Capitolo due - Gazza.

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Il giorno dopo il furto:


George:

Guardi la figura di Fred, che è stesa per metà sul suo letto: la testa è a penzoloni e non riesci a capire se lui ti sta fissando intensamente o se si sia perso nel nulla.
Dalla terribile scoperta nessuno dei due ha provato a proferire parola: siete tornati velocemente nella sala comune, salito le scale e stesi sul letto. Mesi e mesi di lavoro spariti nel nulla, come era potuto succedere?
Fred apre la bocca per provare a dire qualcosa, ma la richiude subito dopo, mordendosi la lingua. Continua così da qualche minuto: trova qualcosa da dire, ma poi si rimangia tutto e rimane zitto. Quanto vorresti che parlasse, pur di far smettere quel silenzio stretto.
- Come va con Angelina? - ti chiede poi, chiudendo gli occhi e sistemando la testa sul materasso.
- Tutto a gonfie vele. - ti ritrovi a dire, omettendo gli interessanti dettagli degli ultimi due appuntamenti: non ti sembra il caso di iniziare quella conversazione adesso.
- Nessuna notizia interessante di cui vuoi rendermi partecipe? - chiede invece lui, pensieroso. Si, ci hanno appena derubato.
- Tu? -
- Io non esco con Angelina, George, sei tu che dovresti parlare. - per un attimo sul suo volto compare l'ombra di un sorriso. Stai al gioco.
- Mi stupirei se lo facessi tu. -
- Potrei farlo. - ti dice maliziosamente. Si siede sul letto, alzando le spalle. Alzi gli occhi al cielo, maledicendo tuo fratello.
- Non ne saresti capace, mi vuoi troppo bene. - dici piano, declinando il discorso con un movimento della mano. Fred sorride colpevole, cucendosi la bocca.
Tra voi due cala di nuovo un acuto silenzio: nessuno che si muove, nessuno che osa parlarne. Ti appoggi al muro della stanza, Fred si rimette sdraiato a contemplare il soffitto. Quella sarà davvero una giornata interessante, ti ritrovi a pensare.
Poi delle grida improvvise catturano la vostra curiosità.
- È la Granger. - dice lui, facendo finta di lanciare qualcosa nell'aria.
- E perché urla? -
- Lei urla sempre, George. - riprende l'aria nelle sue mani, sorridendo di sbieco.
- E contro chi urla, secondo te? -
- Potrebbe stare urlando contro Ron o Harry, come diavolo pensi che io possa saperlo? - ti dice ironicamente, appoggiando il peso del corpo su un gomito e guardando verso la tua direzione.
- Sei stato tu a dare per scontato che fosse la Granger ad urlare. - scrolli le spalle, convinto. Fred non fa in tempo a rispondere che Lee Jordan corre in camera con il fiatone: riceve tutta la vostra attenzione.
- Lee? - gli chiede il tuo gemello, con un attimo di divertimento. Il ragazzo appena entrato si accascia al pavimento e struscia fino a uno dei vostri due letti.
- Hanno preso tutto. - dice lui, soffocando un colpo di tosse.
- Lo sappiamo. - dici, tagliando corto. Jordan ti fissa sorpreso: adesso capisce perché in corridoio non avevate avuto neanche la decenza di degnarlo di uno sguardo.
- Era Hermione che urlava? - gli chiede poi il tuo gemello, divertito.
- Stavo correndo per la scuola. - dice lui, aprendo le sue labbra in un sorriso colpevole.


~


Fred:
Fissi i tuoi piedi: stai camminando. Hai davvero avuto il coraggio di uscire dalla tua camera e di abbandonare Lee e George? Sbadigli annoiato, mentre con lo sguardo cerchi quello di Gazza.
Tu e il tuo gemello avete bisogno di certezze: se quel terribile bidello è riuscito a rubare tutta quella roba, avrà sicuramente avuto qualcosa da dire a voi due. Metti le mani nelle tasche e sorpassi un gruppo di primine che ti guardano sorridenti. Nulla da ridere a tutte loro, ma non hai intenzione di toccarne una.
Prosegui tranquillo, cercando Miss Purr o il suo meraviglioso padrone: per un attimo una sensazione di vomito raggiunge il tuo stomaco e speri di poter evitare un qualsiasi incontro con lui. Scuoti il capo, tu hai più bisogno di avere delle risposte. Giri annoiato l'ennesimo angolo per imboccare il lungo corridoio alla tua destra.
Cosa avete mai potuto fare di male tu e George per meritarvi tutto quello? Sospiri affranto, passandoti una mano fra i capelli rossi.
A quell'ora del pomeriggio nessuno è in giro, i corridoi si fanno tutto ad un tratto più silenziosi e misteriosi: chissà perché allora tu e tuo fratello vi riducete sempre ad uscire di nascosto la notte per portare avanti i vostri loschi affari. Scrolli le spalle, divertito.
Tu un motivo ce l'hai.
È divertente guardare Hermione che, invece di urlare, sussurra con un cipiglio arrabbiato che non ha intenzione di stare al vostro gioco e che, per l'ennesima volta, è costretta a dovervi togliere dei punti. Chissà perché lei debba sempre essere così ligia alle regole, non ce la fa proprio a divertirsi?
Dalla parte opposta, prima che tu possa continuare con i tuoi pensieri, compare la ragazza accompagnata da Harry. Stanno parlando civilmente, condividono tra loro un momento unico e si sorridono a vicenda.
Com'è che lei in cinque anni che ti conosce quel sorriso non te l'ha mai regalato? Corrughi le sopracciglia e alzi gli occhi al cielo. Certo che è proprio insopportabile lei, non ti dà mai il beneficio del dubbio.
Da quando l'avevi conosciuta durante il suo primo anno ad Hogwarts ti aveva sempre dato quella impressione di rigidità e severità, ma non avevi pensato che ti avrebbe poi causato una marea di problemi. Pensi all'ultimo anno: da quando Hermione era diventata Prefetto era stato ancora più difficile scappare da lei.
La vedi ovunque, non c'è corridoio che tu decida di percorrere senza che lei compaia dall'altra parte. Siete diventati due calamite negli ultimi mesi: come fai sorgere un problema, lei è lì a risolvere la situazione. Stai vendendo qualche invenzione con tuo fratello? Compare e vi guarda male, ma non sempre ferma i vostri piani malefici.
Ti sei chiesto perché, molte volte, non si avvicini con il suo cipiglio arrabbiato e non cominci ad urlarvi di smetterla, ma poi pensi che sia meglio non interrogarla. Le sorridi malandrino solitamente e vai avanti con i tuoi affari.
Poi capita che tu stia mangiando e, a qualche metro di distanza, ci sia anche lei a guardare il suo piatto assorta, come se si trovasse da qualche parte con la mente: che stia ripassando il suo studio?
E, non contento di trovarla sempre per tutta la scuola, quella specie di nuova ossessione è entrata anche in casa tua e non passa vacanza che lei non faccia un salto a salutare la famiglia Weasley. È un bene o un male?
Sospiri, indeciso. Ma come diavolo ha fatto a renderti così combattuto? Quando non la trovi tra i piedi, pensi che sia piacevole che lei non vi stia dando fastidio, ma quando compare e comincia a puntarvi il dito contro, pensi che sia meraviglioso metterla alle strette. Ti piace testarla, vedere fino a dove quella povera ragazza è pronta a spingersi per te... insomma, per te e tuo fratello. Deglutisci.
Raggiungi i due, ma riesci a scambiare con loro solo un piccolo cenno del capo perché, subito dopo di loro, spunta Gazza. Irrigidisci le mani che, fortunatamente, sono nascoste nelle tue tasche.
Alzi gli occhi sul bidello che ti guarda arrabbiato, ma senza aprire la bocca. Non ti insegue, non ti lascia segnali pericolosi. Si comporta come sempre, non lancia nessun messaggio in codice e ne rimani sorpreso.
- Ti tengo d'occhio Weasley. – ti dice poi, a denti stretti e tu annuisci pacato.
Ti passi una mano fra i capelli appena girato l'angolo.
Se non è stato lui, chi diavolo ha potuto rubare la vostra scorta di Merendine Marinare?

L'indagine misteriosa dei Gemelli Weasley e di Hermione Granger (Fremione)Where stories live. Discover now