-New York.
Era passata una settimana esatta dall'ultima volta che ero stata in un aeroporto, ovviamente escludendo il tratto Heathrow - J. F. Kennedy. Eravamo infatti appena atterrati in una delle città migliori del mondo: New York City. Meno bello sarebbe sicuramente stato il motivo della nostra permanenza lì, ovvero l'incontro con mio padre e mio fratello.
-
-Questo hotel è un sogno, ma probabilmente il panorama è ancora meglio.
Dissi, guardando fuori dalla finestra della nostra stanza.
-Sono d'accordo..è favoloso.
-Oh mio Dio! Si vede anche l'Empire State Building da qui.
-Sinceramente non m'importa nulla di quello che c'è lì fuori, voglio solo che tu sia felice.
-Beh, sono felice. Ma non ho smesso di pensare neppure per un secondo al perché della nostra visita nella Grande Mela.
-Andrà bene, andrà bene.
Mi strinse al suo petto, gesto che sapeva mi dimostrava sicurezza.
-Andiamo?
Annuii con la testa, prendemmo borsa e cappotti e ci chiudemmo la porta alle spalle.
-
-Siamo arrivati, sono 30$.
L'uomo alla guida del taxi giallo ci indicò un enorme palazzo alla nostra sinistra.
-Bene, tenga.
Michael gli porse il denaro, senza poi accettare il resto.
-Grazie.
-Buona giornata.
Salutammo e scendemmo dalla macchina.
-Sbrigati, non farti vedere.
Corse prima lui e insieme entrammo. Cercammo per un pò il cognome e informammo il fattorino della nostra visita.
-34esimo piano, infondo a destra.
-Grazie mille.
Risposi, prima che entrambi potessimo
allontanarci.-Come va?
-Potrei vomitare a momenti.
Infirmai Michael, aspettando che le porte dell'ascensore si chiudessero.
-Grandioso!
Esclamò lui, provando visibilmente a tirarmi sù di morale.
Quando raggiungemmo il piano seguimmo le indicazioni precedentemente dateci e arrivammo davanti la porta che cercavamo: Anderson - Cooper. Ma questo 'Cooper'..a chi apparteneva?
Bussai al campanello, tenendo stretta dall'altro lato la mano di Michael, e una donna bassina, presumibilmente straniera, venne ad aprirci.
-Umh, salve, sono Grace..Grace Anderson.
-Lei è la signorina Grace? La figlia di Mr. Anderson?
Era senza dubbio straniera.
-Sì, sono io.
-E lui? Lui chi è?
Domandò poi, guardando Michael.
-È il mio..fidanzato.
-Oh, Mr. Anderson non è anc..
Una voce la interruppe.
-Alyna, ch..
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No regrets, just love. || Michael Clifford.
Fanfiction"Ogni volta che crediamo di conoscere il futuro, anche solo per un secondo, questo cambia. A volte, il futuro cambia rapidamente e totalmente. E non ci resta altro da fare se non scegliere la nostra prossima mossa. Possiamo scegliere di avere paura...