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Pov's Betty







E con la coda dell'occhio lo vedo entrare in una di quelle stanze.
Con una bionda,alta e affascinante.
Sarà sicuramente più grande di me e con più esperienza.










Distolgo lo sguardo da loro e ad interrompere i miei pensieri è il barista difronte a me.
<Vuoi che io ti dia un passaggio?>Chiede con sorriso dolce.
È davvero carino e premuroso.
Si chiama Josh e devo dire che è carino.










<Mh no sono con l'auto>Rispondo sorridendo.









<Va bene dai,allora un giorno ti porto a cena fuori,vorrei conoscerti meglio>Afferma smagliante.
Annuisco e mi porge il telefono in modo tale da scrivere il mio numero.









Lo saluto per l'ultima volta e torno a casa.
Quella porta è rimasta chiusa a lungo,avrei voluto vedere la sua reazione se fossi rimasta lì.











Apro la porta di casa e vedo Anna sul divano.<Tutto bene?>Chiedo curiosa.
Annuisce con la testa.










<Jess è uscita con una sua amica e mi ha chiesto il permesso.Ovviamente le ho dato un orario e l'ha rispettato.Ora dormono entrambi>Afferma sorridente.








<Grazie mille Anna per tutto quello che fai!Ovviamente lo stipendio te lo darò a fine mese come sempre>Lei annuisce.
Mi da la buonanotte e torna a casa.











Filo nella stanza di mia madre,quella che le ho conservato.
Mi siedo sul suo letto e osservo il soffitto.
Quanto mi manca.











<Betty ma che succede?Perchè tuo padre non torna?>Poi un tonfo.È lui che sbatte la porta.









Jess è in camera sua insieme a Jack,io e mamma siamo qui in cucina.
La guardo con le lacrime agli occhi.
Perchè è solo colpa mia se papà abusa di me e tratta male la mamma.
È SOLO COLPA MIA.









Papà è ubriaco marcio.In mano però ha quello che mai avrei immaginato,una fottuta pistola.










La punta verso mia madre e si avvicina.
<Sai che mi scopo tua figlia?E non ti ha mai detto niente>Afferma ghignando.
Io la guardo con le lacrime agli occhi e vorrei dirle che io non ho mai voluto.










Mio padre sta per premere il grilletto con la pistola vicino alla sua tempia.










Mi asciugo una lacrima sfuggita e guardo la foto dove ci siamo io e lei.
Avevo pensato ad un futuro diverso,con lei e attorno i suoi nipotini.










Prendo un coltello e lo uccido.Le mie mani tremano e il mio viso è pieno di lacrime.Mia madre si accascia a terra e urla di disperazione.









Da quel giorno andò al manicomio,non voleva che suo marito morisse,diceva che era tutta colpa mia.
Eh si forse se le avessi detto tutto,non sarebbe capitato.
Io volevo salvarla,non volevo sembrare un mostro.










Ho avuto l'affidamento dei miei fratelli e tutto da quel fottuto giorno cambiò.
Poso la foto e mi accorgo della figura di Caleb,che è li che mi guarda.











Ha fatto un enorme cazzata stanotte.
Sbatto con violenza le tende e mi appoggio sul letto di mia madre.
E solo al suo pensiero mi addormento tra mille lacrime.

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