Sherlock #2

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Consiglio la lettura con il sottofondo di "still don't know my name" e/o "thin floor and tall celeings" di odesza e/o "bloom" sempre di odesza

"Che mi sai dire di quell'uomo?"

Tu e Sherlock eravati seduti sulla spiaggia, ci andavate spesso, visto che gli studenti dai sedici anni in poi avevano un coprifuoco più elastico.
Il sole stava tramontando davanti a voi, erano passati due anni dal vostro primo incontro, da allora, la vostra amicizia era diventata qualcosa di speciale.
Come promesso tu lo aiutavi a suonare e lui ti stava insegnando l'arte della deduzione.
Tutti i ragazzi che ti seguivano, smisero non appena scoprirono che tu e Sherlock eravate amici, per te era un sollievo...

Sherlock si portò la sigaretta alla bocca e ti indicò un individuo seduto su una panchina poco più distante da voi.

"Mmh... Vediamo..."

Facesti un tiro della tua sigaretta per aiutarti a pensare.

"Ha tra i 60 e i 70, sono le 18:40, è ora di cena, se si trova qui e non sta mangiando vuol dire che non ha nessuno che lo aspetta a casa, porta la fede, quindi è sposato, o almeno lo era, se fosse sposato felicemente sarebbe a casa con la moglie, quindi questo è escluso..."

Sherlock fumava e nel mentre ti guardava con un sorriso beffardo sul volto.

"c'è un dettaglio... Osserva bene..."

Decisa ad andare fino in fondo, stringesti gli occhi con l'intento di scrutare al meglio quella figura.

"aspetta... Ha una fede al collo, quindi sarà vedovo se la sua già la indossa, sta piangendo, ma non è per la moglie, altrimenti sarebbe con lei al cimitero... È venuto qui perché vuole stare da solo... Perché quale triste motivo?..."

"ti manca poco per concludere"

In quel momento l'uomo sulla panchina si alza e se ne va, in quel momento, noti che porta con sé una cartella, di quelle degli ospedali.

"ecco! È triste perché gli hanno diagnosticato una malattia grave"

"Esatto"

Lo guardi estasiata, non era la prima volta che riuscivi, ma non capitava molto spesso...

"piccoli allievi crescono..."

Gli sorridi per mostrare la tua soddisfazione.

Nel frattempo Sherlock e tu vi state fumando un'altra sigaretta.

Nessuno dei due parla, non è un silenzio imbarazzante, solo calma.

All'improvviso Sherlock si sposta, si sdraia appoggiando la testa sulla tua gamba.

Non lo aveva mai fatto prima, ma non ci fai caso.

"Y/N"

Abbassi lo sguardo per incrociare il suo

"Dimmi"

"cosa accadrà quando finiremo la scuola?"

Lo guardi stranita, non capisci il senso della domanda...

"in che senso"

"quando finirà la scuola ci perderemo di vista, tu mi dimenticherai e non ci rivedremo mai più"

Conosci Sherlock.

Sai quanto sia devoto alla logica, ma a volte, la testa ci tradisce e scappa, lasciando il cuore a comandare da solo...

Quello era uno di quei momenti...

"Perché dici questo?"

"Perché tu sei intelligente, talentuosa, comprensiva, gentile... Bella..."

Stai capendo sempre meno, probabilmente Sherlock è la persona da cui non potrai mai dedurre niente...

"E quindi?"

La domanda esce spontaneamente.

"Perché una persona come te, dovrebbe avere a che fare con qualcuno... Come me?"

Ha la voce rotta e gli occhi lucidi, ci vorrà poco perché si metta a piangere...

Ti stringe il cuore vederlo così, l'hai già assicurato altre volte che gli vorrai sempre bene, ma puntualmente ricade a tra i suoi demoni...

Una lacrima gli riga il volto e tu ne devii il percorso con il pollice accarezzandogli il volto.

La luce del sole si riflette sulle onde che si riflettono nei suoi occhi, creando uno spettacolo di colori mozzafiato.

Ti ci perdevi in quegli occhi, ti capitava spesso, non era di certo difficile...

Lui alza la mano verso la tua guancia coperta da qualche capello sfuggito alla coda che avevi legato prima.

Con il gomito poggiato sulla sabbia, si sposta verso il tuo viso...

Un attimo.

Lui non ti baciò.

Tu non lo baciasti.

Nello stesso istante vi baciaste.

Talmente coordinati nello stesso millesimo di secondo, da rendere impossibile capire chi ha baciato chi.

Le sue labbra erano morbide, e sembravano capire alla perfezione quello che volevi...

Lui sapeva di sigaretta e mare.

Quando vi staccaste fu solo per respirare, e l'unica risposta dopo questo gesto fu quella di sorridervi a vicenda.

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USSSSH

SONO PROPRIO CONTENTA DI AVERLA SCRITTA, VISTO CHE MI RONZAVA IN TESTA DA UN PO'...

IN OGNI CASO

SAPPIATE CHE NON È FINITA.

CI MANCA UN ULTIMO PEZZETTINO...

MA TRANQUILLI, ARRIVERÀ PRIMA DI DUE ANNI.

VIELE KUESSTE

Immagina FandomWhere stories live. Discover now