2. An artist must be able to express his feelings with his music

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Charlotte's Pov

Ero appena scesa dal treno ed ero uscita dall'interno della stazione che, come ogni giorno, era stracolma di persone di varie fasce di età, ma soprattutto di studenti della mia età.

Quella mattina mi ero svegliata meno scontrosa del solito, ero lievemente più energica e non ne sapevo il perché, forse il libro che avevo preso con me per tenermi in compagnia in treno poteva saperlo? O anche la mia solita musica che riecheggiava nella mie orecchie? Non ne avevo idea, ma speravo promettesse bene.

Mentre ero intenta ad ascoltare un brano di musica classica, uscii e potei constatare che fosse una giornata più calda delle altre e che il cielo avesse sfumature più chiare del solito e più tendenti all'azzurro, il riscaldamento globale stava facendo la sua parte alternando giornate fredde ad alcune così calde anche da stare a maniche corte, soprattutto con una come me che soffre molto il caldo.

Mi guardai intorno con la mia solita indifferenza, però poi riuscii a notare una figura che conoscevo bene, una delle mie poche amiche.

Così decisi di avviarmi verso di lei, ma quando vidi la persona con cui era in compagnia, decisi di far finta di non averla vista e di recarmi verso scuola da sola, come la maggioranza delle volte.

Non avevo nulla contro di lei, anzi mi stava piuttosto simpatica e la consideravo anche mia amica, una cosa di cui essere fieri essendo che ero una che diffidava molto nelle persone, ma l'unica cosa che mi faceva arrabbiare di lei era il fatto che continuasse a correre dietro ad un ragazzo, nonostante egli fosse già fidanzato.

Mi faceva arrabbiare la sua ostinazione e il fatto che pendesse completamente dalle sue labbra, credendo di poter avere una possibilità, soprattutto con uno come lui! Se fossi stata io, anche se avessi avuto una possibilità, non ci avrei nemmeno tentato, quel ragazzo era la stupidità fatta a persona...anzi, le persone che potevano contendersi quel titolo erano due, lui insieme ad un altro ragazzo della scuola...completi idioti.

Guardai Asya da lontano, quando era in compagnia di Jackson mi faceva compassione, aveva sempre le labbra rivolte verso l'alto e degli occhi sognanti mentre lo ascoltava sparare idiozie, aveva lo sguardo di un'innamorata pazza e quello stupido non sembrava nemmeno accorgersene.

E sapevo per certo che infondo anche Asya fosse una masochista, cercava di sfruttare i momenti in cui la ragazza di Jackson non fosse in giro, per poter passare tempo con il ragazzo, nonostante le facesse davvero male...e la cosa che mi faceva arrabbiare era che lo faceva con uno stupido sorriso!

Stavo per andarmene, quando da lontano potei notare la scintillante e, probabilmente finta, chioma biondissima di...Taylor, una di quelle ragazze appariscenti per l'aspetto,ma non tanto per il cervello...

Stava correndo verso il suo ragazzo con dei tacchi a spillo improbabili, mentre faceva svolazzare la sua gonna...rovinando così il momento sognante della mia povera amica, che era rimasta ad osservare la scena come una spettatrice, non potendo dire nulla.

"Ciao Jack!~" gridò la biondina buttandosi, quasi letteralmente, con le braccia al collo del ragazzo.

"Oh, ciao Taylor" aveva detto lui e pochi istanti dopo le sue labbra si ritrovarono occupate da quelle di Taylor, lo stava baciando e sembrava non gli permettesse nemmeno di respirare, sperai di vederli soffocare entrambi...

Fu un vero peccato scoprire che la cosa fosse, quasi, impossibile da avvenire, però, contro mio volere, andai verso di loro energica. Fingendo un cordiale sorriso raggiunsi Asya, che pareva completamente persa. In effetti non era la migliore delle situazioni vedere il ragazzo che si ama mentre limona con la sua ragazza bionda ossigenata, e con quale intensità...

Will you be my symphony?Where stories live. Discover now