Perché una tartaruga è più veloce di Achille

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Devo difendere il mio maestro.

Lo attaccano per aver detto che ʺL'essere è e non può non essere, il non essere non è e non può essereʺ.

Ironizzando su questa frase, non demoliscono solo un intellettuale.

Frantumano la reputazione di tutta la sua scuola.

E se fossi io a mettervi in crisi?

Mi chiamo Zenone. Sono nato nel 490 a.C. e vivo a Elea.

Parmenide mi ha adottato e mi ha permesso di studiare fisica, matematica e astronomia.

Ho fatto carriera. Non ho paura di confrontarmi, la dialettica è la mia specialità.

Pensi che sia impossibile parlare di esistenza senza tenere sul piatto pluralità e movimento?

Seguimi, ti presento tre situazioni.

Una tartaruga.

Ha deciso di sfidare Achille. Sì, proprio lui, il figlio di Peleo e Teti.

È vero, bisogna dare qualche metro di vantaggio alla povera tartaruga.

Achille si trova in un punto A, decide di lanciarsi con il suo ʺpiè veloceʺ nel punto B, ma ... la tartaruga si è mossa e si trova qualche passo più avanti.

L'eroe si avventa nel punto C e ... non riesce a raggiungere la tartaruga: si è già spostata nel punto D.

Achille è infuriato.

Si lancia a testa bassa, ma la tartaruga è nel punto E. Si avventa, ma questa si è trasferita nel punto F.

L'inseguimento prosegue per tutto l'alfabeto ... finché la tartaruga continuerà a passare da un punto all'altro, Achille non riuscirà neanche ad appaiarla.

Un arciere sta scoccando una freccia. Questa freccia, però, non si muove.

È ferma in ogni attimo e questi attimi sono infiniti. Dunque, non arriverà mai al bersaglio.

Parmenide, Zenone e Antistene vanno allo stadio.

Parmenide e Zenone cominciano a correre in senso opposto. Si incrociano nel punto in cui è seduto Antistene.

Zenone, che è in moto, vedrà Parmenide correre due volte più veloce rispetto ad Antistene, che è fermo.

Assurdo? Certo, come il movimento.

Vita da filosofiWhere stories live. Discover now