Capitolo 3

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Iris Rose e Tropical Fire trascinarono la loro amica all' aria aperta, anche se quest'ultima risultava talmente impregnata di umidità da costituire più una fonte di intoppo alle vie aeree, piuttosto che un sollievo. Ma la loro arma erano le buone intenzioni e i luoghi comuni, quindi tirarono fuori i loro sali e glieli scossero sotto il naso. Era una pratica che avevano efficacemente appreso dalle loro bisnonne e non avevano intenzione di rinunciarci.

Sea Ocean rinvenne con uno sguardo di morte. -Questa era una giornata da non vivere, vi avevo avvisate.- Esordì, tirandosi su a sedere.

Tropical fire si inalberò ascoltando le sue parole. -Io l'avrei anche fatto, avevo giusto preparato della legna a cui appiccare fuoco, ma tu hai deciso di interrompermi. Hai detto "che senso ha non vivere in una giornata che non andrebbe vissuta?" Sfidiamo il cosmo o questa chiusura mentale invocherà Black Death e..."-

Ma Sea Ocean non la lasciò finire. -Zitta un attimo e spegni il tuo fuoco interiore, Tropical Fire. Black Death mi è appena apparso in una visione in cui mi lanciava addosso una pietra. Ha detto " Se volete veramente liberarvi di me, andate al castello diroccato sulla collina. Lì vi sarà indicata la via. Portate il mio messaggio anche a Stone Grey, ditegli che sto arrivando."-
Sea Ocean cadde in un momentaneo silenzio, come nel tentativo di riflettere su quello che aveva appena detto. Poi aggiunse - Mi rendo conto solo ora che manca un tassello. Black Death non mi ha detto di che tipo di via si tratta. Insomma- a quel punto sembrò spazientirsi nei confronti di quel soggetto che era Black Death, talmente indefinibile da risultare occulto persino a se stesso -ci sono tantissime vie. Poi ci sono vie dritte, vie storte, vie in salita ed in discesa. Io ho bisogno di sapere.-

Iris Rose Flower si portò le mani al volto, spaventata. Corse verso la spiaggia e si gettò nelle onde, alla ricerca di un'alga individualista. Fortunatamente la trovò e se la spalmò sul viso. Questo le diede il coraggio di tornare dalle sue esterrefatte amiche.
-Ti sembra un momento spa? Perchè diavolo ti stai facendo una maschera per la cura della pelle? Ma mi hai sentita? Black Death ci ha individuate!- Urlò Sea Ocean, fuori di sé per l'irragionevolezza dell'amica.

Iris Rose pensò che fosse il momento adatto per rimarcare un'ovvietà. -Non ne eravamo già al corrente? Dopotutto mi ha lasciato un messaggio stamattina sulla spiaggia, prima che quel pazzo mi impedisse di raccogliere quel magnifico fiorellino.-

-Conosci il suo nome?- la interruppe Sea Ocean come spiritata - Dobbiamo trovarlo. È lui la chiave di tutto, ne sono certa. Lui sa di BlackD.- Sea Ocean si rialzò come se non fosse mai svenuta e iniziò a camminare nervosamente avanti e indietro sulle cunette di sabbia, rischiando più volte di inciampare.

Iris Rose si sentiva impotente.
-Non ho idea di chi sia. So solo che portava molti indumenti in pelle. In ogni caso, non possiamo perdere tempo. Io vado nel castello diroccato sulla collina.- Iris rose non si era mai sentita così decisa nella sua vita.
Fin da piccola si era sempre lasciata guidare dal vento, come le fronde del pino che aveva in giardino a Farmcountryside. Lui era il suo orgoglio e il suo eroe, aveva sempre voluto emularlo. Questo l'aveva portata a soffrire spesso di gravi mal di schiena da oscillazione, ma lei non aveva mai demorso ed era diventata proprio come lui, prima che Black Death se lo prendesse. Il ricordo di Onip e di Pin il pino la spinse ad essere più coraggiosa. In più, c'era qualcosa in quello sconosciuto che l'aveva particolarmente turbata e finché non fosse stata in grado di classificarlo di certo non sarebbe andata a cercarlo.

Tropical fire si incendiò dalla rabbia. -Cosa ti viene in mente, piccola ninfetta dei boschi? Sai almeno con chi abbiamo a che fare? Vivendo questa giornata, sfidando Black Death, ci siamo condannate. Ma tu non puoi essere seria. Non possiamo andargli incontro!-

Sea Ocean si passò una mano sugli occhi e cercò di evitare un litigio. -Ho bisogno di una zuppa di pollo appena cucinata. Devo vedere le nostre possibilità. Oggi userò il prezzemolo- aggiunse poi, con uno sguardo grave e significativo indirizzato a Tropical Fire. lei perse ogni colore. -Ma Sea Ocean! Sai cos'è successo l'ultima volta! Come puoi...-

-Tropical, non abbiamo scelta lo sai anche tu. – Le prese la mano, come per rassicurarla.

Intanto, tormentata dai dubbi, Iris Rose abbassò lo sguardo. Una roccia con incise le lettere "SG" attiro' la sua attenzione. La prese e, dopo averla osservata, la lanciò verso il mare, facendola rimbalzare, poi sospirò.  L'alga che aveva trovato non era bastata a ridarle il conforto familiare di cui aveva bisogno. Solo un vero albero poteva compiere tale miracolosa impresa. La flora marina, per quanto fosse rassicurante, non aveva lo stesso potere di pacificare il suo animo in subbuglio.

Era talmente presa dai suoi ricordi vegetali da sussultare visibilmente, quando una voce allarmata interruppe il flusso della sua energia psichica.

-Chi é quello?- Sentì urlare da Sea Ocean. Seguì la direzione del suo sguardo e si girò. In cima alla duna di sabbia, a 200 metri da loro, si stagliava un uomo tutto vestito in pelle nera che le osservava.

Time to dieWhere stories live. Discover now