È stato amore ma ormai è finito.. Cap.50

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POV'S MATTEO
Stavamo perdendo letteralmente il controllo. Bacio Luna molto appassionatamente, ho paura di non essere all'altezza, anche se lei non sa che io sono vergine, lei si lascia trasportare.
-   " Luna io, prima che continuiamo, vorrei dirti che..." - purtroppo tento di bloccare Luna, ma il mio cuore perde un battito, quando sento la porta del backstage leggermente aprirsi, compare una sagoma che è Simòn.
-   " Ragazzi voi..non ci voglio credere.." - dice Simòn mettendosi una mano davanti a gli occhi per non guardare la scena, poi se ne va velocemente con una carpetta in mano. Siamo abbastanza imbarazzanti, ma non è stata colpa mia, Luna voleva.
- " Ehm, credo, che..dovrei andare.." - dice Luna allontanandosi leggermente, la vedo rimettersi la maglietta, e senza che lei se ne accorga, sbavo.
Purtroppo lei se ne accorge, e mi lancia uno sguardo malizioso.
- " Perché quello sguardo malizioso?" - dico io un po' confuso.
- " Scusa, io non pensavo che succedesse davvero, ma tu mi hai avvertito, certe volte non ragiono.." - dice abbassando leggermente la testa, io gliela alzo con due dita.
- " Ehi non dire così! Non è stata colpa tua, solo che questo non è il posto ideale per fare..hai capito.." - dico annoiato, a un certo punto mi viene la tentazione di abbracciarla, di stringerla più forte a me, perché era una delle persone che amavo di più.
Gli lascio un leggero bacio a stampo, abbiamo una chimica impressionante, gli scienziati potrebbero persino studiarla!
Gli prendo la mano, ma ancora non dice nulla, non so cosa gira intorno alla sua testolina, sono sicuro che starà pensando all'Open di San Valentino.
Questo Open Music, è diverso da tutti gli altri, i ragazzi si devono vestire con camicie bianche e papillon nero, però alcuni si possono vestire come vogliono, le ragazze lo stesso.
Il resto è tutto a tema San Valentino, ci sono cuori appesi di qua e là, sarà molto romantico.
I ragazzi hanno detto che durante l'Open Music arriverà una persona molto speciale, chi sa chi sarà..
Luna continua a guardarmi e non dice nulla.
Fino a che, una buona volta, decido di rompere il ghiaccio.
- " Luna, sei così pensierosa..perché?" - dico molto dubbioso.
- " Solo che, devo dare ancora la scaletta a i ragazzi, e mettere le bibite e il buffet.." - dice con un tono da disperazione, io la guardo per un secondo.
- " Pensavo..che.." - dico sospirando.
Stavo per chiedere a Luna se mi avrebbe fatto cantare da solista.

POV'S LUNA
- " Pensavo..che.." - dice sospirando leggermente, guarda in basso.
- " Ehm si?" - dico leggermente ridendo, gli contagio la risata e anche lui mostra un sorriso.
- " Questa sera voglio cantare da solista, se me lo permetterai, visto che tu sei l'incaricata di Vidia.." - dice ansioso di una risposta.
Lo guardo per un momento, purtroppo devo rifiutare, tutta la scaletta delle canzoni che ho fatto sono le sue preferite e non voglio che le scopra.
- " Ehm, Matteo, già siamo al completo con la scaletta, mi dispiace.." - dico facendo la finta voce triste.
Lui è un po' giù di morale, ma io gli dico.
- " Ehi, non siamo mica a Hollywood! Tranquillo avrai la tua occasione per brillare..perché so che tu sei una stella!" - dico abbracciandolo più forte che posso.
- " Grazie, tranquilla mi riprenderò e soprattutto verrò a vedervi all'Open.." - dice facendo un sorriso a trentadue denti.
Non avevo ferito i suoi sentimenti, era questo l'importante.

FLASHBACK LUNA
Era il mio secondo appuntamento con Simòn, ovviamente da migliori amici, ci dovevamo vedere da Brando's coffee.
Mi siedo e aspetto una ventina di minuti che arrivi, finché, no, non può essere vero, il ragazzo dell'altro giorno, il ragazzo, quello che si scontrò con Simòn.
Era alle mie spalle, prendo lo zaino, e vedo che indossa una solita divisa scolastica, e soprattutto degli occhiali da sole, cioè siamo dentro un bar, e sta con degli occhiali da sole.
Vedo Simòn venire verso di me e prendere un frullato e anche uno per me.
- " Luna, come va?" - dice poggiando i frullati sul tavolino.
- " Bene Simò, posso chiamarti così no?" - dico ridendo leggermente, lui lo nota e arrossisce.
- " Perché arrossisci?" - dico incredula, nella mia vita non avevo mai visto un ragazzo arrossire.
- " Scusa, è solo che sono un ragazzo abbastanza timido.." - dice scherzosamente ridendo.
- " Raccontami un po' di te." - dico molto curiosa, lui sbatte leggermente gli occhi.
- " Mia madre lavora in un hotel, e io sto tutto il tempo con la mia abuela.." - dice bevendo il frullato.
- " E tuo padre che lavoro fa?" - dico molto dubbiosa, perché non aveva menzionato suo padre nel discorso.
- " Lui è morto.." - dice abbassando lo sguardo, si mette una mano in faccia coprendo la faccia.
- " Scusa non lo sapevo.." - dico abbracciandolo.
Questo ragazzo si alza e se ne va, Simòn lo riconosce.
- " Scusi, permesso.." - diciamo in coro io e Luna seguendo il ragazzo castano.
- " Mi dici perché ancora lo stiamo seguendo..siamo andati persino a casa sua Simò.." - dico correndo insieme a lui, mi prende la mano, io sento una piccola scossa, ma non ci voglio fare caso.
- " Matteo, si sto dicendo a te..!" - dice gridando all'uscita di Brando's coffee, lui si gira e non sembra mostrare alcun interesse verso di noi.
Si avvicina a noi, e posso notare che ha un profumo insolito, essenza di lavanda.
- " Posso sapere chi sei? Non mi riferisco a te moro, io già ti ho visto." - dice indicandomi, io mi sento a disagio.
- " Sono un'amica di Simòn.." - dico porgendogli la mano.
Dal suo zaino prende un gel disinfettante e se lo spalma nelle mani, quindi fa così con tutti.
- " Piacere." - dice stringendomi la mano forzatamente, mi sorride forzatamente.
- " Siamo venuti a casa tua ma tu non c'eri.." - dice Simòn spostando il suo ciuffo di cappelli mori e aspettando una risposta.
- " non penserete che voglia diventare amico vostro, no?" - dice andandosene.
- " Vogliamo solo farci perdonare..." - dice Simòn bloccandolo il moro ci pensa un attimo e afferma.
- " D'accordo, organizzerò una festa, mi raccomando vestitevi bene.." - dice per poi andare.
Io e Simòn saltelliamo di gioia, non eravamo mai stati invitati a una festa.
FINE FLASHBACK LUNA
- " Bene io adesso vado a prepararmi.." - dico staccandomi dal suo abbraccio.
Avevo intenzione di mettere un abito azzurro, però poi dovevo cambiare abito, con una gonna nera e una giacca bianca e gilet bianco e infine papillon nero.
Era una scaletta diversa, non avevamo scritto noi queste canzoni, però il mio scopo era uno solo, far sorridere tutto il pubblico, ma soprattutto, Matteo.
Avevo preparato un duetto con Àmbàr, e 2 canzoni da solista avrei cantato, forse un po' troppe per la mia voce.
Però, era tutto pronto.
Vidi Matteo appoggiato al bancone della caffetteria che parlava con Àmbàr.
- " Benvenuti, questa è una nuova edizione dell'Open Music, a tema San Valentino! Lì potete trovare cibo e bevande..diamo inizio all'Open!" - dico emozionata, avevo ingaggiato una banda musicale per suonare dal vivo.
Parte Let it go, tutti rimango stupiti appena suonano.
Io comincio a cantare.
Si sente nell'aria l'amore..

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