Yacht day.// Capitolo 47.

329 16 0
                                    

-È enorme! Cazzo, Michael!

Esclamai, non potendo smettere di fissare l'enorme yacht che i ragazzi avevano preso per l'intera giornata.
Ci avremmo passato ventiquattro ore ed io non vedevo assolutamente l'ora.

-Lo so, è pazzesco. Ma adesso andiamo, gli altri sono già tutti a bordo.

-D'accordo.

Affermai di risposta, pensando a quanto potesse essere costato tenere quello squalo a motore anche solo per un giorno.

-Hey!

Urlò Luke vedendoci arrivare.

-Uh, c'è Sarah.

Risposi soltanto, raggiungendo la ragazza intenta a discutere con Calum riguardo qualcosa.

-Grace!

Fece lei, abbracciandomi di ricambio.

-Ciao anche a te, piccola G!

Aggiunse Calum sottolineando la sua presenza e stringendomi e lasciando che il suo torso nudo e palestrato potesse scontrarsi con il mio.

-Smettila, Cal!

Urlai ridendo. E a quelle parole prese le distanze, non potendo anche lui evitare di scoppiare a ridere.

-Cazzo, Grace! Scommetto che adesso tutti i nostri fan vorrebbero fare la tua conoscenza su un fottuto volo di linea.

E così, quando anche Ashton comparve dal nulla (ovviamente con il suo IPhone tra le mani), tutti e sei ci raggruppammo sulla poppa della barca.

-Che succede?

Domandai, prendendo tra le mani il cellulare che il riccio mi aveva mostrato.

Scorsi la timeline di Ashton e dopo notai il tweet di Lucy, la quale aveva scritto del nostro incontro e di tutto quello 'che avevo fatto per loro'. Era stata davvero dolcissima.

Così, però, come da un lato, come detto anche da Ashton, molte persone avrebbero voluto fare la mia conoscenza, dall'altro, buona parte pensava che quel gesto fosse stato fatto soltanto per 1. sbattere loro in faccia la mia relazione con Michael e 2. mettermi in mostra e bla, bla, bla.

Michael aveva sempre continuato a ripetermi che prima o poi ci avrebbero fatto l'abitudine, che avrebbero preso a conoscermi e prendermi in simpatia come chiunque. Purtroppo sapevo che non sarebbe andata così ed io non capivo cosa ci fosse di tanto sbagliato in me..in noi. Stavamo insieme, come ogni altra coppia di...innamorati. Ecco, si, innamorati. Certo, la nostra relazione era diventata parecchio pubblica ed era una situazione che, come non ci piaceva, non potevamo neppure controllare. Inoltre, proprio come le persone normali, anche noi avevamo i nostri alti e bassi.
Ma sapevo soltanto che non sarei riuscita a resistere senza lui. L'amavo ed era tutto ciò che contava.

Così, per non rovinare l'umore a nessuno quella giornata, riporsi ad Ashton il suo cellulare e semplicemente sorrisi.

-Siamo pronti per salpare.

Affermò il capitano.

Io immediatamente pensai che non avevo neppure l'idea di quale fosse la nostra destinazione, ma andava bene così ed annuii, come d'altronde fece il resto dei ragazzi.

E devo dire che l'uomo si diede davvero molto da fare prima che quel bestione potesse partire.

-

-Grace, questi costumi sono fantastici.

-Vale la pena lavorare qui in Australia!

Risposi a Sarh ridendo. Quella ragazza si era davvero innamorata da impazzire dei due costumi che mi aveva visto indossare.
Certo, fosse stato per me sarei potuta restare con quel primo ancora per molto, se Michael non avesse trovato divertente l'idea di rovesciarmi la sua birra praticamente addosso. Ma funziona così: quando Michael si comporta da idiota, lascialo fare.

No regrets, just love. || Michael Clifford.Where stories live. Discover now