"So bene come ci si sente al margine
Ma più sono fragile più scrivo perle magiche
Prendo a calci
Tu immaginati un ciclo
Di giorni come pagine di un libro"
Contest&Stuff✍️
Aesthetic a partire da una storia inventata per il contest Howlite - sailor-viv
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Enlightenment is when a wave realizes it is the ocean
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C'era una volta una giovane fanciulla, che viveva in un castello proprio al centro di un lago dalle acque velenose. Affacciata alla finestra, la ragazza trascorreva il tempo osservando la gente del villaggio sulle sponde del lago, invidiava la loro gioia e spensieratezza. L'unica goccia di conforto che riusciva a trovare, durante le lunghe giornate passate a desiderare di trovarsi in mezzo all'allegria dei paesani, era nel pensiero dei principi.
Ogni anno infatti, quando gli aranci cominciavano a perdere i primi fiori e questi si depositavano sull'acqua limpida del lago, temerari cavalieri giungevano da terre lontane per liberare la fanciulla dalla fortezza. Sperando di avere in cambio la sua mano, tentavano di attraversare il lago camminando sui boccioli; ma anche i principi più agili e forti si ritiravano al primo spruzzo, impauriti che l'acqua potesse sfigurare il loro bel volto.
Perché non vanno piano? Si chiedeva la ragazza, guardandoli con pietà. I boccioli si muovono ad ogni soffio, se camminassero più lentamente, ce la farebbero.
Gli anni passavano ed i principi continuavano a fallire uno dopo l'altro, così un giorno la ragazza si stufó di aspettare e non appena i primi fiori d'arancio caddero sulla superficie del lago, decise di attraversarlo. I paesani si riunirono sulla sponda ad osservare con stupore la figura che procedeva con grazia sull'acqua, e quando la giovane raggiunse la riva, la accolsero con gioia.
Estasiata, la fanciulla non vide lo schizzo d'acqua che le scagliò contro un principe geloso; appena giunto da un paese lontano soltanto per lei, si era infuriato nel vederla libera, come aveva osato salvarsi da sola? Lui avrebbe dovuto essere l'eroe e sposarla.
Ma si sa che i principi sono esseri ottusi, e per fortuna la giovane se n'era accorta in tempo. Se era riuscita ad attraversare il lago velenoso questo significava che la maledizione era stata spezzata, perfino un bambino lo avrebbe capito. Il cavaliere fu cacciato, e non fece mai più ritorno.
Sulla sponda del lago la ragazza ebbe la vita felice che tanto aveva desiderato, e anche dopo la sua morte il suo spirito continuò a vegliare sugli abitanti: ogni volta che un fiore d'arancio veniva colto, pareva quasi di sentire la risata divertita di una giovane fanciulla.
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Ogni riga é una parte della storia: la fanciulla che osserva il mondo dalla finestra del castello, decide di camminare sui fiori ed infine giunge sulla sponda, dove é felice.
