capitolo 7

8 1 0
                                    

Tornato in Romania mi aspettavano diversi cambiamenti.
Innanzitutto appena arrivato a casa ho trovato Enja con un altro uomo, per la precisione mio padre, ma le soprese non erano finite qui...giá da un po' pensava di lasciarmi e ci ha tenuto a precisare che non mi ha mai amato e che Micol non era mia figlia. Ah e che avrebbe cambiato il suo nome perché Micol le sapeva di nome da dare a un gatto.

Carina.

" guarda Enja mi hai fatto solo un piacere" le dico con tranquillitá mentre esce di casa tutta stizzita.

Mi apro una birra e inizio a pensare a come sistemare la mia vita.
Cerco online un po' di idee e boom. Ho trovato la soluzione. Aprire un business online. Inizio con il trading e giá dopo poche ore ho raccimolato 9000€ .

" fantastico" penso.

Nei giorni a seguire comincio a leggere libri su come creare un business. Seguo, leggo e scrivo.
I risultati si sono fatti vedere subito. Ho aperto un portale che permette a giovani ragazzi che vogliono fare musica di mettersi in contatto per casting e audizioni varie, che sia in italia o in romania.

Dopo 1 mese ricevetti per posta le carte del divorzio

Ripeto " Enja mi stai facendo dei favori"

Passano altri 3 mesi e la mia fortuna continua ad aumentare.
Sento però che mi manca qualcosa...micol.

Non la sento da 3 mesi ormai.
Spero stia bene.
Stasera la chiamerò.

Non faccio in tempo ad aprire il computer che mi arriva una telefonata.

Micol.

Il mio volto si illumina e inizio a sorridere.

Rispondo subito, senza esitare.

" Alfred...devo dirti una cosa. Sono incinta"

Non faccio in tempo a rispondere che il telefono si spegne.

Maddai seriamente?!
Lo porto a far controllare ma non c'é niente da fare. Il telefono é andato. Me ne compro un altro con la speranza che mi richiami, ma non succede nulla.

I mesi passano e l'unico motivo per cui sono ancora in Romania é per via di Enja.
Dopo aver firmato le ultime carte mi dirigo verso quella che era casa mia.

Prendo il computer, i miei vestiti, la foto della bisnonna, telefono, libri e parto.

Non mi importa più di niente. Io voglio Micol.

Salito sull'aereo il mio unico pensiero é " sto tornando piccola"

Arrivato a Roma mi dirigo subito al suo appartamento. Suono continuamente, ma non risponde nessuno. Non é che si é trasferita?

" ehm scusi sta cercando qualcuno?" mi chiede una signora di mezz'etá
" si Micol Genovesi."
" oh mama alla poverina si sono rotte le acque. É corsa all'ospedale che sta qui a due isolati."
" grazie mille"

Corro come un fulmine. Non mi importa di aver lasciato le mie cose nel corridoio, io devo vederla , farle sapere che ci sono.

Vedo sua madre in lontananza.
" Rita!" le urlo
"alfred!!! Piuttosto che urlare corri da Micol che sta per partorire!!! "
" grazie rita"
" non ringraziare me ma nostro signore. Sapevo che saresti tornato"

" voglio alfred!! Perché non é qui?" la sento urlare. Sta soffrendo.
L'infermiera mi mette il camice e corro dentro in tempo per dirle
" chi ti dice che non sia qui?"
"Oddio sei qui? Sei davvero tu?"
L'ostetrica ci interrompe
" ragazzi questi bambini non nasceranno da soli!"

Bambini?!

Oddio sarò padre di due bambini!!

Dopo parecchie spinte dolorose finalmente vediamo i nostri bambini. Decidiamo di chiamarli Grave Marja e Alexander.

Le racconto tutto quello che é successo negli ultimi mesi.
I tradimenti di Enja con mio padre,
Micol non figlia mia,
L'inizio del mio business.

" sono fiera di te" mi dice Micol sorridendo.

Sento di aver finalmente trovato l'equilibrio e la felicitá che ho tanto cercato e aspettato.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 26, 2020 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

MicolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora