Capitolo 15

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Il grande giorno era arrivato. Alexis si sposava. Io ero pronta da almeno un'ora, avevo indossato un vestito blu, aderente, che arrivava poco sopra le ginocchia. Avevo già indossato i tacchi. Pessima idea dato che il matrimonio sarebbe stato alle 11.00 ed erano ancora le 6.00 del mattino. Non riuscivo a stare ferma, camminavo avanti e dietro per casa, con il rischio che qualcuno si svegliasse.

Andai al piano di sopra, sicuramente Alexis era già sveglia. Bussai alla porta quietamente e senti la fioca voce di Alexis che mi sussurrò di entrare.

Lei era seduta sul letto, affianco al suo vestito da sposa, pronta come se aspettasse qualcuno. La parrucchiera e la truccatrice sarebbero arrivate dopo circa un'ora, ma lei come me era sugli attenti.

Feci spazio tra lei e il vestito e mi sedetti di fianco mettendole un braccio intorno alla vita.

<<Tesoro, come stai?>>

<<Sono agitata, ho dormito sì e no 4 ore sta notte.>>

Feci un sorriso <<è del tutto normale, tranquilla.>>

Lei mi guardò negli occhi poi aggiunse <<E tu che ci fai sveglia?>>

<<Non riuscivo a dormire, sono agitata anche io.>>

<<Perché? Io mi devo sposare, mica tu.>> disse lei ironica.

<<Non so, sei come una figlia per me, lo sai ed è un giorno importante per te, e per tuo padre. Anche se lui dorme beato come un bambino.>>

<<Meno male, altrimenti avrebbe iniziato a farmi agitare ancor di più di quanto io già non lo sia.>>

Mi uscì una risata, che invece di essere pacata e tranquilla, risonò in tutta la camera.

<<Ti sta benissimo questo colore.>> mi disse lei mentre toccava la stoffa del vestito che avevo indosso.

La ringraziai e decisi di lasciarla sola per andare a vedere se Castle si fosse svegliato.

Quando entrai nella camera lo vidi davanti allo specchio, intento a decidere il colore della cravatta da indossare.

<<Meglio quella grigia.>> sentenziai facendolo voltare verso me.

Lui rimase a bocca aperta quando spalancai la porta e vide il mio vestito.

Mi imbarazzai, e passando le mani lungo il mio corpo, per tirare l'abito un po' giù e sistemarlo dissi <<Allora? Come ti sembro?>>

<<Sei bellissima.>>

<<Anche tu sei niente male, MIO UOMO>>

Mi avvicinai a lui, che mi tese la mano per poi portarsela vicino la bocca e farmi un baciamano da vero gentiluomo.

<<Come ti senti, papà della sposa?>>

<<Mia figlia sta per sposarsi. Ricordo quando era piccola, con quella chioma di capelli rossi e quegli occhi così vispi che mi facevano impazzire. Ed ora è una donna, avrà una sua famiglia.>>

<<Tu sarai sempre la sua famiglia.>>

<<NOI saremo sempre la sua famiglia.>> mi corresse lui.

Ci perdemmo in uno degli abbracci più belli che ci fossero mai dati, non so se perché lui era emozionatissimo o per altro.

Mi spostò i capelli del viso con la mano e mi baciò. Le sue mani mi facevano venire i brividi lungo la schiena, il modo con cui accarezzava il mio viso involontariamente mi faceva capire che mi ero innamorata dell'uomo giusto, che amavo follemente, l'uomo giusto.

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