7.

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𝐃𝐈𝐀𝐑𝐈𝐎 𝐃𝐈 𝐔𝐍 𝐏𝐀𝐙𝐙𝐎
7.

( VI LASCIO A FINE CAPITOLO LE FANART DA CUI HO PRESO INSPIRAZIONE!)

Erano passati dei giorni da quell'amichevole. Ultimamente Bokuto si vedeva sempre meno con lei e stava sempre di più con Akaashi. Si rendeva conto che adorava la sua compagnia, lo faceva essere così tranquillo e felice. E poi, sapeva che quello sarebbe stato l'ultimo anno per entrambi di giocare insieme. Bokuto dovrà scegliere un'università mentre Akaashi rimarrà ancora un anno.

Entrambi si rendevano conto che da lì a poco non avrebbero più giocato insieme, e questo faceva tanto male ad Akaashi così come faceva tanto male a Bokuto.
Quest'ultimo ha imparato a prendere sicurezza in se stesso grazie ad Akaashi, che ogni volta l'aveva saputo tirar su, ogni volta l'aveva fatto ricredere su se stesso, e sapeva, se ne rendeva conto, non c'era di meglio di una persona che ti fa rendere conto che vali qualcosa.

Bokuto, quel giorno, invece di invitare la sua ragazza a casa invitò Akaashi. Keiji era un po' sorpreso, ma non se lo fece ripetere due volte, e accettò. Era felicissimo, finalmente avrebbero passato una giornata insieme. Una giornata tutta loro.
Si prepararono entrambi. E quella volta, Bokuto, aveva ansia. Se ne rese conto persino lui e non sapeva perché era così emozionato e pieno di energia nel vedere Akaashi. Infondo era un semplice amico.. o migliore amico. Pensava che fosse questo.. povero piccolo illuso. (scusate, ci stava)

Akaashi era così felice. Non vedeva l'ora di arrivare a casa di Bokuto e restare soli. Restare solamente con Bokuto e parlargli a non finire. Con lui aveva davvero voglia di parlare, di raccontargli tutto quello che gli passava per quella testolina. Non vedeva l'ora di riuscire ad essere qualcosa di più per Bokuto. Ma se ne rendeva conto anche lui. Se non dovesse piacere a Bokuto sarebbe finito. Resterebbe suo amico, pur soffrendo, perché perderlo sarebbe la fine di ogni minima speranza, anche se minuscola.

Akaashi pensava sempre al peggio, almeno si preparava per non soffrire troppo. Partí da casa sua verso quella di Bokuto. Sapeva la via, spesso l'aveva accompagnato a casa ma non era mai successo nulla di più. Sorrise ma abbassò la testa. Non gli piaceva per nulla farsi vedere così dagli altri, si sentiva impotente alcune volte. Certo, se era per provocare gli altri lo faceva volentieri.
Prese un bel respiro e bussò alla porta di casa Bokuto. Koutarou gli aprí e arrossí alla vista di un Akaashi senza la divisa scolastica o la divisa del club.
“Entra pure, Keiji” si spostò verso la porta per farlo entrare. La spalla di Keiji sfiorò il petto di Bokuto. Non c'era sensazione più piacevole del contatto con l'altro. Entrambi lo pensarono, l'unica differenza era nei loro sentimenti. Keiji se n'era reso conto e non gli creava problemi anzi, lo faceva felice. Dall'altro canto, Bokuto non aveva realizzato di provare un attrazione per il migliore amico, certo quei piccoli contatti lo faceva felice e lo faceva essere eccitato. Ma non nel contesto sessuale, no.. era eccitato per i sentimenti che pian piano riuscivano a venire a galla, anche se solamente il suo inconscio se ne rendeva conto.

Chiuse la porta e lo fece accomodare in camera sua mentre portava il thé verde accompagnato da dolci che sapeva piacessero ad Akaashi. Entrò nella camera sorridendo a trendue denti. Akaashi era steso sul letto, con lo sguardo perso nel soffitto.. come se fosse la cosa più bella da fare. Guarda me.. sono più bello io del soffitto, Akaashi-kun!
Bokuto arrossí per il proprio pensiero, scuotendo la testa per farlo sparire.. come se avesse funzionato, pff.
“Eccomi, Akaashi! Ho portato anche dei dolci”, Keiji annuí e sorrise. Iniziarono a mangiare e bere il thé, nel mentre parlavano di scuola, del club di pallavolo e del futuro.

𝖣𝖨𝖠𝖱𝖨𝖮 𝖣𝖨 𝖴𝖭 𝖯𝖠𝖹𝖹𝖮 ❟ bokuakaWhere stories live. Discover now