Respiro

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T/N's POV

"Uff..." sospirò Momo mentre ci muovevamo verso il centro città con Sero al seguito. "E' stata davvero dura oggi!"

"Ahah, è vero..." sorrisi.

"Ma tu sei stata davvero grande, T/N! Nonostante le previsioni tu e Rikido Sato formate un'ottima squadra! Avete sconfitto Aoyama e Ashido come se nulla fosse!"

"Eheh...Grazie Momo..."

"Anche tu sei stato bravo, Sero!" continuò la ragazza rivolgendosi al ragazzo al mio fianco che in quel momento era stranamente taciturno.

"Eh? Oh, beh non è stato affatto facile difendere quella bomba, ma collaborare con Kirishima è stato divertente!" disse con un sorriso che mi parve davvero forzato.

Stavo per domandargli il motivo di quella strana malinconia quando la voce di Momo mi costrinse a fermarmi.

"Eccoci! Siamo arrivati!" sorrise osservando con occhi sognanti un enorme negozio rinomato per i suoi abiti eleganti e costosi. 

Odiavo quel posto. Era il preferito di mia madre.

"Entriamo! Entriamo!" sorrise prendendo sia me che Hanta per i polsi e trascinandoci all'interno. 

Appena i nostri piedi poggiarono sul pavimento lussuoso e brillante, venimmo circondati da un fortissimo profumo, tratto distintivo del negozio capace di darti la nausea dopo appena pochi minuti.

Il primo piano era dedicato a profumi e trucco e venimmo spinti da Momo fino al piano superiore dove si gettò su un abito color oro parecchio elegante messo in mostra su un manichino.

"Ommioddio, ma è meraviglioso!" sorrise con gli occhi praticamente a forma di cuore stringendo le guance tra le mani.

Io e Sero, alle sue spalle, ci scambiammo uno sguardo interrogativo. Ero contenta di aver trovato finalmente qualcuno con cui condividere il mio disagio davanti a certe situazioni.

"Lo provo subito!" continuò la ragazza con tono entusiasta afferrando lo stesso abito della sua taglia dall'espositore a lato del manichino. "Venite con me!"

La seguimmo fin fuori i camerini e ci appoggiammo con la schiena alla parete lasciando a Momo il tempo di cambiarsi.

Lo sguardo di Sero non era cambiato e scrutava il pavimento tirato a lucido con occhi malinconici.

"Va tutto bene?" domandai avvicinandomi a lui e facendo toccare le nostre spalle.

"Si..." sospirò. "Sono solo un pò pensieroso."

"Uhm? Per cosa?"

"Tutto, T/N. E' una situazione davvero strana e non avrei mai pensato di trovarmici in mezzo..."

"Che intendi di preciso?" domandai volendo comprendere appieno il suo malessere.

"Penso alla mia famiglia che ho lasciato in mezzo ai casini, a tua madre che se scoprisse che ti ho raccontato tutto credo sia pronta ad ammazzarmi e..."

"E...?"

"Ok, ok...Lo so che è stupido, va bene? Ma...Il futuro mi preoccupa particolarmente. Anche solo l'idea del ballo, all'uomo che tua madre reputa ottimo per te e al fatto che mi spaventa da morire che la nostra relazione sia appesa ad un filo...Un filo che io non posso gestire nè tanto meno controllare."

Comprendevo benissimo quello che provava anche perchè quel genere di paure facevano parte della mia vita da fin troppo tempo.

"So che dovrei vivere alla giornata e godermi le cose come vengono, ma non riesco a fare a meno di pensarci. Scusami..." continuò abbassando la testa. 

Better - SeroHantaXReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora