Dubbi

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T/N's POV

"Mi vuole sposare?"

I miei muscoli si congelarono e d'istinto feci scorrere gli occhi tra i presenti incredula dalle parole che avevo appena sentito pronunciare da quel tizio fastidioso.

Senza aver modo di controllarmi scoppiai in una fragorosa risata; sapevo che avrei potuto scegliere altre centinaia di reazioni meno esagerate, ma era stato più forte di me.

Risi a crepapelle per qualche istante finchè mia madre chiamò il mio nome con tono di rimprovero, ma a malapena ci feci caso.

"Ahah..." risi asciugandomi una lacrima dovuta alla forte risata ed osservando gli occhi sbarrati di Seishiro su di me. "Neanche per sogno, tu sei totalmente fuori di testa."

"Ehm, ehm." disse il ragazzo schiarendosi la voce. "Come ho detto non ci sposeremmo adesso, ma tra qualche anno e..."

"Ed è già stato deciso." lo interruppe mia madre. "La tua risposta in questo momento non vale assolutamente niente qualunque essa sia." 

"COSA?!" sbottai guardandola allibita. "STAI SCHERZANDO SPERO? Non siamo nel settecento, non puoi obbligarmi a sposare un tizio scelto da te!"

La donna si avvicinò e tentò di colpirmi con uno schiaffo, ma lo evitai allontanandomi di scatto. Non gliel'avrei data vinta, non questa volta. 

Mia madre sospirò per poi rivolgersi ai genitori del ragazzo che osservavano la scena increduli.

"Vogliate scusarci." disse per poi afferrarmi il polso e trascinarmi verso la villa.

Durante il tragitto feci di tutto per liberarmi dalla sua presa e quando fummo a pochi metri dall'ingresso attivai la mia Unicità rendendo bollente la mia pelle. Mia madre fu costretta a lasciarmi andare gemendo per il dolore.

Stranamente non si mise a sbraitare e si limitò ad osservarmi con aria seria massaggiandosi la mano.

"Ascoltami bene." disse. "Qui c'è molto più di un semplice sentimento in ballo. Hai fatto fare una figuraccia a me e a tuo padre comportandoti così."

"Non me ne importa niente." sbottai stizzita avvicinandomi a lei. "Cosa devo fare per avere un pò di pace da parte vostra? Voglio vivere la mia vita e la mia adolescenza tranquillamente ma tu mi sei sempre tra i piedi. Basta, cazzo!"

Mia madre rimase immobile ad osservarmi ed interpretai quel suo silenzio come una vittoria. La superai ed iniziai a dirigermi verso la mia stanza; volevo dimenticare quello che era appena successo.

"Siamo sull'orlo della bancarotta." disse la donna. 

"E io cosa..." dissi fermandomi e voltandomi verso di lei.

"Tuo padre è molto malato, T/N."

"Eh? Se sono scuse queste..."

"Affatto." continuò abbassando lo sguardo. "Purtroppo...Purtroppo non è una bugia...Le settimane scorse siamo stati in una clinica specializzata e purtroppo il preventivo è parecchio alto. Ci trovavamo già in pessime acque e questa non ci voleva per niente."

"N-Non è vero..." biascicai.

"Se non mi credi chiedi a tuo padre. Abbiamo anche cominciato a vendere alcuni mobili per guadagnarne qualcosa."

Calò il silenzio mentre cercavo di elaborare la notizia e chiedendomi se quanto detto da mia madre potesse essere vero. Allo stesso tempo ero convinta che sarebbe stata una bugia assurda, troppo esagerata anche per una donna come lei.

"Tuo padre è assolutamente contro l'idea di prometterti in sposa così presto, ma la famiglia di Seishiro ci ha giurato che avrebbero pagato tutte le fatture per le cure di tuo padre se vi foste fidanzati e sposati al compimento dei tuoi vent'anni."

Better - SeroHantaXReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora