♧Chapitre 31♧

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Quando mi svegliai, Charles non c'era più. Presi la poca roba che avessi e me ne andai di fretta dall'hotel, per dirigermi all'aeroporto. Non avevo trovato sul cellulare messaggi da parte del monegasco, ma solo da Claudio.
《Mi devi delle spiegazioni.》 Non risposi, non riuscivo ancora a capacitarmi di ciò che avessi fatto. Dopo aver fatto il check in ed essere salita sull'aereo, appoggiai le spalle allo schienale ed iniziai a pensare ad un modo per farmi perdonare da Lewis. Non lo amavo, ma gli volevo bene, un bene dell'anima. Era stato il primo a comprendermi e supportarmi ed io gli avevo tradito la fiducia. Sentivo la necessità di spiegargli tutto ciò che fosse avvenuto quella sera, per fargli capire che il mio intento non fosse quello di ferirlo. 
Il viaggio non durò molto, e di ciò ne fui grata. Appena arrivata mi giunse un messaggio di Roberto.
Dafne, mi ha appena chiamato il medico. Ero spaventata. Hai finito il ciclo di chemioterapie, devi operarti. Sospirai di sollievo, credendo fosse una bella notizia.
《È una cosa buona, no?》
《Beh sì, ma solo se riuscirai a trovare un donatore compatibile.》
《Altrimenti?》
《Lo sai.》 Ero sconvolta, non riuscivo a ragionare. Iniziai a camminare senza però prestare veramente attenzione a dove mettessi i piedi, ma per fortuna non caddi. Tornata a casa iniziai a piangere. Avevo paura di morire, stavo cominciando a vivere e la mia vita poteva essermi sottratta da un giorno all'altro. Mi avevano messa in lista d'attesa, se avessero trovato il midollo compatibile mi avrebbero operato d'urgenza. Decisi di non parlarne con Charles tramite cellulare, lo avrei fatto di persona qualora ci fossimo incontrati. La mia intenzione era quella di partecipare alla prima gara della nuova stagione e lì lo avrei avvertito della mia condizione e dei miei rischi. Nel frattempo avrei continuato a ballare ed avrei cercato di chiarire con Lewis. Inviai un messaggio a Roberto, in cui gli chiesi di uscire e lui accettò. Ci incontrammo in un bar in prossimità della mia abitazione ed iniziammo a discutere.
《Ho deciso che donerò il midollo, sperando che sia compatibile con il tuo o, in caso contrario, con quello di qualcun altro.》Sorrisi.
《Ti ringrazio Rob, sei sempre così dolce con me.》
《Credo solo tu sia una brava persona e sei la mia migliore amica, quasi una sorella per me.》
《Una brava persona non direi dopo ciò che ho fatto.》
《È effettivamente stato un brutto gesto, ma era noto a tutti che a te piacesse Charles. Lewis forse è stato troppo cieco dal non vederlo, ma so che nonostante tutto ti voglia ancora bene. Ha davvero un gran cuore.》Annuii. Era davvero una persona dal cuore d'oro.《Ora devi cercare, però, di pensare un po' a te stessa e vedere se qualche tuo parente sia compatibile. Sai che non voglio che ti accada nulla.》
《Neanche io Roberto voglio che accada qualcosa. Non voglio lasciarti e non voglio lasciare neanche tutte le altre persone che mi sono state accanto in questo mio difficile percorso. So di aver già raggiunto un traguardo avendo superato le chemio, ma non voglio fermarmi ora. Non ora che ho troppe cose da dover risolvere. 》Non rispose, chinò unicamente il capo.
《So che ce la farai, me lo sento.》
《Devo farcela.》
Continuammo a parlare fino a quando non si fece troppo tardi e dovetti tornare a casa per riposarmi.
Sentii il cellulare vibrare, ma decisi di non controllare e di chiamare unicamente i miei genitori per poterli avvisare, omettendo chiaramente il fatto che sarei potuta morire se non avessi trovato un donatore. Loro mi dissero subito che avrebbero donato il loro midollo, nella speranza che fosse compatibile. Li ringraziai infinitamente e li informai che appena possibile sarei andata a far loro visita. Ci congedammo e mi sentii un po' più sicura, convinta che mi sarei operata molto presto e che tutto sarebbe andato per il meglio, incurante di tutte le complicazioni che ci sarebbero potute essere. 
Nonostante tutta questa bontà da parte delle persone a me care, mi sentivo sola, abbandonata, incompleta. Mi mancava qualcosa, ma non riuscivo a comprendere cosa o chi. Odiavo sentirmi in quel modo, anche perchè sapevo di ricevere molto affetto e calore dai miei conoscenti. Volendo tirarmi su il morale, scelsi di ascoltare un po' di musica ed improvvisare così qualche coreografia. La prima della riproduzione casuale fu "Poker Face" di Lady Gaga e la sentii mia, sebbene parlasse di un amore meschino da parte di lei e vero e sincero dalla parte dell'uomo. Io ero stata menefreghista e malvagia, proprio come la protagonista della canzone. Mi lasciai andare e per la prima volta nella mia carriera da ballerina, ero riuscita a calarmi perfettamente nel personaggio. Avevo deciso che ben presto avrei rivoluzionato completamente il mio stile ed avrei dato origine ad un ibrido fra tutti i generi musicali e stili. Ben presto, però, dovetti fermarmi a causa della stanchezza e del lieve dolore alle ossa. Accesi il cellulare per leggere il messaggio che mi era giunto prima. Era di Charles. 
Perdonami se non mi sono fatto vedere stamattina, ma avevo bisogno di fare una cosa di davvero importante e spero ti faccia piacere.Non compresi, ma quando mi giunse un messaggio da Lewis collegai tutto.
Sono pronto a sentire le tue spiegazioni riguardo ciò che è accaduto.

♧Juste Danser♧|| Charles Leclerc [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now