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Sto andando a lavorare e sono di pessimo umore. Sono giorni che cerco di chiamare Chase, ma non mi risponde. Sono riuscita a sentire Payton per qualche minuto e mi ha detto che Chase non mi vuole piú parlare. Ho rovinato tutto, non riesco veramente a relazionarmi con il prossimo, questa cosa risulta quasi impossibile...
Entro in negozio e vedo Tiffany che sta parlando con un ragazzo, forse è Quinton:
-Ciao ragazzi!- esclamo.
-Ciao Eva! Lui è Quinton.- mi saluta Tiffany, presentandomi il suo spasimante.
-Piacere, Quinton!- dice sorridente porgendomi la mano.
-Eva.-
-Bhe ragazze, vi faccio lavorare. Tiffy a dopo.- le dice facendole l'occhiolino. Esce dal negozio.
-Tiffy?-
-Dai non prendermi in giro...-
-Sì, che lo faccio.-
- Comunque, com'è andata la festa dell'altro giorno?-
-Domanda di riserva?-
-Cos'è successo?-
-Chase mi ha accompagnato alla loro casa, poi mi ha abbandonato, non l'ho più visto. Mi sono seduta sul divanetto, sono arrivate due prepotenti e mi hanno detto che Chase non mi ama, ci sono rimasta male e me ne sono andata via senza avvisare nessuno. Basta come spiegazione?-
-Oh caspita Eva...- mi scende una lacrima, che mi bagna la guancia.
-Sono giorni che cerco di chiamare Chase, ma i suoi amici mi hanno detto che non mi vuole piú rivolgere la parola ed io sono disperata.- afferma cercando di strozzare i singhiozzi. Tiff mi abbraccia e mi tiene la mano dietro la nuca.
-È tutta colpa mia, dovevo avvisarlo. È colpa mia se sto passando gli ultimi giorni a New York a piangere per lui. Sono stata una stronza insensibile.-
-No Eva, non fare così. Non piangere. Se Chase ti ama ti perdonerà! Vai da lui. Veramente, vai da lui.-
-Tu mi accompagni.-
-Non posso lasciare il negozio.-
-Tanto non viene mai nessuno... ti prego.-
-Va bene.-
Chiude il negozio. Tiffany entra dentro ad una macchina nera. Mi fa cenno di seguirla e di sedermi a mia volta:
-Andiamo!- urla Tiff, sgommando con la macchina.
-Oh, vai pianooo.-
-Dove abita?-
-Abita nella periferia di Manhattan. Vicino a casa loro c'è un bruttissimo motel, che sembra uscito da Riverdale.-
-Ah ho capito!-
Ci dirigiamo velocemente verso quel grande cottage in periferia.
-Quello è il motel!-
-Allora siamo vicini?-
-Abbastanza, ancora un centinaio di metri... eccola.-
Tiff si ferma, mi slaccio la cintura di sicurezza e mi alzo dal sedile:
-Vai amicaa!- mi incita. Io la adoro.
Mi avvicino con incertezza alla casa, busso alla porta. Dopo qualche secondo di attesa, mi apre un uomo che avrà circa trent'anni:
-Posso aiutarla?- mi dice lui.
-Sì, cercavo Chase Hudson.-
-È uno dei ragazzi del tour dei lightsout?-
-Sì...-
-Bhe, sono partiti ieri. Io sono il proprietario della casa.-
-Come ieri?!- esclamo ad alta voce.
-Eh già.-
-Vabbè, grazie. Arrivederci!-
-Arrivederci.-
Mi volto verso la macchina ed entro.
Mi viene solo da piangere, come posso essere così mononeuronica?
Mi siedo sul sedile e scoppio a piangere. La mia faccia affondata nelle mie mani zozze di trucco colato. Non riesco neanche a parlare. Sono paralizzata:
-Cosa ti ha detto il ragazzo?- mi chiede Tiff con un filo di voce.
-Mi ha detto che sono partiti ieri. Non mi ha riferito nulla... nessuno di loro mi ha riferito nulla. Nè Payton, nè Jaden e neanche Anth. Chase non ha voluto ascoltarmi un attimo e non ha voluto provare a sistemare le cose.-
-Non piangere Eva.-
-Non mi meritava, mi sono comportata come una stronza.-
-Non è vero, ti merita eccome. Eva, sei fantastica e speciale, ok? Non sarà una ragazzo a farti cambiare idea.-
-Grazie Tiff!-
Tiffany mi abbraccia. Lei sì, che è speciale.
-Dai torniamo indietro.-
-Hai ragione, voglio tornare a lavorare e non pensare a lui per almeno due ore!-
-Bello spirito ragazza!-
-Partiamoo!-
-Partiamo.-
Mette in moto la macchina e ritorniamo verso il negozio.
Siamo dietro al bancone ed è da un pezzo che non viene nessuno:
-Tiff, c'è una cosa che non mi hai detto...-
-Cosa?- chiede lei dubbiosa.
-Ma come va con Quinton?-
-Ahhh, molto bene. Penso che mi piaccia.-
-Siete usciti?-
-Sì, mi ha portato in un bel ristorantino e a fine serata abbiamo fatto un piacevole giro a Times Square.-
-Ehh...?- le chiedo.
-Sì, ci siamo baciati.-
-Ehhh...?- insisito.
-Non ci pensare neanche.-
-Vabbè è un inizio.-
-Ma vah, magari non gli piaccio neanche.-
-Stai scherzando spero. Ma hai visto come ti guarda Quinton?-
-Come mi guarda?-
-Come uno innamorato pazzo della mia migliore e unica amica.-
-Davvero?-
-Sì, è per questo che sta sera ti metterai un vestito bellissimo e lo inviterai a uscire.-
-Io invitarlo? Mi vergogno troppo.-
-Infatti lo faró io.- afferro il suo cellulare e inizio a cercare il numero di Quinton nella rubrica. Apro la chat di Whatsapp:

-Eva, tu sei fuori!- ridacchia Tiff

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-Eva, tu sei fuori!- ridacchia Tiff.
-Ringraziami dopo.-
-Perchè l'hai fatto?-
-Perchè almeno una di noi due merita un finale un finale da "Vissero tutti felici e contenti!" Quindi per favore sta sera divertiti. Fallo per me!-
-Grazie Eva! Ti voglio bene.-
-Anch'io ti voglio bene. Adesso vai a prepararti per sta sera. Chiudo io il negozio.-
Tiffany fa un urletto dalla felicità:
-Grazie grazie grazie...-
-A domani Tiff.-
Sono molto felice per lei.
Non ho mai avuto molti amici, ma sono certa di non aver fallito in una cosa: fare l'amica.

Tour boy⚡️| Chase HudsonWhere stories live. Discover now