A spasso con Sofia

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«Ragazze, ragazzi, pronti?».

Succede tutti i lunedì pomeriggio. Alle 17.

Sofia ci aspetta.

Raduno agricoltori, casalinghe, maestre, impiegati, ufficiali.

«Lo sai, figlio mio, ho novant'anni. Non mi hanno fatto andare a scuola, ma mi piace tanto imparare».

Qualcuno arriva in ritardo, ma il gruppo parte per un viaggio alla ricerca delle origini del pensiero Occidentale.

«Andremo in Turchia».

«E perché in Turchia? Non dovevamo andare in Grecia?».

«Ci arriveremo, per il momento faremo la spola tra l'Asia minore e l'Italia meridionale».

Saliamo sulla macchina del tempo. Modello fiammante: ti porta in pochi minuti da una parte all'altra del Mediterraneo e nell'Egeo.

Mileto.

Prima tappa del nostro viaggio.

Ad accoglierci c'è Luciano, ingegnere di Napoli, noto per la sua ironia e la passione filosofica.

«Seguite Luciano, vi guiderà per i sentieri di Mileto».

Arriviamo sulla collina di Kebalak Tepè. La città è in basso. Vie strette si incrociano ad angolo retto.

«Sembra di stare a Manhattan».

«Lucià, non ti sembra di esagerare? Lascia stare gli States. Mileto, Mileto. Facci sentire l'atmosfera del VI secolo avanti Cristo ...».

«Potete osservare il Porto del Teatro e un pò più avanti quello dei Leoni. Vedete? Lì. Quelli sono schiavi frigi che trasportano balle di papiro».

«Quello cos'è?».

Franco, il più curioso del gruppo, non ha timori reverenziali.

«Amico mio, siamo davanti al mercato di Mileto. Vedi come la gente discute, contratta. Ascoltate le voci. E le risate. Gente ricca, senza pensieri».

Luciano sale su una pietra e racconta la storia della città. Gli occhi si trasformano in un quadro del Vesuvio che abbraccia il golfo di Napoli.

«Qui nacque la filosofia, ma purtroppo Mileto fu distrutta proprio a causa di quella posizione di collegamento tra Oriente e Occidente che era stata la sua fortuna. I soldati di Dario uccisero la maggior parte della popolazione maschile, mentre donne e bambini furono presi come schiavi».

Una lacrima nello sguardo dell'ingegnere-filosofo. Il racconto lo ha commosso.

«Immaginate il dolore ad Atene per questo avvenimento. Alla fine di una tragedia sulla sconfitta di Mileto, tutto il teatro scoppiò a piangere e l'autore fu costretto a pagare una multa di mille dramme. Aveva risvegliato un brutto ricordo».

Ci prepariamo per andare in Magna Grecia. Sarà un viaggio particolare. Andremo in Italia e torneremo in Turchia.

Si continua. Alla prossima destinazione ...

Vita da filosofiWhere stories live. Discover now