Secondo petalo: vecchie scommesse

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SECONDO PETALO

Quattro anni prima

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Quattro anni prima

"Avresti dovuto vedere la tua faccia!" la risata rauca di Harry riempì la stanza vuota, fatta eccezione del divano rosso porpora e dei tre ragazzi che ci sono collassati sopra: regna il disordine nel resto dell'ambiente, forse dovuto alla festa che si era finalmente conclusa nella taverna dei Tomlinson. Zoe gettò la testa all'indietro seguendo la risata del suo migliore amico e i capelli le cadono sulla schiena in una cascata di ciocche scombinate su cui Harry posò immediatamente lo sguardo, nonostante il sorriso sulle labbra piene non smetta di accompagnarlo.

"Merda, non pensavo mi rifiutasse" strascicò Louis, il terzo del gruppo e quello messo peggio. Era seduto a testa in giù, le gambe che penzolavano in aria vicino al viso di Harry, in mezzo al riccio e alla sorella mentre tentava inutilmente di tenere gli occhi aperti, anche se lo sguardo appannato che si distingueva in mezzo alle iridi azzurre non prometteva nulla di buono. "Credevo di potermela fare"

"Jules? Ma se è lesbica" rise Zoe strabuzzando gli occhi lucidi, le guance rosse e in mano il rimanente di una delle tante bottiglie vuote di vodka sparse per la stanza. Harry le gettò un'occhiata, uno sguardo malizioso accompagnato da un piccolo ghigno sarcastico che, anche se Zoe era palesemente ubriaca, la ragazza riuscì a percepire. "Non me la sono fatta, Harry, smettila!" il riccio ridacchiò spensierato gettando la testa all'indietro: l'immagine della sua migliore amica incollata alle labbra della biondissima Jules, a causa di un piccolo imprevisto, sarà qualcosa che faticherà a scordare, cosa di cui era molto contento considerando la speranza che aveva di addormentarsi con quel pensiero nella testa.

"Cazzo allora il problema è... il cazzo" borbottò Louis perplesso realizzando una frase probabilmente fin troppo complessa per la sua condizione, la testa ancora al posto del sedere sul divano e le gambe che ancora dondolavano sopra le teste di Zoe ed Harry, spalancando leggermente gli occhi alle proprie parole.

"Sì, Lou, il problema è che hai il cazzo" rispose Harry lentamente, mordendosi le labbra per non ridere ancora. "Mi dicci perchè sei a testa in giù?"

Louis aggrottò le sopracciglia, provò a grattarsi il capo per probabilmente pensare ad una risposta sensata ma si ricordò che non poteva perchè... era sottosopra. "Sai che non lo so?"

"Lo immaginavo!" esclamò Zoe battendosi una mano sulla fronte mentre Harry ricomincia a ridere, forse l'unica cosa sensata che riusciva a fare in questo momento dall'evidente alto tasso alcolico.

"Forse..." disse piano Louis. "Zayn ha scommesso con me che non sarei riuscito a farmi tre shot di tequila a testa in giù"

"Lou, ti ho visto farti quegli shottini tipo un'ora fa, quando Zayn se n'è andato" strascicò Harry lanciando un'occhiata divertita a Zoe che scosse la testa. Poi il riccio si abbassò a testa in giù a livello del volto di Louis chiaramente scocciato. "Non è molto comodo"

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