~GWEN~

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Aspetto.

Aspetto da giorni ormai. Aspetto che mi giungano notizie da quelle maledette Montagne Bianche. Aspetto che qualcuno mi porti notizie della sua morte. Aspetto che mi dicano che è vivo.

ASPETTO.

Sono qui, nelle stanze di Artù, che sono diventate anche le mie, ma non mi abituerò mai a dirlo.

Ricordo ancora quando ci entravo e speravo di trovarlo lì, a ridere insieme a Merlino o seduto dietro quel tavolo a fare chissà quali cose o steso al letto con gli occhi socchiusi ad attendere che qualcuno gli augurasse la buonanotte o ancora dormiente, pronto per essere svegliato. Ricordo che lo guardavo mentre ancora dormiva, era,è,non è morto dannazione, così bello, i lineamenti angelici.

Ricordo anche quante volte scambiai stoffe o pasti solo per portargli la cena. Come potrei dimenticare. Lui è l'amore della mia vita.

Tanti ricordi mi passano per la mente mentre osservo dalla finestra il suo, il nostro popolo ; mentre guardo i suoi vestiti.

Ovunque io mi giri lo vedo.

Lo vedo mentre firma delle carte, mentre pranza, mentre si allena, mentre prega qualcuno di aiutarlo a cercare il suo pettine o mentre si fa mettere l'armatura.

Lo vedo ovunque, è orribile.

Qualcuno bussa, non ho la forza di rispondere nè tantomeno di girarmi. Passi pesanti. Rumore di ferro. È un cavaliere. Comincia a parlare. Lo riconosco. È Leon. Mi dice che non ci sono tracce di mio marito, ma io lo sento, Artù è vivo.

Passano giorni e ancora io sono lì ad aspettare, ad aspettarlo. Oggi non rimarrò chiusa nelle nostre stanze. Devo uscire o impazzirò.

La sala del trono, forse ho scelto il posto sbagliato. Qui ci siamo sposati, qui ha dato vita alla tavola rotonda, all'uguaglianza.

Sento altri passi, più pesanti, mi giro, è Gaius. Mi dice che Artù è vivo, che è con Merlino.

Tiro un sospiro di sollievo, mi sento meglio, sento il mio cuore che ricomincia a battere. Mi dà anche il suo anello, l'anello con il sigillo reale, in caso lui non ce la facesse, in caso morisse, no, non posso pensarci, non posso pensare ad una vita senza di lui. Non posso. Chiedo anche a Gaius qualche piccolo indizio sullo stregone, si, insomma senza quello stregone probabilmente Morgana avrebbe prevalso. "Lo conosco?" , chiedo curiosa. Gaius mi risponde di sì. Credo di aver capito. Merlino. Non avrebbe mai lasciato Artù in un momento così.

Passano altri dannati giorni. Una mattina vedo Merlino arrivare in città, sorrido.

È SOLO.

Mi sento male, non sento le mie gambe, devo sedermi.

Lo incontro, me lo dice.

ARTÙ È MORTO.

Non riesce a trattenere le lacrime ed io nemmeno. Piango così tanto che non vedo più, le mie ginocchia cedono, cado a terra. Credo di morire, non posso, non posso stare al mondo senza di lui, non posso, è troppo presto.

È ora, mi hanno vestita, mi hanno preparata. Ma io non sono pronta, non lo sarò mai. Senza di Lui non posso vivere.

L'annuncio della morte di Artù viene fatto da Leon.

Io mi alzo, mi acclamano. Cerco di non piangere, ora non posso farlo.

La cerimonia finisce. Merlino non c'era, è andato via subito dopo avermi dato quella dannata notizia.

Mi chiudo nelle stanze di Artù e piango, cerco di alleviare il mio dolore, non posso. Penso a quante volte vorrei ancora baciarlo, a quante volte vorrei ancora ridere, parlare, discutere con lui. Vorrei solo continuare ad amarlo...tutto qua.

Amore mio, sarai sempre nel mio cuore.

Vivrai in me, per sempre, anche se io non so quanto vivrò senza di te...

Once and FutureWhere stories live. Discover now