Traguardo. (ultimo capitolo)

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Come finì quel piano disastrato inventato dalla nuova "L Generation", lo racconta la storia.
Ma una storia che non conosce le emozioni, i pensieri, i sentimenti che si celano al di sotto di una coperta, non può esser definita tale.

Quel fantomatico 26 gennaio Fox arrivò sul posto e trovò il corpo di Takada senza vita. Cercò lungo e in largo la persona che più aveva amato in tutti quegli anni, eppure non riuscì a trovarla.
Non era vivo per esprimersi a parole ma non era morto.
E Fox lo sapeva.

Il caso si concluse dopo qualche mese e tutto sembrò tornare alla normalità... Ma non per tutti.
Se Lyon ed Elise erano riusciti a legare in maniera surreale, per Fox non fu tutta Pasqua.

La presenza di Mello forse non si percepiva a volte, ma la sua assenza era assordante.
Un silenzio che trapana le ossa e il cuore, senza lasciare via di fuga.

Quello che il biondo non sapeva però, da qualunque parte del mondo lui pensasse, era della gravidanza della giovane donna con cui aveva passato lunghe notti e rumorose giornate.

Fox era incinta e lo scoprì un mese dopo la scomparsa di Mihael Keehl.
Avrebbe voluto contattarlo?
Sì.
Aveva modo di farlo?
No.

Non esisteva un singolo filo conduttore che potesse portarla da lui e con la morte della speranza, morì anche la voglia di essere sé stessa.
Michael Keehl era morto per molti, per altrettanti disperso... Ma per Fox era solo andato via da una vita che lo aveva sempre imprigionato. Prigioniero delle mura che lui stesso si creò intorno per arrivare al maledetto traguardo che altro non era se non un'illusione.

Per Matt furono mesi particolarmente turbolenti e rimase vicino a Fox, sebbene lei provasse ad isolarsi dal mondo.
Rin, Elsie e Lyon erano sempre lì per lei ma lei era come se non ci fosse più per nessuno. Nascosta in un meandro della sua mente nella dolce attesa di un futuro più luminoso.

"Chissà cosa mi riserverà il futuro"

Mihael Keehl POV's
3 anni dopo

La vita che desideravo ottenere ora ce l'ho, ma più la guardo e più ripenso a ciò che avevo prima.
Ho denaro, fama e per molti sono al primo posto.
Ma non sono io.
Mello è morto il 26 gennaio di 3 anni fa.
Io, invece, Mihael Keehl, continuo a sopravvivere.
Non so più cos'è l'amore, non so più cos'è l'amicizia.
Né il calore umano o una carezza.

Qui tutti hanno tutto e nessuno ha niente.
Mi sento vuoto.

Ogni tanto ripenso a come ho chiuso il sipario, a come sono sparito dalla vita di tutti.
Ho completato la missione e ho finito per scappare per 3 fottutissimi anni.

Non vedo Fox da quel giorno in cui la lasciai addormentata sul divano.
Non so come sta, né dovrei chiedermelo...
Ma la domanda che continuò a farmi da un pezzo è solo una:
"Ne valeva davvero la pena? Ne valeva davvero la pena sacrificare tutto per questo?"

E la risposta che mi dò non cambia.
Probabilmente è quella che mi fa stare peggio.

"No. E ciò che ho perso valeva molto di più di un primo posto.
Valeva più di tutto il nulla che mi circonda.
Adesso sono il numero 1.
Il solo numero 1.
Adesso sono solo."

Pensò il biondo mentre osservava il tramonto rosso a picco sul mare. Nella mano destra teneva un calice di champagne.

Quando si sentì sfiorare sulla spalla destra, rivolse un'occhiata di sbieco al soggetto. Era Marissa, una delle tante accompagnatrici del suo nuovo "gruppo".
Gli sfiorò la spalla e scivolò le dita tra i capelli biondi, solo che quando Mihael lo percepì si scostò da lei.

Il Destino nelle stelle - Mello Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora