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Nonostante sia arrabbiata con Chase ho deciso di accettare l'appuntamento di oggi, magari vuole darmi delle spiegazioni, o forse vuole scusarsi. Tanto oggi Tiffany ha chiuso il negozio, qualcosa mi dice che non ha molta voglia di lavorare.
Comunque mi ha detto che viene a prendermi, ma non so dove andremo.
Mi preparo rapidamente accorgendomi di essere in ritardo. Esco di corsa dall'albergo e mi trovo lui davanti. Ha una camicia nera abbianata a un paio di jeans chiari. I capelli gli ricadono sulla fronte nascondendo appena gli occhi color ghiaccio. In mano ha un mazzo di girasoli. Che fiori strani da portare ad un "appuntamento", vero? Comunque sono i miei fiori preferiti e non mi ricordo di avergli riferito tale dato.
-Ciao.- mi saluta con un tono leggermente imbarazzato.
-Ciao.- ribatto io.
-Questi sono per te.- mi dice porgendomi il mazzo di fiori.
-Grazie sono i miei preferiti.-
-Davvero?-
-Già, adoro i girasoli.-
-Senti volevo scusarmi per ieri. Ma mi hanno organizzato un incontro all'ultimo momento anche se in teoria le date erano finite.-
-Stai tranquillo è acqua passata.- mento, anche se portandomi i fiori si è fatto perdonare.
-Dove mi porti?- gli chiedo.
-Pensavo di portarti a mangiare da qualche parte, poi ho visto che a Central Park organizzano io pomeriggio cinematografico, ovvero proiettano un film all'aperto. Ti piace l'idea?- mi propone. Io sono suoer estasiata.
-Si si si, che bello!- esclamo ammaliata.
-Sono contento che ti piaccia questo programmino.-
-Allora andiamoo!- esclamo piú estasiata di sempre.
-Hai voglia di sushi?-
-Perchè no?!-
-Allora partiamo.-
Prendiamo la metropolitana, il mio mezzo di eccellenza.
Siamo davanti ad un ristorante etnico poco distante da Central Park. Entriamo e ci sediamo al tavolo prenotato da Chase. Mangiamo di fretta, se no saremmo arrivati in ritardo per la proiezione del film.
Infatti siamo in ritardo, non ci sono più sedie libere e ci tocca stare per terra. Chase sfila la felpa che aveva legato alla vita e la stende per terra:
-Cosí non ci sporchiamo!- afferma con il solito sorriso sornione. Ci sediamo, lui mi mette una mano intorno al fianco, appoggia la testa sulla mia spalla e guarda fisso io film. È cosí bello -brava Eva, non potevi innamorarti di qualcuno piú raggiungibile?!-
Stanno proiettando un film vecchissimo il cui nome risulta "the way we were" non l'ho mai visto.
Sto cercando di capire qualcosa -premetto che il mio inglese non è ottimo e non immaginavo certo di stare un mese a New York,  di incontrare il mio idolo o di lavorare in un negozio improbabile-
Finite le due ore infinite di film ci alziamo:
-Ti è piaciuto il film?- mi chiede Chase.
-Bellissimo!- mento.
-Direi che si è fatta una certa ora, ti riaccompagno a Brooklyn.- effettivamente il cielo si era scurito, quindi ho annuito e co siamo diretti verso l'albergo. Dopo un'oretta di metropolitana facciamo due passi:
-Senti Eva, c'è una cosa che vorrei dirti, ma ho paura.-
-Dimmi tutto!- gli dico cercando di metterlo a suo agio.
-Non sono bravo con le parole, ma... ecco...io, cioé tu... ma al diavolo!- inizia balbettando puoi afferra io mio viso lo avvicina al suo e mi bacia. Non ricambio subito, ma poi mi lascio andare... insomma, mi sto baciando con il mio idolo! Ancora non posso crederci, solo nei film succedono cose del genere. Unica parola che mi viene in mente: A-S-S-U-R-D-O. È troppo assurdo.  Affondo le mie mani tra i suoi capelli e lui attorciglia  le sue intorno alla mia vita. Ce ne freghiamo di tutta New York che ci sta guardando, di tutto:
-Wow!- esclama Chase una volta staccati.
-Eggià...- aggiungo imbarazzata. Pensiamo di dover camminare ancora un po', ma in realtá siamo davanti all'hotel.
-Bhe, allora buonanotte!- gli dico.
-Mmm... aspetta!- mi prende il braccio e mi da un bacio a stampo sorridendo:
-Va bene, buonanotte!-
-Ciao ci sentiamo?-
-Si!-

Tour boy⚡️| Chase HudsonKde žijí příběhy. Začni objevovat