Capitolo Nove - Chiarimenti.

179 7 3
                                    



Fred:

Apri gli occhi, ancora leggermente addormentato.

George è appena rientrato in camera, non sai che ore siano, ma la luce fuori è piuttosto fioca. Lee, dall'altra parte della stanza, ancora dorme.

- Bentornato in camera. - sentenzi malizioso nella sua direzione, stiracchiandoti.

George ti fa un segno con la mano per poi buttarsi sul letto a pancia in giù.

- Nottata lunga? - chiedi maliziosamente.

- Nottata lunghissima. - ti intima, mentre tu sorridi. Si siede sul letto poi, cercando di capire se è il caso di dormire oppure di aspettare di scendere a fare colazione. Gli leggi nel pensiero e ti volti verso di lui con tutto il corpo, ignorando sempre di più Lee.

- Ho una cosa da dirti. - gli dici, stringendo il cuscino con una mano e tirandoti su anche tu: per certe cose ci vuole del tatto, lo sai tu e lo sai lui. George, a suo tempo, era stato comprensivo e rispettoso nei tuoi confronti e, dopotutto, una promessa si mantiene sempre. Se mai ti fosse piaciuta la Granger, glielo avresti detto. Ed era ora di parlare.

- Sono stato via una sera e sei già disperato? - George ride sotto i baffi, vedendo la tua faccia seria. Ovviamente quel grugno non rispecchia per nulla il tuo stato d'animo: nel petto il cuore ti batte talmente veloce da farti male e la sensazione di leggerezza non ti ha mai abbandonato neanche nel sonno. Tu hai baciato Hermione, l'hai presa tra le braccia e hai potuto giocare con i suoi capelli. È rimasta lì a subire quel trattamento lei, incapace di capire se fosse meglio scappare o fosse più bello rimanere lì con te, assaporando qualcosa di nuovo.

Deglutisci, facendo un respiro profondo: lo hai capito finalmente allora. Ti ci erano volute settimane prima di concepire che in realtà il tuo primo interesse per Hermione si era tramutato in qualcosa di diverso, di più profondo. Lo avevi notato piano piano, osservando il suo cipiglio arrabbiato, la sfumatura di rosso che le colora il volto e anche la sua risata contenuta. Lo hai notato nelle sue dita quando girano le pagine di un libro che ama tanto, nelle sue labbra socchiuse: lei ti piace, ti piace proprio tanto.

- Fred, tutto bene? - George, notando il tuo inaspettato mutismo comincia a preoccuparsi e ti ridesta dai tuoi sogni, cercando di non svegliare Lee.

- Non sono mai stato meglio, ma non è quello il punto. - precisi, scrollando la testa, cercando di rimanere lucido e di cacciarla momentaneamente dalla tua testa: hai avuto mesi per pensare al suo viso e alla sua voce, ora dovevi occuparti un po' del tuo gemello.

- E il punto è? -

- Il punto è che mi piace. - George, un po' per la stanchezza e un po' per il tuo discorso rimane sorpreso da quelle sei parole, ma rimane immobile evitando di fare domande stupide.

Sorridi, mentre lo vedi confuso.

- Mi piace Hermione. - specifichi sussurrando, mentre George rimane ancora più allibito di prima.

- La stessa Hermione che ci ha ignorato da quando siamo tornati ad Hogwarts questa settimana? -

Annuisci.

- La stessa Hermione che questa mattina, appena abbiamo provato a parlarle, è scappata via? -

Annuisci di nuovo, sorridendo sempre di più.

- La stessa Hermione che... -

- È sempre lei, George. Mi piace la Granger, da qualche tempo penso. -

- Non l'avrei mai detto. - ride alla fine, ringraziando il cielo che te ne fossi finalmente accorto.

Lo segui anche tu, tuo malgrado, lanciandogli il cuscino che tenevi stretto tra le mani, rompendo le speranze di George di un pisolino prima della colazione in Sala Grande.

L'indagine misteriosa dei Gemelli Weasley e di Hermione Granger (Fremione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora