PROLOGO

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Jane era immobile. Impassibile.
Nessuna emozione traspariva nel suo volto e la cosa preoccupava tutti, compreso il padre. Suo padre, James, era solito decifrare il suo comportamento. Ma rimanere indifferente a un notizia non era da lei, e questo lo sapevano tutti.
Il pensiero della famiglia fu che l'avesse presa bene, ma una volta che lei fu lontana dal salotto si sentì un frastuono che fece sussultare tutti.
King incluso.
Era il cane. Che non appena il silenzio raggiunse alle orecchie di tutti, salì le scale fino ad arrivare alla porta della camera della giovane, che non appena lo sentì mugolare si affrettò a farlo smettere aprendo la porta di scatto, richiudendola subito dopo violentemente.
L'animale scattò sul letto, dove lei si buttò a peso morto.
Lo prese tra le braccia e lo coccolò così dolcemente che lo fece addormentare.
Poco dopo si addormentò anche lei, con un emozione che ribolliva all'altezza del petto come il rumore di un martello incessante:
rabbia.

*****

Il rumore della suola di gomma delle scarpe copriva il silenzio che dominava nelle strade deserte di Manhattan.
Nella testa mora di Jane mille pensieri ronzavano senza sosta e il suo sguardo frustrato era visibile persino a chi non la conosceva.
Aveva deciso di fare una passeggiata per riordinare i pensieri, ma più ci pensava e più sentiva le emozioni ribollire nelle vene.
Riuscì a ricordare la voce del padre che la consolava e la cosa non fece altro che aumentare il mal di testa.
Gli occhi chiusi che cercavano il vago ricordo della voce flebile di qualcuno che la aiutasse a calmarsi, le guance rosse e fredde per l'aria fresca del pomeriggio nuvoloso e i pugni stretti non facendo altro che aumentare il suo battito.
Era arrabbiata, ma non doveva permettere che le emozioni prevalessero su di lei, era quello che si ripeteva da una vita e l'unica cosa che sentiva dire agli altri.
Calmati, si ripeteva. Calmati Jane!

*****

Ecco a voi il primo capitolo, spero vi piaccia.

Commentate per dire la vostra, accetto di tutto.
Anche delle steline.

~ Andreee

WHITE WOLF Where stories live. Discover now