Capitolo 2

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"April, ti vuoi muovere?" urlo davanti la porta del bagno, incitando la mia migliore amica a darsi una mossa. 

Abbiamo deciso di andare al mare e passare una giornata insieme a dei nostri amici.

Se devo dire da quando io, April, Jo, Miles, Beth, Jacob e Noah andiamo al mare di domenica, con cesti pieni di cibo, pronti a schizzarci con l'acqua gelida e a ricoprirci di sabbia, non saprei rispondere, credo che direi:

"Da sempre", perché in fondo è così, siamo tutti amici d'infanzia, ci siamo tutti conosciuti all'asilo e tra alti e bassi, giorno dopo giorno, stiamo costruendo un'amicizia splendida.

"Eccomi!" urla April dopo aver aperto all'improvviso la porta facendomi sussultare "Possiamo andare" continua superandomi e scendendo le scale, io la seguo e sbuffo.

"Devi sempre farti aspettare"

"Non posso andare in giro spettinata e imperfetta, Grace, devo sempre essere al mio massimo" ribatte, alzando le sopracciglia, io rido scuotendo la testa per poi risponderle:

"Tu sei sempre perfetta, miss Vanitosa", mi risponde con una linguaccia e dopo aver preso borse, asciugamani ed aver salutato Stefanie e Mark, i genitori di April, usciamo finalmente fuori dove la Jeep Wrangler di Jacob ed il vecchio, ma immortale Maggiolino di Noah, ci aspettano.

Io mi dirigo verso Daisy, il Maggiolino di Noah ed April sale sulla Jeep di Jacob.

"Scusate il ritardo ma sapete già a chi dare la colpa", dico una volta salita a bordo dopo aver salutato Noah e Beth.

"Ci siamo ormai abituati" sbuffa Noah mentre mette in moto e, seguiti dagli altri, ci immettiamo in strada. 

"Allora...credo che voi dobbiate dirmi qualcosa" dico posizionando la testa al centro tra i due sedili, entrambi si danno un'occhiata fugace e ridacchiano.

April, proprio qualche giorno fa mi ha detto che tra i due piccioncini seduti davanti a me è scappato il bacio che tutti, da sempre, aspettiamo.

Da tempi immemori, tra Noah e Beth, c'è complicità, fin da piccoli ed entrambi hanno voluto sempre negarlo l'uno all'altra e a se stessi, così si sono imbattuti in storie che, piano piano, si sono trasformate in dei dispetti che si facevano a vicenda, in dei motivi per litigare, per non parlarsi intere settimane e stare male.

Abbiamo più di una volta provato a farli ragionare, a spiegargli che non sono fatti per stare con altri ma per stare insieme e fino a quando non lo avrebbero capito, non avrebbero fatto altro che soffrire. 

Entrambi, puntualmente, rispondevano che non volevano rovinare la bellissima amicizia che c'era fra loro, immaginate la nostra esasperazione dopo questa risposta, al che un giorno, dopo l'ennesimo pianto di Beth e il mio ennesimo discorso esortativo e la sua ennesima identica risposta, le ho detto:

"Bellissima amicizia? Vi odiate a vicenda perché l'una sta con Harry e l'altro con Samantha, vi fate continuamente dispetti mentre la gelosia vi divora, litigate e non vi parlate per mesi interi, quando ci ritroviamo tutti insieme, inventate scuse per non venire e quando riusciamo a convincervi, ve ne state in silenzio tutta la sera senza parlare né tra voi né con gli altri, mi spieghi qual è il tuo concetto di bellissima amicizia? Perché tutto questo, per me, è uno schifo."

Dopo questa mia risposta, non mi ha parlato per un sacco di tempo ma ne è valsa la pena perché da quel giorno entrambi hanno smesso di frequentare altre persone e hanno deciso di viversi più intimamente e più intensamente.

"Non c'è molto da dire, lo sapete già tutti" ribatte Noah

"Sì ma avrei voluto saperlo da voi" rispondo, Beth si volta verso di me e mi sorride 

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