Namjoon

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L'entrata di Yoongi nella sala da pranzo era stata la cosa che nessuno di loro poteva immaginarsi.
Seokjin era già con il piatto del minore fra le mani quando il ragazzo dai capelli azzurri aveva fatto la sua entrata nella sala.
L'odore dei suoi ormoni si spanse per tutta la cucina, attirando l'attenzione dei sei ragazzi.
Si alzarono all'unisono, nella direzione del azzurro, ma un solo ragazzo, dai capelli viola, preso dalla lucidità riuscì a superare i cinque ragazzi in preda agli ormoni, Namjoon.
Afferrò Yoongi per i fianchi, issandolo sulla spalla e correndo verso la sua camera, con gli altri alle calcagna.
L'unica cosa che riuscì a fare fu quella di nascondere il più piccolo, fisicamente, di tutti, nella propria stanza, finendo per rimanerci chiuso insieme a lui.
Un mugolio infastidito uscì dalle labbra color ciliegia di Yoongi, portando lo sguardo, che sembrava volesse dare un tono minaccioso, sugli occhi del viola.

"Perché mi hai nascosto? Volevo stare con voi....mi sentivo così solo, Namjoonie"

Disse Yoongi, avvicinandosi lentamente al corpo del più piccolo in età. Lo abbracciò, lasciando che i suoi ormoni pervadessero le narici del viola, che cervava, a stento, di controllare i suoi istinti da alpha.

"Ho una così maledetta voglia di voi"

Sussurrò l'azzurro, facendo scivolare le piccole mani sulle zone erogene del più piccolo, che si trovava quasi all'orlo del baratro.
Non ci volle tanto che egli cadesse in esso, stringendo Yoongi contro di sé.

"Hai fatto una scelta pessima, piccolo mio"

Sussurrò Namjoon al suo orecchio, mordendo successivamente la pelle candida del suo collo, lasciandone un piccolo segno rosso, non volendo marchiarlo.
Sollevò abilmente il suo corpo, posizionandolo fra le sue braccia, mentre avanzava verso il suo letto.
I due corpi caddero un lieve tonfo su di esso, il viola sopra, fra le gambe del più minuto, intento a strusciarsi contro la sua intimità già indurita a causa dei suoi ormoni.

"Che bambino cattivo che sei Yoongi, torturare un uomo buono come me che cercava solo di difenderti. Dovresti esser punito, a questo punto"

Sussurrò, afferrando con forza il ragazzo per il collo, stringendo le dita attorno ad esso, soffocandolo appena. Nel frattempo Yoongi era già perso nei meandri del piacere, eccitato all'idea di quel che sarebbe successo di lì a poco.
La stretta del viola si allentò attorno al suo collo, fino a sparire completamente.
Alzò lo sguardo e lo vide alzarsi dal letto, scoprendo il corpo dalla maglietta bianca, mostrando così il fisico in parte accentuato. Namjoon era famoso per due cose, in quella casa. La sua enorme virilità e le sue tettine, che alla fine non erano altro che i suoi pettorali, visibili anche da sotto le magliette più larghe. Gli diede la schiena, aprendo così un cassetto del suo armadio.
Yoongi non riuscì a vedere cosa stesse tirando fuori finché egli non si fu girato: un frustino nero in una mano e delle manette di tessuto in un altra. Queste ultime erano delle semplici manette di cuoio, imbottite con la gomma piuma. Per quanto Namjoon fosse sadico, non avrebbe mai fatto troppo male al suo omega preferito, aveva troppa paura che si potesse spezzare come un ramoscello.
Costrinse Yoongi a girarsi a pancia sotto, afferrando i suoi polsi e bloccandoli con le manette, così come i piedi, costretti a lasciare le gambe spalancate perché bloccati attraverso lo spread bar, un'asta metallica impossibile da piegare con la sola forza di un uomo.
Namjoon prese il frustino fra le mani, lasciando che le setole in tessuto di esso sfiorino la sua pelle lattea, che di lì a poco sarebbe diventata completamente rossa.

"Ti prego Namjoon scopami, ti supplico"

Diceva Yoongi, mentre il viola continuava a torturarlo con quei leggeri sfioramenti.
Un urlo squarciò le pareti della stanza, arrivando perfino ai ragazzi che fuori alla porta ancora pregavano di entrare per poter assistere e partecipare alla scena, quando Namjoon tirò la prima frustrata sul suo sedere.
Si sorprese nel vedere la pelle arrossarsi già al primo colpo, cosa che lo eccitò ancora di più.

"Oh Yoonie, prega ancora il tuo master"

Disse Namjoon, eccitato ai suoi urli di dolore ad ogni colpo. Il suono del frustrino che si infrangeva contro la pelle, mischiati ai gemiti di Yoongi erano musica per le orecchie dell' azzurro, che ben presto crollò sul materasso, sentendo le gambe tremare per il troppo dolore.
L'azzurro era così fragile, così sottomesso, ed in quel momento era tutto per Namjoon, che gli avrebbe donato tutte le attenzione che avrebbe mai potuto donargli. Il frustino venne sostituito dalla sua mano, che cominciò a giocare con una delle sue natiche, mentre mordeva e baciava ogni centimetro della sua schiena.

"Namjoo-"

Iniziò Yoongi, venendo fermato da un ennesimo gemito, causato da una sculacciata del viola.

"Devi chiamarmi master, piccolino"

Disse, sussurrando, al suo orecchio, riprendendo a leccare il suo collo.

"Master...fottimi....ti voglio sentire dentro, ti supplico"

Lo pregò ancora l'azzurro e Namjoon finalmente lo accontentò. Si allontanò per afferrare un preservativo, sfilando abilmente la carta attorno ad esso e indossandolo con estrema attenzione. Sapeva del rischio che andava incontro semmai gli fosse venuto dentro.
Senza alcun tipo di preparazione, sfruttando semplicemente gli umori che si formavano nel orifizio di Yoongi grazie ai suoi ormoni da omega, entrò in lui, fin infondo, riempiendolo completamente. L'azzurro gemette di piacere, affondando i denti nell'labbro mentre Namjoon stringeva con forza la catena che collegava le due catene. Affondò con forza e cattiveria dentro di lui, non lasciandogli un attimo di tregua, mentre ascoltava i gemiti sconnessi che scivolavano fuori dalle labbra dell'azzurro, che tremava a causa delle eccessive dimensioni del minore.
Namjoon era così rude, ma a Yoongi piaceva da impazzire, voleva sempre di più, non ce la faceva più. Desiderava così tanto l'orgasmo, insieme ad altri cento.
Le pareti di Yoongi si strinsero attorno alla sua asta che violava rudemente la sua cavità bagnata.
Si leccò le labbra, gemendo il nome del suo nuovo master, che gli stava donando le sensazioni più belle e piacevoli del mondo.
Namjoon si stupì di quanto si stesse avvicinando così velocemente all'orgasmo, grazie a lui. Le sue pareti erano una delizia per il suo sesso bagnato, ormai, dopo qualche ore di sano sesso, in pre-eiaculazione, mentre Yoongi si era già abbandonato all'orgasmo più e più volte nel corso di quelle ore, diventando sempre più stanco man manco che passava il tempo.
Uscì dalla sua cavità di colpo, sfilando il preservativo e lasciandolo cadere accanto ai loro corpi.
Si alzò dal letto, posizionandosi davanti a esso e costringendo il maggiore con il viso davanti la sua asta.

"Che ne dici di bere il latte del tuo master, né gattino?"

Disse, la voce grave e appena risuonante nelle orecchie dell'ormai stanco Yoongi.
L'azzurro annuì, poggiando le sottili labbra attorno al suo membro, cercando di donargli il massimo piacere possibile, per quanto potesse farlo, senza mani.
Da fuori ancora si udivano i lamenti dei cinque che volevano ancora partecipare, e che sicuramente si stavano dando piacere nel sentire i suoni osceni che fino a poco prima uscivano dalla bocca di Yoongi, ora riempita fin infondo dal sesso enorme del viola, che muoveva nella sua bocca, come prima stava facendo con la sua apertura.
L'orgasmo era sempre più vicino, e in poco tempo, Namjoon si riversò nella cavità orale di Yoongi, che assaggiò volentieri il suo seme dolce, come se da esso ne dipendesse come la vita.
Beh d'altronde, non avevano ancora pranzato e il pasto era ormai freddo. Che master era, Namjoon, se non permetteva al suo piccolo Yoonie di poter saziarsi almeno con il suo seme?

Our Little OmegaWhere stories live. Discover now