Capitolo 10: Fratelli

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<È ormai passato molto tempo da quando nostro padre fu ucciso>. Fu un enorme esemplare di tigre bianca con gli occhi blu scuro a parlare.
<Già> rispose una tigre femmina, bianca con gli occhi gialli. Era fisicamente più piccola del fratello, ma i due erano della stessa cucciolata ed avevano quindi la stessa età.
<E ormai i lupi oscuri sono scappati e si sono rintanati da qualche parte, nascosti da tutti. E nostra madre è morta poco dopo che nascessimo> continuò lei. <Mi chiedo come sia morta, papà non ce l'ha mai detto>
<Cometa, sai che nostro padre era cattivo, no?> disse il fratello.
<Sì, Erwin, ma non sono sicura che le minacce siano finite qua>. Il fratello la guardò, come per dire "che intendi dire?", ma non lo chiese.
<Cometa... io stavo pensando di andarmene di qua. Vorrei conoscere altre tigri. So che papà ha detto che in caso gli fosse successo qualcosa avremmo dovuto proteggere la sua caverna, però... ormai è inutile questa caverna. E non ha bisogno di protezione>. Detto questo, si alzò e si avviò verso il Campo, pronto a fare nuove conoscenze.
La sorella rimase nella grotta. Poi pensò, infuriata "E così ha intenzione di conoscere altre tigri. E mi lascerà di nuovo, già lo so, sarò abbandonata un'altra volta. Da piccola vivevo nella sua ombra, è sempre stato lui il preferito di mio padre. E poi, lui è molto più potente. E ha dei poteri più forti, oltre alle zanne argentate che ho anche io, lui ha due desideri a disposizione. Non capisco ancora perché, ma a quanto pare è sempre il migliore". I suoi occhi gialli scintillavano di rabbia e di dolore. "Devo vendicarmi una volta per tutte, non posso dargliela ancora vinta".

La tigre dagli artigli argentati - prequelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora