CAP 27: GIORNATA NO

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Vale: "(T/N) perché oggi te ne sei andata prima da scuola? Ci siamo preoccupati"

Con queste parole mi ricordai del messaggio. Me ne ero completamente dimenticata. Con tutto quello che avevo fatto con mio fratello quel giorno, i miei pensieri ero da tutt'altra parte.

L'inizio di quel messaggio mi aveva messo molta paura, dover leggere anche il resto era ancora più difficile per me. Prima di farlo comunque dovevo rispondere alla domanda della mia migliore amica. Decisi di dirle che ero uscita prima perché non mi sentivo tanto bene. Ci credette subito, forse perché sapeva comunque che questo giorno era stato difficile per me e quindi accettò subito la mia prima risposta.

Parlammo ancora un po' e poi ognuno andò nella propria camera da letto. Successivamente io presi il cellulare. Le mie mani tremavano e i miei occhi probabilmente erano diventati lucidi. Avevo paura, paura che qualcuno scoprisse la verità. Avevo paura di rimanere da sola e di essere giudicata per quello che avevo fatto. Un segreto così grosso era stato difficile mantenerlo per un anno, fare finta di nulla all'esterno, ma continuare a morire dentro. Non dire a nessuno come stai veramente e continuare a mentire che andasse tutto bene. Avere così tante persone che ti consolano e che ti supportano, ma avere allo stesso tempo la sensazione di essere abbastanza lontana da tutti da non essere sentita e capita.

Selezionai il contatto sconosciuto su WhatsApp, quel ragazzo anonimo doveva avercela molto con me. Era ormai la seconda volta che mi scriveva, solo che la prima non gli diedi tanta importanza.

Eccolo qui, il messaggio che non fece altro che darmi la colpa e che cancellò tutto, ogni consolazione, ogni contatto di conforto di quel giorno che mi avevano sempre di più tirato su di morale.

????: Solo io so la verità su questo giorno? Tieni questo segreto da un anno preciso, complimenti! Ti scopriranno, lo faranno tutti prima o poi, solo io posso impedirlo. Oggi sei stata brava, sei riuscita a trovare il coraggio di alzarti, ma non troverai quello per dire ai tuoi amichetti la verità, persino il tuo fratellino non sa chi sei veramente, ma io sì.

Le mie mani tremavano sempre di più, continuavo ad avere sempre più caldo e a tratti vedevo sfocato. Il mio respiro aumentava e senza accorgermene stavo continuando a camminare. Probabilmente stavo avendo un attacco di panico, non ci pensai e andai in cucina per bere un goccio d'acqua e calmarmi. Mi sedetti un attimo.

Come faceva a saperlo. Il mio diario, solo lì l'avevo scritto e lo portavo sempre con me. Nessuno lo sapeva, nessuno aveva mai sospettato niente e nessuno doveva scoprirlo. Dovevo solo non farmi notare, forse così il numero sconosciuto non mi avrebbe più scritto. Forse era l'unico modo.

LA MATTINA SEGUENTE

Mi svegliai. Mi sembrava di aver ricominciato il giorno di ieri. Il mio stato d'animo non cambiava. Tristezza, delusione, confusione, nostalgia e paura- Non mi volevano lasciare.

Mi preparai, aspettai Valentina e circa mezz'ora dopo la scuola iniziò. Le lezioni per me erano sempre state un momento di distrazione, ma quel giorno era diverso. Ero piena di pensieri e, anche volendo, non riuscivo a star attenta a nessuna lezione.

"Jung (T/N) pensa di prendere appunti, o riesce a memorizzare tutto quello che sto dicendo subito?" mi chiese la professoressa mentre vedeva che non scrivevo niente, io risposi scusandomi e poi feci quello che mi era stato detto.

Dopo quasi 15 minuti la professoressa mi richiamò di nuovo.

"(T/N), visto che non riesci a star attenta ti consiglio di fare una passeggiata fuori dalla classe, forse riuscirai a ritornare con la voglia di seguire le mie lezioni"

Mancava solo essere sbattuta fuori dalla classe, per rendere quel giorno peggiore di quello che fosse già. Uscì di controvoglia e mi sedetti fuori dalla classe per qualche minuto. Mi scesero delle lacrime dagli occhi a causa dei miei pensieri. La mia vita era ormai cambiata, io ero cambiata, non ero più me stessa. Non riuscivo più ad essere felice ne per gli altri ne tanto meno per me. Volevo con tutta me stessa ritornare alla mia vita in Italia. Lì ero felice, con i miei genitori, mio fratello e i miei amici.

You & I (Taehyung x Reader) [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora