Capitolo tre - Fuga.

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Due giorni dopo il furto:



George:

Fissi la ragazza davanti a te: ti è sempre sembrata molto bella, ma da qualche mese a questa parte ne hai la certezza. Le sorridi colpevole e le prendi la mano.
Risponde alla tua felicità e, aprendo le sue labbra, ti sembra che sia riuscita a rendere la tua giornata più luminosa. Angelina, pensi, è sempre piena di energie: che vi troviate a camminare di notte per i corridoi o ad allenarvi di giorno, lei riesce sempre ad essere più sveglia di te.
Ti sorprende che riesca a farti dimenticare gli ultimi giorni della tua vita: da quando tu e Fred avevate scoperto di aver perso tutto il vostro lavoro, non eri riuscito a rendere gli appuntamenti con la tua ragazza troppo soddisfacenti, ma stai cominciando a capire come si debba dividere il lavoro dalla vita privata.
Le baci il palmo della mano che le avevi rubato poco prima. Risali verso il suo polso e cominci ad assaporare anche il suo braccio. Ride, sotto l'effetto del solletico che le provochi lungo il corpo. Con la tua altra mano poi le accarezzi il fianco. Senti le curve nascoste sotto la sua uniforme e segui con l'incavo la sua forma slanciata.
Questa volta è lei che si avvicina verso il tuo corpo e passa le sue dita fra i tuoi capelli rossi. Ti impedisce di continuare la tua salita verso il suo petto, ma ti fa alzare lo sguardo verso il suo volto e vi unisce in un bacio passionale. Nella disperata ricerca di aria, riesci a respirare solo il suo buono profumo.
Sorridi sulle sue labbra, mentre ruoti la testa di qualche grado, per poter addentrarti di più nella sua bocca. Porti la mano che ti ha lasciato libera sull'altro suo fianco e fai combaciare il suo corpo al tuo: maledici le vostre divise, alzando gli occhi velocemente al cielo.
Non vorresti trovarti lì: siete in piedi contro un muro di uno sgabuzzino a baciarvi, ignari che magari qualcuno possa starvi cercando. Non vorresti che una cosa così bella sia nascosta in un posto così brutto.
Ti immagini per un attimo Angelina stesa sul letto in camera tua e sembra che il tuo cervello stia esplodendo. Come hai fatto a non scegliere quella ragazza anche prima?
Per un misero periodo era stato Fred a mettere gli occhi su di lei e tu non ti saresti mai azzardato ad allungare le mani su qualcuno che era già stato marchiato con la scritta Weasley, ma non eri riuscito a fermarti: dopo un paio di fortuiti incontri non eri riuscito ad allontanare lei dai tuoi pensieri.
Certo, ti eri ben accertato che lei fosse attratta da te e non dal ricordo che il tuo gemello le aveva lasciato, ma presto avevi scoperto che lei era interessata solamente a George.
Erano state settimane di incertezze quelle che vi avevano separato dall'essere una vera coppia, ma dopo averlo detto a Fred avevate reso tutto ufficiale: le era bastata una occhiata malandrina per farle capire che era libera di intrappolarti nella sua morsa letale.
Tu, sei ufficialmente preso.
Ritrovi un attimo di lucidità mentale e dividi i vostri due volti, ma non riesci ad allontanare la tua ragazza dall'abbraccio che avete creato. La mano di Angelina si è spostata dai capelli alla tua guancia e ora accarezza quella specie di barbetta che ti è spuntata dal giorno prima.
-Ammirevole. – ti dice lei, osservando compiaciuta il tuo riuscito torno alla realtà: evidentemente non era stata capace di catturare tutta la tua attenzione.
Alzi le spalle compiaciuto: che ci puoi fare? La tua vita non può girare unicamente intorno a lei e a quanto tu la desideri.
-Normale amministrazione. – le sussurri all'orecchio, prima di lasciarla definitivamente andare. Le mani che hanno abbandonato il suo corpo, corrono a mettere a posto la tua cravatta che è stata leggermente spostata durante quell'incontro amoroso.
Angelina incrocia le mani al petto e alza un sopracciglio: che lei stesse cercando qualcosa di più? Sorridi malandrino e decidi di sistemare anche il colletto della camicia della tua ragazza: le abbottoni l'ultima parte e le lasci un veloce bacio sul collo.
Sai benissimo che nessuno dei due vuole abbandonare quella stanza, ma siete entrambi costretti ad impegnare le vostre ore in qualcosa di più noioso e meno stimolante. Sbuffa contrariata e tu ridi leggermente. Certo che fai proprio un ottimo effetto su di lei.
-Ci rincontreremo presto. – le dici con calma, fissandola negli occhi. Lei capisce benissimo cosa intendi e ti sorride di rimando.
- Certo, ti aspetto sul campo di Quidditch tra tre quarti d'ora: se provi a fare tardi anche questa volta, il fatto che tu sia il ragazzo del capitano della squadra non riuscirà a salvarti. – sbotta lei risoluta e, lanciandoti un bacio, abbandona lo sgabuzzino. Fissi la porta sorridendo.
Saresti arrivato in ritardo apposta quel giorno.

L'indagine misteriosa dei Gemelli Weasley e di Hermione Granger (Fremione)Where stories live. Discover now