It's all about you.// Capitolo 8.

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Grace's pov.

-Cosa ti va di fare domani?

-Non ne ho idea.

Scossi la testa.

-Faremo tutto quello che ti andrà di fare.

Capii che cercava di tranquillizzarmi.

-Michael, ti prego, smettila. So che devi andare, e va bene. Non comportarti così. Va tutto bene.

-È solo che ho paura tu possa pensare che io non vo..

Lo interruppi e gli presi il volto tra le mani.

-Michael, io non penso niente. Sono qui e ci sarò quando tornerai. Basta. Domani faremo quello che ci andrà di fare? Si. E staremo insieme? Si. Va tutto bene.

Affermai tutto d'un fiato, più per convincere me che per convincere lui.

Mi guardò fisso negli occhi per un pò, poi mi baciò.

-Grazie.

Mi sussurrò tenendo le labbra praticamente ancora attaccate alle mie.

Sorrisi e mi accoccolai contro il suo petto, di nuovo. Spense la luce, mi baciò la fronte e così ci addormentammo.

Il mattino seguente mi svegliai prima di lui ed era tenerissimo. Era così carino. Gli baciai la punta del naso. Lentamente mi sfilai le sue braccia di dosso, cercando il più possibile di non svegliarlo. Mi legai i capelli in un semplice messy bun e preparai prima la tavola e poi la colazione. Ero nel bel mezzo della cottura di due pancake, quando sentii due braccia cingermi la vita.

-Buongiorno.

Disse Michael, baciandomi il collo e proprio sotto l'orecchio. Imposi alle mie gambe di reggermi.

-Hey!

Gli accarezzai una guancia, tenendo ancora gli occhi fissi sui fornelli.

-Hai dormito bene?

Domandai poi prendendo il manico della padella, attenta a non scottarmi e costringendolo ad allontanarsi.

-Meglio di come non abbia mai fatto.

Si sedette al tavolo e mi sorrise.

Posai due pancake in un piatto e altri due in un altro. Presi del succo d'arancia dal frigo, e mi andai a sedere.

-Stavo pensando che potremmo andare in centro. Devo comprare delle cose.

Affermai affettando la mia colazione.

-Si, e poi potremmo fare un giro.

Annuii con la testa, sorridente.

-Devo prima andare a casa però.

-Okay.

Finimmo la colazione e raggiungemmo di nuovo il piano di sopra. Michael si stese sul mio letto, io andai in bagno e appena chiusi la porta, mi ricordai di aver lasciato l'asciugamano nel bagno principale.

-Grace!

Esclamò Michael.

-Si?

Mi avvicinai. E non l'avessi mai fatto! Mi trascinò praticamente sopra di lui.

-Sei bellissima.

Disse sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

-Ho un aspetto orribile.

-Ti dico di no.

-Ho i capelli che sembr..

Non mi lasciò ribattere, che prese a baciarmi. C'era la stessa passione di sempre, forse con un pò d'intensità in più.

No regrets, just love. || Michael Clifford.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora