Capitolo 6 - I due mondi

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Forse ero rimasto ancora un'altra manciata di secondi all'interno di quella visione, forse minuti o forse ore, ma tutto ciò che la mia mente riuscì a mantenere impresso fu la visione di quella figura chiamata Luke venire risucchiata dal calice, per poi sparire del tutto con esso.
«Athias...» Emys posò lo sguardo verso di me, anche lei piuttosto sconvolta. Doveva essere stata la prima volta anche per lei. «Hai visto?»

Alvin scosse bruscamente la testa, per poi sospirare e ricevere una mano sulla spalla dalla ragazza al suo e al mio fianco. Un tempo noi... eravamo in quattro?
«Chi era quel ragazzino?» chiesi io, ripetendo il suo nome più e più volte nella mia testa. «Perché... era...?»

«Il "dono" che hai visto era Luke Bloodstain... Tuo fratello minore.» Emys abbassò lo sguardo. Mio fratello? Avevo un fratello?!
«Athias» proseguì lei, «ti sei mai chiesto come riuscissi a spostare gli oggetti con la forza del pensiero? O perché i sassolini ti svolazzano accanto quando sei contento? O le tue altre abilità ancora nascoste?»

In effetti, non era così. Non mi ero mai chiesto da dove provenisse il mio potere... Ho sempre pensato che tutti ce l'avessero, ma che non lo sfruttassero mai. Non feci parola con nessuno delle mie capacità, forse per timidezza o... o forse perché non ci riuscivo?
«Athias...» Alvin si alzò in piedi. «L'ho sempre saputo, eppure non te l'ho mai detto. Ti chiedo... scusa, davvero.»

«Eh?» chiesi io, a bocca aperta. «Per cosa?»
Fu il turno di Emys ad alzarsi in piedi. «Athias» disse guardandomi. «Tu... sei venuto a contatto con qualcosa di ignoto, o meglio, quasi sconosciuto. Anche io e Alvin lo siamo stati, ed è successo proprio quel giorno dove Luke, tuo fratello minore, è stato trasportato all'interno di questo misterioso luogo al di fuori della nostra dimensione umana. Sei un mago, Athias, un essere umano che è stato a contatto con il mondo magico diventa per natura un utilizzatore delle arti magiche.» Mi girò la testa.

«No, fermi...» tentai di dire, tuttavia iniziando a sentire gli effetti collaterali del flashback appena avuto. In breve tempo la mia visuale si offuscò a tal punto da far diventare irriconoscibili i volti dei miei due amici, che mi chiamavano a voce sempre più alta e distorta.
E poi svenni.

«Sei vivo?» disse una voce vicino al mio orecchio. Era Emys.
Aprendo molto lentamente gli occhi notai di essere all'interno di casa mia. Riconobbi il profumo delle coperte sul materasso all'angolo di una stanzina con pareti del colore delle foglie autunnali, così come il soffitto e il marroncino parquet leggermente ricoperto di polvere. Un candelabro come lampadario era acceso sopra la testa di Emys, che si era appena seduta al mio fianco sul bordo del letto. Casa mia era vecchio stile, niente illuminazione elettrica, televisione... Non ero mai stato ricco, tantomeno vivevo in chissà quali zone di Triasen, la mia città.

Su di una poltrona in stoffa verdognola, affiancata da un tavolino in legno con sopra diversi fogli e il libro di Emys, giaceva Alvin, intento a risistemare la risma che aveva davanti agli occhi.
«Sì, sei vivo» sopraggiunse Emys allungando una mano verso la mia fronte, tentando di controllare se avessi qualche segno di febbre. Non fu così, pertanto mi misi seduto e lei posò lo sguardo sul mio volto pallido. «Anche se con il colorito che ti ritrovi non lo sembri.»
«Divertente» dissi io, tastandomi la testa che ancora mi pulsava. «Cos'è successo?»

«Sei svenuto, ecco tutto» disse Alvin senza girarsi verso di me.
«E mi avete portato fin qui.
«Sì.»
«Mia madre vi ha fatti entrare?» I due si guardarono negli occhi.
«A dir la verità... tua madre non era in casa quando abbiamo bussato e notato che la porta era aperta» mi sussurrò Emys, forse un po' imbarazzata per l'intrusione.

Mia mamma non era in casa? Bizzarro. Voglio dire, era vero che vivevo ancora con lei nonostante il mio lavoro, ma mi aveva raccontato di una seconda casa in città dove ogni tanto le piaceva stare. Era stato l'ultimo regalo di mio padre... prima di morire.

The Black Magician (Il Mago Nero, volume 1)Where stories live. Discover now