Il patto Cap.36

202 11 14
                                    

FLASHBACK MATTEO
Ero appena arrivato a Buenos Aires, non ci potevo credere, sarei andato in una scuola privata e avrei frequentato gente nuova...
Mio padre mi disse che una volta finito il college sarei andato a Oxford, io però non gli diedi molta retta. Quell'Estate scorsa ero diventato il suo assistente personale, con una bella camicia, papillon rosso, cosa poteva desiderare di più un quattordicenne ricco come me, forse un amico.
- " Matteo, Quante volte ti ho detto un cappuccino non un frappuccino!" - dice dandomi i soldi per comprargli quello che voleva realmente.
-   " Scusa, si può sbagliare.." - dico sfoggiando i miei occhiali da sole con i diamanti Swarovski.
-   " Tra pochi giorni andrai a scuola e non potrai più essere il mio assistente privato.." - dice lasciandomi solo in quel enorme centro commerciale.
Nel frattempo mi guardavo in giro, ero completamente solo, la mia vita non poteva andare peggio di così.
Finché non vedo quel maglione color pastello che tanto mi piace.
-   " Matteo cosa ci fai qua?" - dice Àmbàr ridendo.
Aveva delle lunghe trecce bionde e gli occhi azzurri, potevo vedere il cielo in quei occhi.
-   " Stavo facendo il solito assistente di mio padre, tu?" - dico sorseggiando il frappuccino che mio padre non volle neanche provare.
-   " Shopping con mia zia.." - dice per poi arrivare Sharon.
-   " Matteo cosa ci fai tutto solo qua?" - dice Sharon un po' stranita.
-   " Ecco, stavo facendo alcune commissioni e devo prendere un cappuccino e comprare alcuni vestiti.." - dico per poi buttare il bicchiere del frappuccino nel bidone della spazzatura.
Finché non sento qualcosa di bollente arrivarmi in faccia, sento il sapore è un cappuccino..si può sapere perché c'è l'hanno tutti con me?
-   " Scusa io non volevo.." - dice un ragazzo moro abbastanza comune, si avvicina e mi da un fazzoletto.
-  " Volevo buttarlo nella spazzatura, ma, ho provato a vedere se facevo canestro e per sbaglio ti è finito addosso.." - dice spiegando il vero motivo.
-  " Aspetta tu sei..Matteo..Balsano?" - dice il moro folgorato dalla mio aspetto.
-   " Io sono Simòn Alvarez.." - dico stringendogli la mano.
-   " Non me ne frega niente di te, quindi ti consiglio di sparire altrimenti potrei chiamare la polizia.." - dico andandomene qualche passo lontano da loro, la mia anima era troppo fragile, io avevo un cuore fragile.
Mio padre si aspettava il meglio da me, cosa gli potevo dare per ricambiare?
             FINE FLASHBACK
-  " Chico Gallo ci sei? Sei sicuro di stare bene?" - dice asciugandomi le lacrime che mi colavano dalle guance senza sosta.
-   " Sto bene, credo che dovremmo metterci insieme.." - dico prendendogli la mano, io non ero mai stato così, avevo mentito a tutti su chi ero veramente, continuerà a rimanere un segreto.
-   " Luna, tu sei fantastica." - dico per poi abbracciarla, questo non sono io,

Cercavo in tutti i modi di essere normale ma non lo ero.

-   " Riprendiamo la nostra relazione da dove l'abbiamo lasciata.." - dice Luna ridendo e baciandomi.
-   " A patto che..non ci deve essere sesso.." - dice folgorandomi.
-  " Com'è?!" - dico facendo finta di non aver sentito bene.
-   " E se facessimo una sfida..?" - dico replicando.
-  " D'accordo ma che sfida..?" - ripete lei.
-  " Al parco, porta i tuoi amici io porterò le mie amiche.." - dico solamente.
-   " Esibiamoci sulle note di Bad! Chi balla meglio, farà tutto quello che gli chiede l'altro.." - ci stringiamo la mano e c'è ne andiamo fieri del nostro patto.

Soy Luna 4 "La fine dell'inizio."Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang