Reconciliation

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Dentro quell'abbraccio c'erano tutte le parole che avrebbero voluto dirsi.
C'era la voglia di raccontarsi in tutti i loro gesti e il tempo sembrava essersi fermato.
L'abbraccio si sciolse e i due ragazzi si guardarono in viso. Fox sorrise, Mello lo fece in un modo tutto suo, che Fox conosceva bene.
Avanzarono per la stanza di Matt, il quale non vedeva l'ora di rivedere la sua cara e dolce amica.
Prima di aprire la porta, lei guardò Mello e lui la imitò.

-Cosa c'è?-
Chiese interrogativo.

-È solo che ci sono riuscita.. È incredibile come io ti abbia davanti a me dopo così tanto tempo-
Il biondo continuò a guardarla.

-Scema. Avresti potuto metterti nei guai...- Si bloccò un attimo -ma..-

-Ma?-

-Ma sei talmente culata che ti salvi tutte le volte.-

Fox rise e poi aprì piano la porta della stanza.
Appena vide il ragazzo castano fece un sorriso a 32 denti.
Matt alla vista della giovane le corse incontro.

-Volpeeee-

Urlò per poi abbracciarla forte.

-Matt... M-Matt... Ce l'abbiamo fatta!-
Pronunciò emozionata la ragazza.

-Sì, ce l'hai fatta-
Continuò il castano, allontanandosi leggermente.
Fox e Matt afferrarono Mello per le braccia e lo unirono all'abbraccio.

-Abbraccio di gruppooo-

La bella e Matt risero, Mello fece una smorfia compiaciuta. Finalmente erano insieme, proprio come ai vecchi tempi.
Seduto sopra una sedia dall'altra parte della stanza c'era Lyon, che un po' imbarazzato sorrise. Fox continuò ad abbracciare Matt e nella sua stretta ferrea c'era timore. Lei aveva paura che si trovasse in un sogno e che da un momento all'altro si sarebbe svegliata, stringeva Matt come si stringe qualcosa che sta per cadere e rompersi. Dopo pochi minuti il ragazzo cercò di liberarsi dalla presa, ma la volpe sembrava congelata; inevitabilmente si stranì e provò a spostarla di nuovo, ma a quel punto lei gli sussurò qualcosa. Matt rimase immobile, il suo sguardo era fisso sul pavimento e l'unica cosa che riuscì a fare fu proprio quella di stringere nuovamente Fox tra le sue braccia.
Il comportamento dei due colse l'interesse di Mello, stranito tanto quanto Lyon. Si avvicinò a loro con fare arrogante e sarcastico, ma dopo aver visto le espressioni che celavano disperazione e mancanza, non trovò nulla per cui ridere, né per cui scherzare. Matt aveva gli occhi lucidi e Fox cercava di trattenere le lacrime. Mello non sapeva perché fossero in quello stato, o forse sì, forse lo sapeva. Venne investito da un brivido lungo la schiena: tristezza, rabbia, mancanza, gelosia... nessuno sapeva di cosa si trattasse, Mello era l'unico a saperne il messaggio. Preso dall'orgoglio, afferrò Fox per il polso e la portò con sé in un'altra stanza. La ragazza si stranì per il suo comportamento e qualche domanda iniziò a venir fuori. Lei si fidava ciecamente del ragazzo che le stringeva il polso con fare arrogante e presuntuoso, lo amava e non riusciva ad opporsi a lui. Dopo poco notò che la sua presa divenne più salda e più cruda, le stava facendo male. Fox non si fece intimorire da quel gesto, ma anche se non poteva vederlo in volto, riusciva a capire che il biondo avesse qualcosa di strano.
Mello continuò a passo di carica fino all'entrata di un'altra stanza del corridoio opposto. Prima di entrare nel luogo in questione, la bruna si irrigidì e costrinse Mello a fermarsi.

-Perché ti fermi?- chiese lui in modo minaccioso.

-No, la vera domanda è: Cosa stai facendo e a che cosa stai pensando? Abbiamo lasciato Matt in un'altra stanza senza nessuna spiegazione. Si può sapere che ti prende? Sei strano. Mi sembri turbato.-

-Fox non ti mettere a fare la tua solita filosofia del cazzo, per dio-

La mora gli fece un'occhiataccia e ci rimase anche un po' male per la sua affermazione. -Va bene, allora non sarà un problema se torno da Matt no?- chiese in modo retorico.

Il Destino nelle stelle - Mello Where stories live. Discover now