♧Chapitre 39♧

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Il giorno dello spettacolo arrivò presto ed ero molto ansiosa, sebbene mi fossi allenata duramente in tutti quei giorni. Stavo indossando le mie ballerine, purtroppo non rosse, quando Roberto spuntò dalla porta del mio camerino.
《Sei pronta?》Mi osservava e mi sentivo leggermente a disagio.
《Se intendi psicologicamente, no.》Rise e si sedette al mio fianco. 《Come fai ad essere così calmo?》 Fece spallucce e fissò il suo sguardo in un punto indefinito della stanza.
《Lo capirai crescendo e maturando.》Lo guardai confusa, ma lui non emise alcun'altra parola e perciò decisi di tacere. 《Dei tuoi amici chi ci sarà?》
《Charles, immagino Sebastian, ho chiesto anche a Lewis ma non mi ha risposto.》Ridacchiò, aveva anche lui compreso il comportamento bizzarro dell'inglese. 《Poi credo venga anche Claudio, ci teneva molto ed infine Emma, la ragazza che ho conosciuto in ospedale.》Annuì.
《I tuoi genitori?》
《Li davo per scontati.》Mi balenò per la mente un ricordo ed iniziai a sorridere teneramente, attirando l'attenzione del ballerino. Dopo qualche minuto di silenzio, proferii parola. 《Ti ricordi quando ci incontrammo per la prima volta?》
《Come potrei mai dimenticarlo. Non sei cambiata affatto da allora, sai?》Ridacchiò e continuò. 《Sei rimasta la dolcissima e curiosa bambina che inarca il sopracciglio quando non riesce a ripetere un passo, quella che con le sue trecce continua a danzare fino a quando non è soddisfatta.》 Mi toccai istintivamente le trecce, facendolo sorridere. 《Anche quella un po' testarda, ma soprattutto quella che è sempre pronta ad imparare ed a rialzarsi dopo una caduta.》Annuii e posai la mia testa sulla sua spalla. Restammo in questa posizione per un'infinità di tempo, fino a quando lui non mi propose di esercitarci prima dell'inizio dello spettacolo. Accettai e danzammo fin quando non ci rendemmo conto, che l'orario dell'inizio dello spettacolo si stesse facendo sempre più vicino. Andai a cambiarmi e mi giunse un messaggio. Lo aprii ed era di Lewis.
"Il tuo ragazzo è fin troppo impaziente, non sta fermo un minuto." Sorrisi e subito gli risposi.
"Evidentemente gli manco."
"O forse deve andare in bagno." Cercai di trattenere le risate, ma fallii miseramente. Lo salutai, avvertendolo che da lì a poco sarei dovuta salire sul palco. Mi augurò buona fortuna e fui felice, devo ammetterlo, che fosse lì. Lo spettacolo iniziò e ben presto l'ansia scomparve, lasciando in me unicamente il desiderio di eccellere, di dimostrare a tutti le mie capacità. Quando Roberto apparve davanti ai miei occhi, non potei far altro se non sorridergli riconoscente. Mi abbandonai alle sue strette e cercai di seguire i suoi passi, come se fossimo un'unica anima danzante. E ci riuscii. Sembravamo essere un'unica persona, tanto che potei notare, in quei pochi attimi di riposo, il pubblico guardarci incantato e quasi ipnotizzato.
Ciò che sorprese maggiormente gli spettatori, fu la morte della protagonista Giselle ed il conseguente ballo con Albrecht, l'uomo che lei amava e che l'ha tradita. Non potei far altro se non voltarmi a guardare Lewis e lui mi fece segno di non preoccuparmi e di continuare a danzare. La giovane, infatti, nonostante il tradimento, salva la vita dell'amato, proteggendolo dalle Villi. Lo spettacolo terminò e dopo il consueto inchino, ritornai nel mio camerino, dove scaricai la tensione accomunata durante il balletto. Apparve alla porta del camerino Charles, con un mazzo di rose rosse. Mi alzai e mi avvicinai a lui.
《Balla divinamente, beauté, non sono un esperto, ma devo ammettere che lei mi ha lasciato senza parole.》Sorrisi. Erano le stesse parole che mi aveva rivolto quando ci eravamo incontrati per la prima volta.
《Ti ringrazio infinitamente tesoro.》Mi lasciò un bacio sulla fronte e mi strinse a sè.
《E di che.》
《Di tutto ciò che fai costantemente per me.》
《Sai che lo faccio con piacere.》A disturbarci fu Sebastian, che mi corse incontro per poi abbracciarmi.
《Sei stata incredibile, come sempre d'altronde.》Lo ringraziai e potei notare con la coda dell'occhio l'inglese appoggiato allo stipite della porta. Gli feci cenno di entrare e lui eseguì.
Mi porse un bouquet di tulipani e lo guardai stupita. Erano i miei fiori preferiti, ma non lo avevo mai rivelato a nessuno.
《Come facevi a saperlo?》Charles mi guardò confusa ed alternava lo sguardo da me a lui.
《Ho imparato ad osservare tutto ciò che ti riguarda. Nella tua camera hai un quadernino con su disegnato un tulipano.》Gli sorrisi. 《Ed hai anche il tatuaggio di un tulipano.》Arrossii. 《Comunque congratulazioni, sei stata magnifica.》Mi abbracciò e potei vedere Charles ingelosirsi sempre più. Lo tranquillizzai con un sorriso. Ben presto tutti andarono a congratularsi con Roberto, ad eccezione del monegasco che rimase al mio fianco.
《Mi sento così stupido a non essermi reso conto di questi piccoli particolari.》
《Charles, a me piaci così come sei. Non importa se non hai notato questa mia passione, mi rendi felice ugualmente.》
Lo baciai e mi strinse a sè con fare protettivo. Ad un tratto si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò:
《E comunque se avessi prestato attenzione al mazzo di rose che ti ho donato, avresti notato un tulipano al centro.》

♧Juste Danser♧|| Charles Leclerc [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now