Due

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Byakuya andava sempre nello stesso posto a pranzo, il più delle volte solo, ogni tanto con Touko, altre volte coi propri familiari che passavano in città per motivi di lavoro e per controllare come il rampollo si occupasse dell'azienda. Era un ristorante ad un quarto d'ora dall'azienda, un posto relativamente tranquillo e non troppo sfarzoso (contrariamente a quello che uno potrebbe aspettarsi da qualcuno come Byakuya), dove il ragazzo sentiva di potersi concedere un sospiro di sollievo e lasciare le preoccupazioni alle spalle. Ormai i proprietari lo consideravano come uno di famiglia e gli riservavano sempre il suo solito tavolo senza che lui ormai dovesse più chiederlo.

«Quindi viene sempre qui a mangiare? È proprio un bel posto, non ti biasimo...» Makoto si guardava attorno, esaminando l'arredamento, le tovaglie perfettamente stirate, le posate sistemate a regola d'arte.

«Qual'è il suo piatto preferito? Vorrei che mi consigliasse lei.» Era Makoto a trainare la conversazione, in quanto Togami non ci era affatto abituato. Anche con Touko era così. Era la ragazza a parlare di più, Byakuya si limitava ad ascoltare attentamente, annuire e parlare solo quando lo trovava davvero necessario, dando effettivamente prova che ascoltava quello che l'altra persona diceva, solo che non aveva molto da aggiungere. Era il suo modo di fare conversazione; magari era freddo, ma era cresciuto così. Non era bravo a destreggiarsi fra argomenti triviali e leggeri, era troppo inquadrato sulle cose più serie, sul lavoro. Era quello il suo mondo dopotutto.

«Penso potrebbe piacerti il salmone. È fresco, lo accompagnano con fagiolini saltati con la soia e le patate arrosto. È ottimo.»

«Mi fido del suo giudizio.» La risposta fu accompagnata da un sorriso. Byakuya ancora faticava a comprendere come Makoto riuscisse ad avere sempre le energie per essere così gentile e cordiale. Forse, quel pranzo era l'occasione per scoprirlo.

«Dammi del tu.» Forse non era il modo migliore per rompere il silenzio leggermente imbarazzante che si era creato fra i due, ma era meglio di niente. Inoltre, era qualcosa che frullava nella testa di Byakuya da troppo tempo.

«Se me lo dice le...no, se me lo dici tu allora ubbidisco.» Ribatté l'altro con tono scherzoso. «Posso anche chiederti di parlarmi un po' di te? Insomma, alla fine questo è un pranzo "di lavoro" ma non per discutere di questioni lavorative...giusto?»

«No, è vero. Ma non so cosa vorresti sapere esattamente.»

Makoto sembrò pensarci su. «Parlami di cosa ti piace fare al di fuori del lavoro, avrai pure degli hobby, no?»

Byakuya realizzò in quel momento che no, non aveva degli hobby. Quando arrivava a casa o non lavorava si limitava a guardare la tv, perlopiù ascoltando i consigli di Touko e provando a guardare le serie Netflix che gli consigliava, altrimenti passava il tempo a leggere o a rispondere alle mail. Non era granché in effetti, probabilmente Makoto lo avrebbe trovato noioso. Ma nonostante questo, descrisse i suoi passatempi comunque, nella speranza che potesse esserci qualcosa in comune con ciò che a Makoto piaceva fare.

E per sua fortuna, anche a Makoto piaceva guardare le serie tv. Iniziarono a confrontarsi su quelle che entrambi avevano visto, scambiandosi le opinioni più disparate. Dalle serie tv si spostarono ai film, poi ai libri e un po' alla musica (anche se questo era l'argomento su cui Byakuya era meno ferrato, ma erano pari, dato che Makoto non leggeva più di tanto). Il rampollo fu sorpreso di quanto in fretta il tempo passò conversando col proprio segretario; gli succedeva solo con Touko dopotutto, ma questa sorpresa non gli dispiaceva. Doveva ammettere che invitare il ragazzo a pranzo con sé era stata una buona idea. Si era...divertito. Forse per la prima volta da tanto.

«Devo davvero ringraziarti per l'invito, mi ha fatto piacere pranzare assieme a te, è stato un bel cambiamento dal solito pasto fatto a disagio in mensa.» Prima di tornare ognuno alla propria scrivania i due si erano fermati a parlare sulla soglia della porta dell'ufficio di Byakuya.

«Anche a me ha fatto piacere, ti ringrazio di aver accettato l'invito. Se ti va, mi piacerebbe ripetere, quando vuoi»,

E infatti ripeterono quel tipo di uscita più e più volte. Byakuya (che prima andava al lavoro senza provare forti sentimenti riguardo a nulla, tranquillo all'idea che sarebbe solo stata un'altra giornata scandita da lavoro, pausa pranzo, lavoro, tornare a casa, cenare e dormire) ora si alzava la mattina pensando con una certa allegria che andare al lavoro sarebbe significato vedere Makoto, col quale sarebbe poi andato a pranzo e col quale si sarebbe confrontato sull'ultimo film o serie tv che avevano deciso di guardare in simultanea. Col proseguire del tempo decisero di scambiarsi i numeri (o meglio, Byakuya aveva già quello di Makoto visto che era il suo unico recapito, il rampollo aveva dato al segretario il proprio numero personale, invece di quello di lavoro) così da aggiornarsi in tempo reale sugli ultimi avvenimenti proprio mentre erano incollati allo schermo.

Byakuya dovette abituarsi al modo di chattare informale di Makoto, che usava numerose emoticon per enfatizzare i propri stati d'animo.

Alcuni esempi che avevano particolarmente divertito Byakuya:

[Riguardo Stranger Things, quando era ancora alla seconda stagione] Non lo sopporto Billy! Spero che il karma giri e si becchi quello che si merita! (`Д')

[Sempre riguardo Stranger Things, alla terza stagione]Oh no non intendevo questo(;・д・)

[Guardando Umbrella Academy]NON SAPEVO SI DICESSE "INZUPPARE IL BISCOTTINO"

(・о・)

La lista potrebbe continuare. I messaggi di Makoto erano une delle poche cose che lo facevano sorridere. Era arrivato al punto di sperare che le notifiche che riceveva, fossero tutte messaggi del ragazzo e quasi quasi si dispiaceva quando non era il caso. Un giorno Byakuya si colse sul fatto ed iniziò a chiedersi perché si comportava così. Dopotutto, teneva anche a Touko, ma non aveva mai provato sentimenti così... forti nei suoi confronti. Forse doveva parlarne proprio con lei, dopotutto era lei la scrittrice, quella che se ne intendeva di sentimenti. Era molto più pratica di lui quando si trattava di certe cose.


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Ciao! Torno con un nuovo capitolo! Spero davvero che vi piaccia, e spero di non avere reso Naegi troppo ooc con la cosa delle emoji... é che mi sembrava carina 

I brought you coffee-fanfic Naegami (ITA)Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon