Capitolo 11

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Tra ricami, brillantini, bretelle e vestiti dopo un'ora capimmo immediatamente di aver trovato l'abito giusto.
Questa volta luccicavano di felicità gli occhi a lei, più di quanto facessero i miei.
Il vestito era bellissimo. Le spalle erano ricoperta da pizzo bianco che poi si interrompeva sopra il seno. Questo vestito a differenza degli altri era aderente, le scendeva dritto lungo il corpo, con uno spacco laterale che le arrivava poco sopra il ginocchio. Nella sua semplicità questo era il vestito perfetto per lei.
Capì che aveva il mio stesso pensiero. Andai verso di lei e la abbracciai.
<<Credo sia quello giusto.>>
<<Sì, credo anche io.>>
Anche la signora del negozio ne era convinta. La decisione era stata presa.
Alexis andò ad indossare i vestiti con cui era venuta, quando sentii il telefono vibrare, era Castle.
Il suo messaggio diceva 'Cosa state combinando voi due?' .
Sorrisi, ma decisi di non rispondergli. Gliene avrei parlato di persona, una volta rientrate a casa.
Poco dopo la sposa uscì dal camerino con la sua borsa sulla spalla, ringraziammo la signora e Alexis si concordò con lei per la consegna del vestito e per una nuova prova.
Aprì la porta per uscire, ma mi ritrovai davanti Castle che come al suo solito non era in grado di rimanere in disparte.
<<Castle.>> dissi con aria sorpresa. Lui mi prese dal bacino e avvicinò le sue labbra alle mie. <<Papà, cosa ci fai qui?>> <<Passavo da queste parti e...>
<<Sì, certo.>> risposi guardandolo.
Uscimmo dal negozio come una vera famiglia e Castle iniziò a fare domande.
<<Allora questo vestito?Com'è?>>
<<Bellissimo.>> <<Solo bellissimo? È abbastanza bello? E soprattutto non è trasparente vero? Mia figlia non può indossare qualcosa di trasparente.>>
<<Papà smettila.>>
Il pomeriggio passò velocemente e ritornammo a casa. In casa c'era una grande confusione. Vestiti poggiati su sedie e divani. Scarpe sparpagliate ovunque. Questo matrimonio stava facendo diventare la nostra casa un negozio di abbigliamento.
Quando entrammo Martha ci salutò con un caloroso abbraccio, soprattutto verso la nipote.
Ci fece tantissime domande, voleva sapere per filo e per segno il vestito scelto e si scusò più e più volte con Alexis per non esserci stata in questa sua importante scelta.
Alexis era così stremata dalla giornata che si limitò a sorridere e procedere verso quella che prima era la sua camera.
<<Allora Kate, come è questo vestito?>>
<<Bellissimo, le sta a pennello. Guarda.>> dissi mostrandole una foto che le avevo scattato quel pomeriggio nel camerino.
<<Perché a mia madre si e a me no?>> sentenziò Castle, triste perché non gli avevo raccontato nulla.
<<Perché sei un uomo e non sapresti apprezzare.>> aggiunse Martha che si stava cimentando, come al solito con pessimi risultati, nelle sue ricette.
Lui fece gli occhi tristi. Lo abbracciai portando la mia fronte vicino la sua e sorridendo per la situazione.
Ricambiò al mio abbraccio e mi diede un bacio sulla guancia e aggiunse con aria ironica <<Mamma, noi ci ritiriamo nella nostra intimità. Ti pregherei di non disturbare.>> Prese la mi mano e mi tirò letteralmente verso la camera da letto.
Andai subito verso l'armadio, tirai fuori un vestito e andai in bagno.
Uscii qualche minuto dopo.
<<Secondo te questo va bene per il matrimonio?>>
Castle rimase a bocca aperta <<Wow. Sei bellissima, credimi.>>
<<Dici?>>
<<Sì, dico, e sai che su queste cose non mento mai.>>

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