Capitolo 6: Solo

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Adrien rabbrividì. Per la maggior parte il costume aveva protetto il suo corpo, ma lei aveva diversi tagli sulla faccia per via del centro, e così anche una brutto livido sopra una delle sue sopracciglia. Lui non poté fare a meno di stare meramente lì e guardare, raggelato e senza fiato.

"Oh my god, stai bene?!" esclamò Alya.

Dopo aver visto il loro trio, Ladybug velocemente si raddrizzò, li salutò allegramente e ricambiò il saluto: "Sto bene!!!" Le venne un dubbio colpo dopo aver visto i due che tenevano Nino. "Nino, tu stai bene?"

La sua testa si alzò e si abbassò e le rivolse un pollice in su. "Vai a prenderli LB!"

Gli rivolse un sorriso affettuoso. "Mettetevi al sicuro, lo condurrò lontano da voi!" Iniziò ad allontanarsi in fretta, correndo dietro all'akuma un'altra volta.

Uscendo dal suo stupore, Adrien chiamò velocemente: "Ladybug!"

Lei si fermò e guardò indietro verso di lui con aria interrogativa. Lui vacillò per un momento, cercando disperatamente di sciogliere la lingua.

"Fa' attenzione" disse infine con voce bassa.

L'espressione di Ladybug si ammorbidì e gli sorrise. "Grazie, Adrien. Lo farò."

Gli occhi di Adrien indugiò su di lei mentre si allontanava. Non sembrava che stesse veramente bene, ma mettendo su meramente una faccia coraggiosa e fiduciosa per la loro salute.

Il suo stomaco si storceva spiacevolmente. "Andiamo, troviamoti qualche riparo" mormorò difficilmente mentre cercava di camminare di nuovo, portando con sé Nino.

Circa una dozzina di metri più in là l'akuma, un grosso, muscoloso giocatore di rugby che aveva preso le sembianze di un rinoceronte antropomorfo alto due piani, si mise in posizione d'attacco e caricò versò Ladybug ancora una volta. Lei riuscì a passare sopra di lui con un salto mortale, ma nonostante la sua stazza era veloce. Lanciò la sua palla da rugby contro di lei mentre atterrava, la quale riuscì a malapena a schivare. Come aveva potuto dimenticarsi della palla?! Sicuramente era dove si trovava l'akuma.

"Posso aiutarti!" gridò Ladybug al ragazzo. "Qualsiasi cosa Chloe abbia fatto, possiamo superarlo insieme! Non devi fare tutto questo!"

Lui ruggì in risposta. "La distruggerò! Mi ha umiliato! Tu NON hai idea di cosa voglia dire essere friendzonati!!"

L'espressione di Ladybug passò istantaneamente a una di esasperata irritazione. "Seriamente?!"

Si tuffò di lato, roteando il suo yo-yo per gettarlo verso di lui. Riuscì ad avvolgerlo intorno alle sue gambe. Tirò la corda con forza e l'enorme mostro cadde come un edificio. Il forte schianto esplose attraverso diversi quartieri e scosse il terreno.

Lei camminò verso l'akuma e sbuffò: "Chloe non ti deve niente e tu sei stato un emerito stronzo a non rispettare il suo rifiuto!"

La faccia contorta dalla rabbia, urlò: "Quella strega superficiale non si merita nessun rispetto da me!"

"Tutti meritano rispetto!" ribatté Ladybug, mentendo la corda tesa.

"Ma PERCHééé?! Perché dovrebbe respingermi? Sono un bravo ragazzo!" L'akuma sbatté i piedi come un bambino petulante e continuò per fare i capricci che rivaleggiava con Chloe nei suoi giorni peggiori. "Sgualdrine come lei vogliono solo cattivi ragazzi!" piagnucolò, calciando la macchina più vicina.

"Wow wow wow, ti conviene smettere di parlare in questo momento prima che io vomiti!" sbottò lei incredula mentre tirava. "Ti stai comportando decisamente in maniera inquietante ed è probabile che tua la metta a disagio!"

Discordant Sonata (Italian)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora