Razliubit

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Storia scritta per il Valentine Contest 2020

RAZLIUBIT = il lento e graduale processo che porta al disinnamoramento di una persona, la realizzazione che non si ama più qualcuno

💔

"Andrà tutto bene, vedrai.
Ti aspettiamo."

Sorrido e ringrazio il cielo di avere una famiglia, che senza loro giuro non so dove sarei.
I loro visi mi guardano sorridenti dalla cornice che tengo sul comodino, l'ho messa lì in bella vista per ricordarmi che, qualsiasi cosa accada, io ho loro e loro hanno me. Se mi serve un favore o un aiuto, di qualsiasi tipo, so che posso sempre contare su di loro.

Ogni volta che sento la necessità di scappare o di allontanarmi per un po', so che loro hanno un posto per me. E questa volta in particolare ho bisogno di un luogo, un rifugio dove io possa ricostruirmi e districare con calma i nodi che mi si sono formati in testa.

Adagio con cautela la cornice sopra ai vestiti piegati con cura e chiudo la valigia tirando la zip in metallo, un sospiro che non ricordavo di star trattenendo fuoriesce spontaneo dalle mie labbra. Prima di uscire prendo il CD di Cuori Infranti dalla libreria; proprio quel CD che avevo sperato, erroneamente, che non mi sarebbe più servito. Illuso, lo so a memoria da quante volte ho sofferto per amore.

Ma questa non è l'ennesima delusione o l'ennesimo rifiuto, questa è la delusione. Nonostante le esperienze passate difatti è la prima volta che vengo tradito.

Curioso, quanti modi ci saranno per spezzare un cuore? Istintivamente mi appoggio la mano sul petto, per assicurarmi di avercelo ancora, un cuore.

E lo sento, lo sento che batte con tenacia sotto il palmo della mia mano, regolare e prepotente come sempre; mi ricorda che lui comunque è lì, che non si ferma, e che servirà molto di più per frantumarlo

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E lo sento, lo sento che batte con tenacia sotto il palmo della mia mano, regolare e prepotente come sempre; mi ricorda che lui comunque è lì, che non si ferma, e che servirà molto di più per frantumarlo. È un tipo tosto il mio cuore, sapete. È stato usato, spezzato, maltrattato, ci hanno giocato le peggio mani e ci hanno fatto le peggio cose. Ma è ancora qui con i graffi e le ferite di guerra, è qui con me, è vivo e me lo ricorda a ogni battito, ogni singolo secondo.

Mi rassicura, dicendomi che anche di questa volta non rimarrà che una cicatrice che sbiadirà col tempo, come tutte le altre volte.

Anche se adesso ho l'impressione che una spirale di dolore mi stia risucchiando, anche se sento una tempesta che m'infuria in testa, anche se mi sembra che mi sia crollato il cielo addosso e che il suo peso mi stia schiacciando a terra, giù e sempre più giù, impedendomi di camminare.

Nonostante tutto questo lui mi tranquillizza da dentro, mi conforta ricordandomi di tutte quelle volte che pensavo di non farcela e, che alla fine, ce l'ho sempre fatta.

E fa male pensare che sono io che l'ho ridotto così. Tutte le persone che mi hanno ferito, lo hanno fatto perché sono io che l'ho permesso, sono io che ho aperto loro la porta e le ho accolte dentro me, d'altronde mia madre mi diceva sempre che c'ho il cuore grande. Ma non m'aveva mai detto che fosse un difetto.

Parole sparseWhere stories live. Discover now