Costrizione

1.6K 140 328
                                    

T/N POV

Man mano che percorrevo la strada di casa, la pioggia iniziò lentamente a diminuire e mi ritrovai davanti agli enormi cancelli della mia villa. Durante il tragitto avevo immaginato mille soluzioni per evitare di tornare a casa quella sera, ma purtroppo nessuna di quelle era assolutamente fattibile.

Una volta in casa, venni accolta da Tanaka con un profondo inchino e lo salutai normalmente; detestavo quel modo di fare distaccato che l'uomo era costretto a mantenere, esattamente come per tutti quelli che mia madre chiamava volgarmente servitù.

Salii le scale per andare in camera mia sperando di non incontrare mia madre, ma purtroppo la ritrovai nella mia stanza intenta ad osservarmi a braccia conserte.

"Dove sei stata?" chiese con tono accusatorio.

"A farmi un giro." risposi stizzita ed indicai la porta. "Ora esci per favore."

"Tu domani andrai a quell'appuntamento. Ho già dato conferma al posto tuo e non voglio sentire scuse."

"Ma ti sembra corretto, mamma?! Ti rendi conto di quello che dici?" gridai.

"Domani verranno un parrucchiere ed un truccatore ad acconciarti come si deve e Seishiro Yamamoto verrà a prenderti alle sette. Fatti trovare in camera tua alle cinque e mezza." continuò imperterrita la donna avviandosi alla porta.

"Perché devi intrometterti in questo modo? Non riesco davvero a capirlo!"

"Hai un'occasione d'oro per far contenti i tuoi genitori e per organizzare al meglio il tuo futuro, non posso permettere che ti rovini in nome della tua stupida fase adolescenziale. Buonanotte tesoro, riposati." disse chiudendo la porta per poi sparire nel corridoio senza darmi modo di ribattere.

Un forte nodo mi strinse la gola, ma trattenni le lacrime. Non volevo permettere a quell'egoista di mia madre di rovinarmi di nuovo, non potevo lasciarglielo fare.

Mi aggrappai all'idea che domani avrei avuto l'esame alla UA e riuscii a riprendere subito le redini del mio sentire facendolo tornare al suo posto. Iniziai a spogliarmi per farmi una doccia e gli occhi mi caddero sulle medicazioni eseguite da Sero, il primo ragazzo capace di esercitare su di me quello strano fascino, e mi dispiacque parecchio doverle rimuovere.

Più rivedevo quella scena nella mia mente, più lui aveva un che di dolce e tremendamente rassicurante e sperai tanto di poterlo rivedere il giorno seguente per poterci scambiare qualche altra parola. Non volevo comunque farmi illusioni e mi costrinsi a mantenermi concentrata sul mio obbiettivo: andarmene dall'inferno quale era la mia casa il prima possibile.

- - -

La sera prima avevo impostato la sveglia, ma non serví affatto per via della forte adrenalina che mi scorreva nelle vene dato l'imminente test. Dopo essermi vestita nella maniera più comoda possibile, uscii a passo felpato dalla mia stanza pregando di non farmi vedere da mia madre. Fortunatamente non era in casa e percorsi di corsa tutto il vialetto fin sulla strada, dove tirai un sospiro di sollievo e proseguii il mio percorso fino alla UA.

Una volta all'interno del cortile, mi accorsi dell'infinito numero di aspiranti eroi che mi circondavano e venimmo tutti fatti accomodare nell'auditorium della scuola per la presentazione dell'esame.

Mi sentivo parecchio tesa e, a tratti, era come se non appartenessi per nulla a quel mondo. Fortunatamente mi accorsi di quanto quella sensazione fosse il frutto di tanti anni di isolamento nei confronti della gente comune e mi accorsi di trovarmi comunque a mio agio in mezzo a tutti quei ragazzi della mia stessa età.

PresentMic, un noto eroe che spesso prestava la sua voce anche alla radio, salí in cattedra e ci illuminò sulle caratteristiche della prova pratica dell'esame.
Tenendo le orecchie tese sulla spiegazione, ne approfittai per studiare la massa dei compagni di esame che mi circondavano per vedere se riuscivo a trovare Sero. Riuscii poi a scorgerlo poche file sopra le mie e mi presi qualche secondo per osservarlo meglio fino a che i suoi occhi non caddero su di me. Senza aver modo di controllarmi mi voltai di scatto verso l'insegnante ed arrossii violentemente; non mi era mai successo nulla di quel genere.

Better - SeroHantaXReaderWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu