Chapter Six.

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"Lei è così meschina ma non posso fare a meno di amarla"

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I raggi del sole erano incredibilmente fastidiosi, passavano attraverso le finestre e illuminavano persistentemente il mio corpo. Sospirai frustata e mandai più a fondo il viso nel soffice cuscino. Però, la luce del sole mattutina non era la causa del mio risveglio.

Un debole suono meraviglioso fece eco nella piccola stanza dove ero chiusa. Una tranquilla e calmante melodia di un piano. Sentii il letto spostarsi, si mosse lentamente quando qualcuno accanto a me si girò dall'altro lato. Le sue braccia erano intrecciate attorno alla mia vita, stringendo la sua presa quando mi muovevo, cercando di non fare tanta pressione, prima che gemette ad alta voce scivolando fuori dal letto.

Udii un'insistente suoneria, Harry afferrò il suo cellulare sul piano del comodino accanto al letto, grugnì e rispose alla chiamata. "Ciao?". La sua voce suonò diversa, rauca e grezza. La casa era così silenziosa e la persona dall'altro capo del telefono parlava ad alta voce, potevo sentirlo chiaramente.

"Non dirmi che stavi dormendo". Riconobbi immediatamente la voce del rapitore di Eleanor e feci una smorfia ripensando agli eventi della festa. Quel ragazzo deve scontare l'inferno. "Dobbiamo andare alle vecchie rovine? Se sai cosa intendo".

Vecchie rovine? Di cosa diavolo stavano parlando?

Il cellulare non emetteva niente mentre guardavo Harry strofinare, leggermente, i suoi occhi assonnati con il palmo della mano. E poi sentii un altro uomo ridere malignamente. "Oh", immaginai il ghigno sul suo volto. "Ti avevo detto di non bere così tanto ", Harry sbuffò. "Era l'erba, amico". Sospirò profondamente, cercando di far finire la conversazione, come se volesse tornare a letto. "Perchè diavolo devi portarlo sopra?", chiese mentre l'altro uomo si lamentò.

"Non darmi quella merda, l'hai voluta tu. Letteralmete...tu hai chiesto l'erba".

Harry tossì pesantemente, "Comunque. Louis, devo andare?". L'altro uomo non rispose subito.

"Bene, Marcus ha detto che dobbiamo ripagarlo domani se vogliamo tenere la cocaina. Non siamo fottuti se troviamo un ragazzo a cui venderla in questa città rovinata; potremmo fare come ha detto lui".

"O..." Harry si fermò, sorridendo, sentii il mio stomaco stringersi in una morsa fredda. L'uomo dall'altro capo del telefono stava zitto, prima di dire. "Ha una squadra. Spero che tu stavi scherzando prima".

O potremmo semplicemente ucciderlo.

Harry rise. "Certo, non andiamo nella merda", l'uomo rise. "Tu sei così coerente. Vieni o no? Abbiamo veramente bisogno del tuo aiuto". Dopo Harry si stiracchiò e spostò il suo sguardo verso di me.

"Um", si grattò il retro del collo, "Si, dammi dieci minuti".

E attaccò, lasciando una ragazza accanto a lui, terribilmente spaventata. "So che sei sveglia", disse chiaramente e quasi scoppiai in una fragorosa risata.

"Bene", sbottai, "Adesso stai zitto e lasciami dormire". Ci volle tutta la mia volontà per parlargli, soprattutto per dirgli una cosa del genere. Mi raggomitolai sul letto, nascosi la faccia nel cuscino preparandomi a una sua reazione negativa.

Aspettai di ricevere una minaccia o una sgridata; Harry rise solamente. "Sei arrabbiata?". Disse e io sospirai. Aveva l'intenzione di smettere di parlare?

"Stai zitto". Il mio cuore iniziò a battere più velocemente, ma non gli diedi importanza. Harry molto probabilmente pensa che io sia innocente e debole, ma il mio carattere testardo gli dimostrò il contrario. Io non voglio che lui pensi che io abbia paura...anche se tremavo in quel momento.

redemption :: harry styles  (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora