♧Chapitre 16♧

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Entrammo nella sua vettura ed iniziò a guidare per riportarmi all'Hockenheimring, per prendere l'auto.
《Mi sono divertita molto.》Sorrisi e mi voltai verso di lui. Mi ricordai del suo cappellino che avevo sul capo e me lo tolsi.
Lui scosse la testa, osservando i miei gesti con la coda dell'occhio.
《Te lo regalo, ne ho tantissimi identici a quello.》Indossò gli occhiali e continuò a guidare pacatamente.
《Avrò una collezione di tuoi copricapo.》Risi leggermente e lo vidi sorridere compiaciuto.
Ad un tratto mi squillò il telefono, segno che era arrivata una chiamata. Era Roberto. Risposi.
《Ehy Rob, dimmi. Come stai?》
《Perchè stai parlando in inglese?》Non mi ero neanche accorta di averlo fatto. 《Ah, ora capisco, sei con Lewis. Comunque va un po' meglio, a te invece? 》
《Sto bene, non preoccuparti. Stiamo tornando alla pista, dove prenderò l'auto.》Immaginai stesse annuendo e mi scappò un sorriso.
《Digli di trattarti bene o gli do un calcio che si ricorderà per il resto della vita, se ne avrà una.》Arrossii ed abbassai il capo. Notai Lewis osservarmi confuso. 《Ora ti lascio, sta iniziando un programma interessante in televisione.》 Non feci neanche in tempo a salutarlo, che mi attaccò il telefono in faccia.
《Oggi ho notato come Leclerc non fosse molto contento della mia presenza. C'è qualcosa tra voi?》Scossi la testa e sospirai.
《Non c'è nulla e d'altronde in questo momento così difficile per me, non ho alcuna intenzione di impegnarmi o cose del genere.》Sembrò rilassarsi, ma forse fu unicamente una mia impressione.
《Tu sei fidanzato slice of ham?》Mi guardò sconvolto ed indignato.
《Lo hai detto davvero?》Scoppiai a ridere vigorosamente e dopo qualche secondo di titubanza, mi seguì a ruota.《Comunque no, non sono fidanzato.》
《Scelta tua o perchè ti rifiutano?》Lo presi in giro e mi fulminò con lo sguardo.
《Nessuna mi rifiuta. Parlando sul serio, negli ultimi anni non sono stato interessato a nessuna ragazza.》Annuii ed accesi la radio.
《Qual è la tua canzone preferita?》Gli chiesi all'improvviso e non mi rispose. Credetti non mi avesse sentito, ed aprendo la bocca per ripeterglielo, mi parlò.
《Pipe, d'altronde l'ho cantata io.》Ruotai gli occhi per la sua falsa modestia e lo guardai. 《La tua invece?》
《Better in time.》Si girò ad osservarmi e sorrise sornione.
《Chissà perchè.》Inizialmente non compresi, poi ragionando sul nome della cantante capii. Lewis. Sorpresa, spalancai la bocca e lui scoppiò a ridere. Mi coinvolse.
《Non pensavo a te, non preoccuparti.》Gli feci l'occhiolino e mi guardò male. Sorrisi e mi voltai verso lo specchietto.
《Stai bene? Hai qualche dolore, non vorrei ti stessi stancando troppo.》Era realmente preoccupato, ma io mi sentivo bene.
《Non ho nulla, mi sento come se non avessi alcuna malattia. Lo dico davvero.》
《Sono felice di sentirtelo dire, non avevo intenzione di portarti subito alla pista.》Lo osservai confusa, ma non mi rispose. Lasciai perdere ed iniziai a pensare a Charles.
Ero convinta non avesse voluto incontrarmi solo ed unicamente per porgermi le sue scuse. Desiderava chiedermi o riferirmi qualcos'altro, ma non avevo la minima idea di cosa potesse trattarsi.
Guidò a lungo, o forse ero io che mi ero persa nei miei pensieri, ma appena giunti arrivammo davanti un hotel che non era il mio. Lo guardai stranita, per la seconda volta.
《Sono venuto a posare la vettura, volevo camminare un po'. Sei d'accordo?》Eccome se lo ero. Lewis si era dimostrato fin da subito gentile e cordiale e mi piaceva passare del tempo con lui.
《Cosa osservi per prima cosa in una persona?》Ci ragionai su e dopo qualche minuto esposi la mia opinione.
《Ci tengo molto all'educazione. Poi guardo anche la cordialità.》Annuì. 《Tu invece?》
《Probabilmente penserai la bellezza.》In effetti, l'avevo considerata. 《Ma in realtà osservo la dolcezza. Mi rapporto sempre con persone con questa prerogativa, tu sei una di quelle.》 arrossii e mi coprii il volto con le mani. Le spostò e mi alzò il mento. Eravamo più o meno alti uguale, forse lui era qualche centimetro in più.
《Sei bella anche quando arrossisci.》Diventai ancora più rossa e lui scoppiò a ridere. Lo fulminai con lo sguardo.
Ad un tratto mi arrivò un messaggio dallo stesso numero della mattina. Era Charles.
《Chiamami il prima possibile.》Ero alquanto spaventata e decisi di allontanarmi da Lewis per poterlo telefonare. Iniziai a camminare avanti ed indietro ed a mordermi le unghia.
Rispose subito e sentii dei singhiozzi. Avevo paura.

Angolo autrice
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♧Juste Danser♧|| Charles Leclerc [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now