pov

È notte fonda, io sono sveglio, ovviamente.
Ultimamente dormo davvero poco, probabilmente a causa di mia madre, sono seriamente preoccupato per quello che potrebbe fare. Lei ha insisto che io tornassi in questo squallido posto, io non ho mai avuto intenzione di mettere di nuovo piede qua dentro. Dopotutto non c'è nessun motivo per cui dovrei essere felice, ho perso mio padre e forse a breve perderò anche mia madre. Vorrei che le cose tornassero come prima, prima della guerra, prima del ritorno di Voldemort. Vorrei tornare ad essere il ragazzo più desiderato e temuto della scuola. Vorrei una vita normale.

Chiudo gli occhi e cerco di dormire, domani ho un compito importante di pozioni, non devo assolutamente sbagliarlo, ci tengo troppo alla mia media, anche se non si direbbe.
Dopo circa un'ora cado in un sonno profondo e privo di sogni.

«Muoviti Malfoy, abbiamo il compito, non ricordi?»
«Si Blaise, ancora cinque minuti»
«Siamo di nuovo in ritardo, alzati immediatamente»
Sbuffo e subito mi preparo.

Ed eccoci qui, in classe, con il foglio sotto al naso e una penna in mano. Mi guardo intorno, come per assicurarmi di non avere occhi puntati sul mio compito. Mi concentro sulla prima domanda e rapidamente scrivo la risposta. Sembra abbastanza semplice.
Continuo leggendo mentalmente la seconda domanda, e così tutte le altre.
Concludo un'ora dopo e, soddisfatto, esco dall'aula, seguito da Pansy.
Comincio a camminare verso la mia stanza, ho dimenticato un libro. Lei non si allontana, anzi continua a venirmi dietro come un cagnolino. Davvero, non la sopporto e non capisco cosa Blaise ci trovi in lei.

«Che cosa vuoi?» Sbotto a un certo punto voltandomi per guardarla dritta negli occhi.
«Devo parlarti» Mi giro per andarmene ma lei mi prende il braccio e mi blocca.
«Fai in fretta, non ho tempo»
Lei prende un respiro profondo e comincia a parlare. Se devo essere sincero, non la sto ascoltando. Capisco solo le ultime parole: «Tu mi piaci Draco» Come se non lo sapessi.
«Pansy, sei solo un'amica» Il tono della mia voce è freddo, così freddo che lei rabbrividisce. Abbassa il volto affranta, ma si ricompone subito e torna a sorridere scuotendo il capo come per dire "non fa niente"
Devo dire che mi ha stupito, si è comportata come una persona matura, io non avrei reagito allo stesso modo.

Forzo un sorriso e poi la lascio sola nel corridoio. Prendo il libro e quando torno indietro lei non c'è più, tuttavia non do molto peso a questo gesto e mi incammino per raggiungere la classe dove si terrà la lezione di Storia della Magia, la materia più noiosa che esiste.

«Blaise, dov'è Pansy?» Gli chiedo quando mi rendo conto che la ragazza non è nemmeno in classe. Lui fa spallucce e poi assume un'espressione allarmata.

Hermione's pov

La giornata procede normalmente, nulla di anormale. La prima ora è già passata, Erbologia insieme ai Tassorosso.
Adesso abbiamo Storia della Magia con i Serpeverde.
«Io vado un attimo in bagno, vi raggiungo subito» Informo i miei due migliori amici che annuiscono e varcano la porta dell'aula.

Appena entro nel bagno sento dei singhiozzi.
«C'è qualcuno?» Chiedo ad alta voce. Ovviamente conosco già la risposta, che domanda stupida! Ovvio che c'è qualcuno!
Nessuno risponde. Decido di lasciare stare.
Un istante dopo però una scena alquanto bizzarra mi si para davanti: Pansy Parkinson è la ragazza che sta piangendo.

«Vattene!» Esclama appena nota la mia presenza. Si asciuga rapidamente le lacrime che continuano a scendere senza sosta.
Resto immobile, cercando di metabolizzare quanto accaduto.
«Non mi hai sentita? Va via!» Ripete alzandosi da terra. Va verso lo specchio e si sistema i capelli. Poi cerca di asciugarsi il volto bagnato.
Io la osservo senza emettere fiato.
«Sei ancora qui?» Tenta di assumere la sua solita aria da superiore ma fallisce miseramente. So riconoscere quando una persona sta male, e lei sta davvero male.

«Va tutto bene?» Chiedo senza pensare.
Ma che mi passa per la mente? Sto seriamente parlando con la ragazza che mi ha insultato per tutti questi anni? Con la migliore amica di Malfoy? Non so perché ma in un modo o nell'altro i miei pensieri si rivolgono sempre al biondo. Che stupida che sono!

«Lasciami in pace sanguesporco!»Alza il tono della voce ma io non mi muovo nemmeno di un centimetro.
Ma dai Hermione, cosa stai facendo?

Mi giro per andarmene quando lei scoppia a piangere. Non posso sentire queste urla, sono davvero strazianti.
«Parkinson che ti succede?»
Lei inizia a balbettare, non riesce a parlare a causa dei singhiozzi.

Io non dovrei essere qui, non dovrei aiutarla. Tutto quello che mi ha fatto passare! Tutti i nomignoli assurdi, le battute poco gradite, gli insulti. Ma non augurerei mai a nessuno di soffrire tanto quanto ho sofferto io, nemmeno a lei o a Malfoy. Basta parlare di lui però!

Lei si siede nuovamente e io la imito. Non mi posiziono accanto a lei però.
«Draco» Inizia e io abbasso lo sguardo appena sento il suo nome.
«Lui mi piace» Strabuzzo gli occhi ma non dico nulla. «Ma per lui siamo solo amici»
Cuore spezzato, un dolore che ti distrugge, che ti lascia senza fiato, o almeno così si dice, non ho mai avuto il cuore spezzato, non mi sono mai innamorata, non ho mai provato nulla di tanto forte per qualcuno.

Restiamo così per qualche minuto. Poi lei si alza e mi rivolge un debole sorriso. Comprendo che questo è il suo modo per dirmi "grazie".

Devo ammettere che un po' mi dispiace per lei, voglio dire, vederla in quelle condizioni mi ha fatto aprire gli occhi. Non è così malvagia alla fine, dovrà pur avere dei sentimenti se sta male per qualcuno.
Un attimo dopo i miei pensieri si rivolgono proprio a quel "qualcuno".

«Io vado» Mi informa la giovane Serpeverde, così mi risveglio dai miei pensieri. Annuisco e sospiro. Mi rendo conto poco dopo che anche io devo andare a lezione.

Appena metto piede nella classe vedo da lontano Pansy che accenna un sorriso.
Accanto a lei c'è Zabini, ha una strana luce negli occhi, penso di sapere di cosa si tratta, ma resto in silenzio, ovviamente.
Il mio sguardo poi si posa su Malfoy.
Lo evito e prendo posto accanto a Neville.

La lezione è davvero noiosa oggi, e non ho mai trovato una lezione noiosa in tutta la mia vita.
Il professor Rüf comincia a camminare e percorre tutta l'aula più e più volte.

Cosa provi per me? || Dramione Where stories live. Discover now