Paura

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T/N's POV


Mi sedetti in auto dopo una leggera spinta da parte di mia madre ed alzai ancora una volta gli occhi sulla piccola casa di Sero, l'unica al momento con le finestre illuminate in quella stretta via. Riuscii ad intravedere la figura di Hanta dall'altra parte di uno dei vetri, ma sfortunatamente non riuscii a cogliere la sua espressione.

Sentivo il cuore libero da un peso per aver tolto a quella bellissima famiglia il fardello quale ero, ma allo stesso tempo avevo la sensazione di sprofondare in un qualche limbo celato ai comuni mortali. Avevo appena trovato la forza di baciare quel ragazzo meraviglioso e quell'attimo di felicità mi era stato strappato via come se niente fosse, solo per uno stupido capriccio della donna che ero costretta a definire madre.

Tanaka mi salutò, ma non riuscii nemmeno a rispondere per via delle lacrime cariche di rabbia che si facevano largo nei miei occhi e mi stringevano la gola. Come avrei potuto uscire da una situazione come quella? Cosa avrei potuto fare per essere libera delle mie scelte?

La macchina partí e poco dopo i miei occhi si ritrovarono a vagare sulle vie illuminate percorse dall'auto in direzione della villa dei miei genitori. Mi accorsi che per la tensione, stavo stringendo con forza le mie mani una nell'altra tanto da farmi male, ma non riuscivo a smettere per il mero tentativo di sovrastare il mio dolore sentimentale con quello fisico.

"T/N..." mi chiamò mia madre, ma io non accennai a rispondere. "Ascoltami un attimo, per favore."

La donna si avvicinò a me e posò una mano sulla mia spalla, ma quel contatto mi fece rabbrividire.

"Credo che siamo partite con il piede sbagliato." disse. "Vorrei che appianassimo ogni nostra controversia e desidererei tanto che tu capissi che tutto quello che faccio è solo per il tuo bene."

"Stai scherzando, spero?" biascicai.

"Ovviamente no. So quello che è giusto per te."

"Come cazzo fai a saperlo?" sbottai dando un leggero schiaffo alla sua mano per allontanarla.

"Modera i toni, signorina."

"Come puoi dire cosa sarebbe giusto o meno per me? Non fai altro che intrometterti nella mia vita come se nulla fosse non lasciandomi la libertà delle mie scelte! Il tuo è un ragionamento egoista!"

"Smettila subito! Credi che io non sia mai stata giovane? Credi che non sappia quello che stai provando?"

"A quanto pare no, altrimenti non ti comporteresti in questo modo!"

"Sto solo dicendo che dato che so quello che stai passando, sto cercando di renderti la vita più semplice. Ti voglio bene e sono certa che in un futuro non tanto lontano mi ringrazierai!"

"Fammi scendere."

"Eh?!"

"Fammi scendere da quest'auto!" dissi cercando di aprire la portiera ovviamente bloccata.

"Smettila di fare la vittima isterica a comportati da adulta!"

"Dici di volermi bene?! Tu sei fuori di testa! Tanaka, ferma la macchina!"

Ovviamente il maggiordomo non mi diede retta e proseguì la sua corsa come se niente fosse.

"Ora arriviamo a casa, ti faccio preparare una bella tazza di the e cerchi di rilassarti." disse mia madre incrociando le braccia al petto.

"Ti odio, lo sai?! Ti detesto!" gridai.

"Preferisco che mi odi mentre ti faccio del bene piuttosto che farmi amare da te e lasciarti andare alla deriva."

Better - SeroHantaXReaderWhere stories live. Discover now