Arrival

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Fox prese i bagagli che aveva preparato e li poggiò all'entrata.
Si preparò, indossando un vestito di cotone vaniglia.
Poggiò sul naso gli occhiali da sole.
Chiuse l'abitazione, prese il suo zaino e lo portò di sotto. Quando uscì fuori chiamò un taxi che la scortò alla stazione di Las Vegas.
Prese il treno e una volta sopra arrivò fino alla sua cabina, la quale era posizionata prima nel vagone.
Posò il bagaglio e si sedette nella poltrona con ancora gli occhiali scuri.
In mano aveva un libro e l'Mp3.
Mentre leggeva e ascoltava la musica, guardava i passeggeri prendere posto.
Notò che alcuni di questi erano alquanto loschi, soprattutto per il modo di fare e i cenni che si scambiavano, la loro cabina era subito dopo la sua.
D'altra parte, aveva imparato a riconoscerli durante la permanenza a Las Vegas.
Dato che la volpe non doveva mai e dico mai, farsi i fatti suoi, decise di origliare.
Tolse le cuffiette e poggiò il libro sul sedile.
Uscì silenziosamente dalla sua cabina e poggiò la schiena alla parete sinistra della porticina che dava visuale alla cabina di quei malavita.
Cercò di fare il meno rumore possibile e dunque continuò ad ascoltare la chiacchierata.

-A quanto pare c'è una donna in circolazione che si spaccia per qualcun altro... Per quanto mi è stato detto, sta cercando qualcuno del gruppo di Ross...-

-Chi sarebbe questo Ross?-

-Mah, un pezzo grosso che fa contrabbando di droga a quanto pare...-

Uno dei tipi rise.

-Povera illusa, una volta arrivata da quel testa calva, il massimo che potrà ricevere sarà un trattamento da puttana.-

-Forse sì-
Risero tutti.

-Beh, però per essere scappata addirittura da voi, deve essere una donna da non sottovalutare. O sbaglio?-

Questa voce... Non dirmi che...


-Sei sempre così serio signorino giacca e cravatta...Mi fai venire il nervoso.-
Disse tra l'ironia e la cattiveria uno degli uomini.

-Non do per scontato nulla signori. Ogni situazione è degna di essere controllata e visionata alla perfezione. Come le malattie più gravi e letali. Un'infezione minuscula dà vita al lento decadimento della massa dell'essere vivente, arrivando ad ucciderlo.
Così silente.-

Pronunciò il ragazzo mentre seduto guardava gli uomini negli occhi.
Nessuno proferì più parola.
Fox decise di tornare nella sua cabina, ma muovendosi fece rumore e i mafiosi la sentirono.
Rimase immobile.

-Chi è?! Controllate immediatamente. Se è qualcuno che sa più del dovuto, non esitate ad ucciderlo.-

Il ragazzo si alzò e aprì la porta, guardò intorno a sé e poi per terra vide Fox che gattonava, per cercare di scappare, immaginava il ragazzo.

-E allora chi è, Lyon?-

-Nessuno. Un topo di fogna-
Rise lui.

Se devi origliare, almeno fallo bene.

Fox si rimise al suo posto, respirando affannosamente.

-Che infarto... Ma questo vuol dire che già mi stanno cercando... Caspita, devo arrivare il prima possibile allo stabilimento o qui ci rimetto la pelle.-

.

-Signori con permesso, vado alla toilette.-
Disse Lyon, per poi dirigersi nella cabina della ragazza, chiudendo la porticina a chiave e chiudendo le tendine.

Il Destino nelle stelle - Mello Where stories live. Discover now