Non sei nessuno!

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Ciao a tutti e ben tornati, spero che la storia inizi a piacervi, vi anticipo che nel prossimo capitolo accadrà qualcosa di inaspettato. 

Il prossimo capitolo esce Sabato 30 NOVEMBRE.

Buona lettura e alla prossima!


Natasha

Sono passati esattamente cinque giorni dal mio rapimento, dalla mia liberazione e da quando sono stata portata a casa dei Sokolov. 

Adesso, mi sento bene e mi posso lasciare tutto alle spalle, ma, non nego che l'interesse di questa famiglia verso di me, in futuro mi possa far trovare in altre situazioni di questo genere, per il momento ho deciso di non pensarci, devo prima di tutto far capire a queste persone che non devono intromettersi nella mia vita. 

Da quando sono ospite in questa casa, sia Alisa che sua figlia Veronika, mi hanno fatto compagnia e abbiamo parlato per ore. Devo ammettere che con Veronika mi trovo bene, anche lei vorrebbe fuggire da questo mondo, mi ha spiegato che non è possibile, in quanto chi nasce o ci entra, non può più fuggire è come una prigione senza via di fuga. E' adesso mi chiedo, se anche a me toccherà la stessa sorte?

Questa sera, Boris mi ha fatto sapere tramite Alisa e Veronika, che vorrebbe parlarmi, quindi non mi resta che accettare l'invito, in fin dei conti glielo devo, mi hanno salvata da quei psicopatici.

Ho indossato un vestito color turchese, con scarpe abbinate, e i miei lunghi capelli color cioccolato li porto sciolti in onde morbide che mi ricadono sulla schiena, ho deciso di non truccarmi, alla fine non devo farmi bella per nessuno.

Veronika mi accompagna al piano di sotto, in un grande studio, dopo avermi annunciata a suo padre, lascia lo studio, facendomi un sorriso di incoraggiamento. 

- Siediti Natasha -, mi invita Boris.

- Grazie - mi limito a rispondere, poi mi siedo su una poltrona di fronte a lui.

- Come ti senti? - mi domanda con gentilezza.

- Adesso, sto bene - mi limito a replicare.

- Non sarebbe dovuto accadere, ma, chi ha organizzato il tutto è stato punito -, mi informa con chiarezza.

Alla fine sapere questa cosa, mi fa sentire più sicura, queste persone non mi faranno più del male. 

- Natasha voglio parlarti con chiarezza - mi informa, guardandomi negli occhi.

- Ti ascolto - rispondo, in fondo sono curiosa di sapere cosa ha da dirmi.

- Noi ci siamo conosciuti in circostanza tragiche, quando è morto Nikolai, poi ci siamo rivisti in ospedale, dove mi hai salvato la vita. Non posso riparare agli errori del passato, non c'è giorno che non mi pento di aver abbandonato mio figlio, vorrei solo che tu capissi che non sono perfetto. Quando ho incontrato mio figlio per la prima volta, ho rivisto in lui me stesso, abbiamo parlato come due persone che si vogliono conoscere, ho capito che lasciarlo andare è stata la cosa migliore che abbia mai potuto fare, era un uomo giusto e con dei valori, e incontrare te ha reso la sua vita segna di essere vissuta. Adesso, vorrei che tu facessi parte della nostra famiglia, in quanto con noi hai un legame che nemmeno la morte ha potuto spezzare - termina serio.

Ho capito subito, che se voglio tornare alla mia vita devo scendere a patti ed arginare in qualche modo la famiglia Sokolov. - Diciamo che sono d'accordo, ma nessuno di voi dovrà intromettersi nella mia vita privata - metto in chiaro subito, senza esitazione.

- Puoi vivere la tua vita privata, in nessun modo deve intralciare i nostri rapporti - mi spiega in modo calmo.

Alla fine di questa chiacchierata assurda, mi ritrovo a far parte di una potente famiglia russa, il cui nome fa tremare tutti, ma, il mio sesto senso mi dice che la mia vita non sarà mai più come la conoscevo.

Alla fine della mia vacanza forzata, sono tornata al mio appartamento, alla mia vita e al mio lavoro. Ho informato la mia famiglia degli ultimi eventi, sono preoccupati, infatti i miei genitori sono saliti sul primo aereo destinazione San Pietroburgo.

L'unica cosa che mi viene da pensare, ho bisogno di fortuna!

Solo io, mi posso trovare in queste situazioni assurde, i miei genitori e i miei "suoceri" si sono conosciuti e vanno d'accordissimo, sembrano quasi che si conoscano da anni; non so se voglio ridere o piangere. 

Dopo quella cena i miei sono ripartiti per New York, loro sono tranquilli, adesso c'è una famiglia potente che mi protegge e mi aiuta, nel caso ne avessi di bisogno.

Dopo che sono andati via, mi prendo una sbronza colossale come mai avevo fatto in vita mia.

L'indomani mi sveglio con una forte emicrania, la mia fortuna, è che oggi è il mio giorno libero, quindi non devo andare a lavoro. Mi preparo un caffè forte nero, poi mi faccio una doccia calda e mi vesto, l'unica cosa che farò oggi è dormire.

Il mio sonno ristoratore viene interrotto quando sento il campanello suonare, intontita dal sonno vado ad aprire. Non credo ai miei occhi, riconoscerei ovunque l'uomo che mi trovo davanti è Dimitri Sokolov.

- E' un piacere rivederti Natasha -, afferma con ironia.

Questa frase mi risveglia del tutto, non lo vedo dal giorno in cui mi ha salvato da quei delinquenti. Faccio l'unica cosa che la buona educazione mi suggerisce, mi sposto e lo faccio accomodare, ho come la sensazione che questo sarà un duro confronto. Dimitri mi segue, gli faccio segno che può accomodarsi, ma, lui rimane in piedi mentre osserva l'ambiente circostante, io tranquillamente mi siedo. Gli chiedo senza giri di parole - cosa posso fare per te?-.

Mi guarda come fossi un rompicapo impossibile da risolvere, - voglio darti il benvenuto nella famiglia Sokolov -, mi risponde ironicamente.

- Grazie - rispondo, al momento non so cosa pensare e ne tantomeno cosa dire.

- Sono l'unico che non è riuscito a darti il mio benvenuto in famiglia; purtroppo gli affari hanno la precedenza su tutto e tutti - mi chiarisce.

Ho capito a cosa si riferisce, mi fa pesare che è venuto a salvarmi e ha dovuto interrompere gli affari che stava portando avanti. Una cosa certo che non si può dire di me, è che io sia codarda,    - ti ringrazio per avermi salvato. Mi sembra che in nessun modo stia intralciando il tuo cammino, fatta eccezione per questo spiacevole episodio - replico alla sua accusa velata.

- Credo che io e te andremo d'accordo, vedo che hai capito subito, se non mi intralci il cammino non avrai nulla da temere da me - mi rivela con calma.

- Non ti preoccupare. Non vorrei mai e poi mai, disturbare il potente  Dimitri Sokolov. Che paura!- termino la frase con ironia. Vedo negli occhi di Dimitri passare un lampo di furia, mi sa che forse ho esagerato, ma, non mi tiro indietro.

- Farò finta di non aver capito, in quanto questa è una situazione nuova per te - conclude guardandomi negli occhi.

- Puoi dire e fare quello che vuoi, alla fine per me tu non sei nessuno! - gli rivelo con la furia che inizia a montarmi dentro.

- E' qui che ti sbaglia Natasha. Io sono il fratello di Nikolai. Non fare l'errore di confonderci, eravamo diversi, lui era luce e io sono l'oscurità più profonda -.

Quelle parole mi fanno paura, adesso capisco che Dimitri Sokolov è un abisso di oscurità che come mai avevo pensato potesse esistere. Mi ritrovo a rispondere, - è un pericolo che non corri -.

- Adesso che abbiamo chiarito la situazione, non mi resta che andare. Ricorda quello che ho detto, è meglio per tutti che tu stia lontano da me - una volta terminato, va via lasciandomi sola.

La cosa più importante mi è chiara, devo stare lontano assolutamente da Dimitri Sokolov.



Amarti è il mio peccatoWhere stories live. Discover now